Dilaga l'abusivismo edilizio a Sondrio. Ma solo secondo un cervellotico rapporto di Legambiente pubblicato da "Il Sole 24 Ore". Addirittura saremmo novantesimi in Italia. Attendiamo le scuse del caso. SENZA LE SCUSE UNA NOSTRA INIZIATIVA LUNGA UN ANNO
IL PRIMO COMUNICATO (inviato a
Legambiente e a "Il Sole 24 Ora"
Indagine Legambiente- Il Sole 24 Ore
Una bufala colossale per Sondrio
Sondrio 29.11.2004, prot. CCCVaabus29XI04
Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina richiama
l’attenzione sull’indagine Legambiente – Il Sole 24 Ore
pubblicata in data odierna su un allegato del quotidiano
finanziario.
Sondrio dal 2° posto dello scorso anno scivola al 22°, ma le
cose sarebbero diverse se non ci fosse di mezzo quella che il
CCCVa ritiene essere una grossa bufala.
Il commento del quotidiano gratifica Aosta “priva di case
abusive” e quindi con punteggio zero. Sondrio figura
incredibilmente al 90° posto, una sorta di regno dell’abusivismo
edilizio con 21,05 “nuove costruzioni abusive” ogni diecimila
abitanti.
In altri termini recentemente sarebbero state edificate a
Sondrio poco meno di una cinquantina di case totalmente abusive.
Siamo impazziti?
.Questa palese assurdità, chissà come originata, richiede una
sollecita e secca smentita in ogni sede per evitare una caduta
di immagine per la città che non lo merita, per i cittadini che
sanno rispettare le norme, per gli amministratori di ieri, di
oggi, di domani che, da valtellinesi, non hanno bisogno di
interventi esterni di richiamo ai doveri civici visto che li
hanno nel proprio DNA.
Sarebbe altresì, al minimo, opportuna una smentita ufficiale e
diramata nel Paese, di Legambiente nonché da parte de Il Sole 24
Ore la rettifica di questo dato di un’assurdità più unica che
rara.
Comitato Cittadini Consumatori Valtellina
Per il CCCVa Alberto Frizziero e Antonio Tolomeo
La presa di posizione del CCCVa, lo stesso giorno della
pubblicazione, (con la distribuzione del comunicato agli
amministratori comunali - era in programma il Consiglio Comunale
con, in particolare, all'ordine del giorno il tema acque - e ai
vari politici presenti nel pubblico) ha avuto grande eco ed é
stata ampiamente ripresa da tutti, o quasi, gli organi di
informazione.
IL SECONDO COMUNICATO (inviato a vari indirizzi)
(DOPO L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE REGIONALE DI LEGAMBIENTE)
COMUNICATO (REPLICA ALLA REPLICA DI POGGIO)
Ecosistema urbano 2005 (Speciale di lunedì 29 novembre)
Abusivismo a Sondrio: bufala colossale, non degna dell’abituale
serietà de “Il Sole 24 Ore”, cui competerebbe di riparare
Sondrio 2.12.2004, prot. CCCVaabus29XI04Solereplica
Al Direttore de “Il Sole 24 Ore”
Al Presidente nazionale di Legambiente
Agli organi di informazione
Andrea Poggio, Presidente Regionale di Legambiente è intervenuto
a difesa di “Ecosistema urbano 2005”, violentemente attaccato
per primo da noi del Comitato Cittadini Consumatori Valtellina -
ma con condivisione pressoché unanime in Valtellina -, per via
di quel 90° posto assegnato alla provincia di Sondrio per
l’abusivismo, una bufala di cui gli autori dovrebbero prendere
atto rimediando, e adesso spiegheremo il perché.
