Elezioni Regionali 2005: LA provincia di Sondrio “espulsa” dalla Regione Lombardia
 Comitato Cittadini Consumatori Valtellina 
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 Via Bernina 3 23100 Sondrio
 CCCVaelezioni05 -
 Sondrio 6.4.2005
 Il Comitato Cittadini Consumatori a fronte del risultato 
 elettorale in provincia:
 1) In premessa precisa di non entrare per sua natura in 
 valutazioni politico-partititche;
 2) Prende atto che una provincia di confine con un territorio 
 che occupa un arco di Alpi di 200 km, che rappresenta la parte 
 viva della “Montagna di Lombardia”, che fornisce una grande 
 quantità di energia al Paese, che ha avuto anche sei 
 rappresentanti – ora tre – nel Parlamento nazionale, ora si 
 trova senza rappresentanti nel Consiglio Regionale;
 3) Considera questa assenza abnorme sul piano istituzionale e 
 addirittura costituzionale. Primo, e sicuramente ultimo, caso in 
 Italia;
 4) Considera questa assenza disastrosa sul piano provinciale, 
 visto e considerato che ora quasi tutte le materie di nostro 
 interesse vengono delibate a Milano;
 5) Rileva come non vi sia ancora percezione diffusa di questo;
 6) Prende positivamente atto sul piano istituzionale della 
 immediata e dura presa di posizione ufficiale del Presidente 
 della Provincia;
 7) Prende positivamente atto sul piano politico delle posizioni 
 assunte da un lato da Forza Italia e dall’altra dall’Ulivo;
 8) Attende che si aggiungano, in unità d’intenti, altre 
 posizioni istituzionali;
 9) Attende che si prenda atto, con le conseguenze positive del 
 caso, che il seggio – e sarebbero quasi due in base alla 
 popolazione – previsto dalla legge elettorale per questa 
 circoscrizione, è stato di fatto usurpato. Il resto del 
 territorio lombardo infatti, anziché avere, Presidente e listino 
 a parte, 62 consiglieri ne ha 63 con Sondrio zero anziché uno. 
 Questo dando per scontato che si metta mano ad una legge che ha 
 dimostrato che la sua parte concernente Sondrio e Lodi (anche se 
 Lodi un consigliere lo ha eletto), è esempio preclaro di 
 sottosviluppo giuridico.
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 Va doverosamente aggiunto a quanto sopra che ferma restando la 
 responsabilità di questo sottosviluppo giuridico della legge, 
 questo avrebbe potuto essere limitato e in qualche modo anche 
 superato, ma solo in questo scenario di risultati, da un diverso 
 comportamento di valtellinesi e valchiavennaschi e per affluenza 
 al voto e per modalità di voto.
 L’affluenza alle urne ha infatti, con il 64%, registrato nove 
 punti in meno della media regionale. Senza questo gap, fatti i 
 debiti conteggi e proceduto alle relative estrapolazioni il 
 cons. Bordoni sarebbe stato vicinissimo all’elezione e si 
 sarebbero avvicinati anche Crosio e Tam. Sarebbe addirittura 
 intervenuta una possibile elezione di tutti e tre se non ci 
 fosse stato in provincia un secondo clamoroso gap. Se infatti 
 per il Presidente (chiunque dei quattro candidati ) hanno votato 
 validamente 96002 valtellinesi e valchiavennaschi 16.151 di loro 
 “si sono dimenticati” di dare il voto anche ad una delle liste 
 (non parliamo di preferenza, ma di voto vero e proprio). 
 L’andamento statistico è costante per tutti e quindi non si può 
 pensare che a una sola cosa: un errore collettivo derivante da 
 una insufficiente conoscenza delle modalità di votazione, che 
 cambiano da un tipo di elezione ad un altro: sei modi diversi 
 per europee, politiche, regionali, provinciali, comunali per 
 centri maggiori, comunali per centri minori.
 Il CCCVa auspica che ci si renda conto della situazione e dei 
 rischi – certi se non si provvede in qualche modo – di pesante 
 penalizzazione per l’intera provincia, oggi istituzionalmente 
 espulsa dalla Lombardia.
 Per il CCCVa: Alberto Frizziero
Comitato Cittadini Consumatori 
 Valtellina: 
 GdS  18 IV 2005 - 
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