Ineffabile la replica di Legambiente Lombardia: “Il fatto che
Sondrio in classifica si trovi in compagnia di Ragusa e
Catanzaro come numero di costruzioni abusive in rapporto agli
abitanti (dato riferito alla media provinciale) non significa
automaticamente che il fenomeno dell'abusivismo a Sondrio sia
paragonabile a quello di queste due città, il numero di abusi
infatti non dice se l'opera abusiva è una semplice
ristrutturazione o trasformazione d'uso (circostanza più
frequente in Lombardia) o la costruzione ex-novo di uno stabile.
Quello che è certo è che - tra le province lombarde - Sondrio è
quella in cui il fenomeno è più forte”.
Soccorre un proverbio veneto ma di uso nazionale: "L'è pezo el
tacón del buso", ovvero la toppa è peggio del buco. Ha tentato
di metterci una pezza ma, come dice altro detto popolare, qui
casca l’asino.
In prima elementare mi avevano insegnato che non si potevano
addizionare o sottrarre patate e carote. Tre patate più due
patate facevano cinque patate. Tre patate e due carote
continuavano a fare tre patate e due carote. Concetto di
omogeneità, un concetto ignorato da quelli che hanno
classificato per abusivismo Sondrio al 90* posto fra le 103
province italiane: Legambiente, di riflesso Il Sole – 24 Ore e
adesso anche Poggio, Presidente regionale di Legambiente.
Vediamo. Se la TV dice che a Milano sono stati registrati 39,2
gradi mentre a Sondrio solo quattro, qualcuno può pensare ad un
improvviso turbine ciclonico abbattutosi sulle Alpi. Ma il
satellite dà sereno dappertutto per cui non si capisce cosa stia
succedendo. Molto semplice: è stato usato “il metodo Legambiente”,
come per l’abusivismo: mescolare patate e carote. Le temperature
di Milano e di Sondrio erano, in questo caso, le stesse solo che
i 39,2 gradi di Milano erano gradi Fahrenheit e i 4 gradi di
Sondrio erano gradi Celsius, quelli centigradi che usiamo noi
ogni giorno.
Il confronto deve essere invece fatto fra pari: patate e patate,
carote e carote, case abusive e case abusive, non case abusive
(di un sacco di altre province) e modifiche estetiche o simili
fregnacce (della provincia di Sondrio), migliaia delle quali, se
ci fossero, non uguaglierebbero i metri cubi di una sola casa
abusiva di altre province.
Metodo Legambiente: mettere sullo stesso piano, patate come ad
esempio da noi una finestra più stretta o più larga del
previsto, e carote, come ad esempio i falansteri (del tipo
anti-Fourier però) giganteschi abusivamente cresciuti quasi in
riva al mare e recentemente abbattuti a Bari, o quelli tuttora
presenti in non poche località, provincia di Sondrio
categoricamente esclusa.
L’ammissione del Presidente Poggio di un confronto disomogeneo,
se corrispondente alla realtà, indicherebbe una spaventosa
superficialità, una totale assenza di scientificità che
metterebbe in discussione, se non intervenisse qualche fatto
nuovo, non solo questa parte ma l’intero rapporto
sull’Ecosistema urbano 2005. Legambiente ha a Sondrio un suo
autorevole rappresentante, culturalmente e professionalmente
preparato: l’arch. e già deputato Giovanni Bettini. Lo
interpelli, essendo sua persona di fiducia, e poi, se vuol
salvare il salvabile, rettifichi e chieda scusa a una provincia
denigrata classificandola erroneamente nel peggio italiano
dell’abusivismo.
Qualcuno ritiene che non lo farà certamente.
Affari suoi, affari loro. Non lo facesse per un anno, sino
all’uscita di “Ecosistema urbano 2006” il Comitato Cittadini
Consumatori Valtellina, a tutela del buon nome della provincia
di Sondrio e dei valtellinesi, tempesterà tutta Italia, con una
serie di e-mail quotidiane documentando come si è arrivati a
questo 90° posto, che grida vendetta.
Non è finita. "L'è pezo el tacón del buso", ancora.
Rifacendoci infatti alla dichiarazione di Poggio secondo il
quale il fenomeno dell'abusivismo a Sondrio non è paragonabile a
quello di Catanzaro, Ragusa ecc. la smentita non la diamo noi.
La smentita viene da “Il Sole 24 Ore”.
La legenda dice infatti “Numero di nuove costruzioni abusive
ogni 10.000 abitanti”.
Nuove costruzioni dunque, non ristrutturazioni o trasformazioni
d’uso come vorrebbe farci credere Poggio. Del resto nella prima
pagina dell’allegato si dice “Aosta priva di case abusive”, e
quindi, visto l’indice riportato, la Valtellina strapiena di
case abusive, bufala su bufala.
Terza citazione di saggezza popolare: errare è umano,
perseverare diabolico. Ma il diavolo fa le pentole (Sondrio al
90° posto) non i coperchi. Quarta citazione: a buon intenditor….
he sanno rispettare le norme, per gli amministratori di ieri, di
oggi, di domani che, da valtellinesi, non hanno bisogno di
interventi esterni di richiamo ai doveri civici visto che li
hanno nel proprio DNA.
Sarebbe altresì, al minimo, opportuna una smentita ufficiale e
diramata nel Paese, di Legambiente nonché da parte de Il Sole 24
Ore la rettifica di questo dato di un’assurdità più unica che
rara.
Distinti saluti
CCCVa
Perché un anno di sarabanda di e-mail?
Ora si aspetta. Qualche giorno, non di più. Non arrivassero
le scuse comincerà la sarabanda. Chiederemo anzi collaborazione
per la spedizione di "pacchetti di e-mail", in forma tale che
non violi la normativa vigente e la privacy, in modo da
aumentare la potenzialità e far sapere a decine di migliaia di
persone, on gran parte addetti ai lavori dei vari settori che le
cose in provincia non sono affatto tali da farci avere il 90°
posto. Il nono magari sì, ma é gia penalizzante rispetto alla
realtà.
La ragione é molto più seria di quanto non si pensi.
Dopo la calamità del luglio 1987 il Consiglio Regionale nominò
una commissione di indagine affidandole vari quesiti cui
rispondere. Uno di questi era di rispondere alla domanda se
c'era un nesso tra il taglio delle piante per i mondiali 1985 a
Bormio e la grande frana. Una cosa assolutamente folle, anche
poi per i vari km di distanza tra le due cose.
In realtà la polemica sul taglio delle presunte 4000 piante
(tanto per dimostrare l'assurdità di quella cagnara nazionale
ricorderemo che di piante con diametro superiore ai 45 cm ce
n'erano in tutto 45...) entrò dappertutto come una leggenda
metropolitana. A Roma, piuttosto che a S. Maria di Leuca -
esperienza personale - alla gente era rimasto impressa questa
storia del taglio di 4000 piante, specie dove averne qualche
decina richiede notevoli sforzi, e i valtellinesi erano di
conseguenza considerati una sorta di delinquenti ecologici.
Nell'Italia dell'abuso edilizio, secondo questo ineffabile
rapporto, peggio di noi sarebbero solo Ragusa, Matera, Caserta,
Caltanisetta, Brindisi, Isernia, Oristano, Avellino, Crotone,
Rieti, Vibo Valentia, Enna, Benevento. Noi avremmo circa il
doppio di abusi rispetto a Messina, Chieti, Campobasso,
Grosseto, Latina, Massa, Reggio Calabria, Cosenza, Foggia.
Seguirebbero poi, sempre più virtuose di noi, Rovigo, Sassari,
Viterbo, Siracusa, Trapani, Salerno. Qui siamo in una fascia
rispetto alla quale Sondrio ha una volta e mezzo gli abusi; é il
caso di Agrigento, Pescara, Taranto, Lecce. Poi si avvicinano a
noi via via L'Aquila, Potenza, Nuoro, Catanzaro.
In questa sensazione potrebbe diffondersi, come fu allora, la
leggenda metropolitana di Sondrio campione dell'abuso edilizio.
No, grazie.
Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina non ci sta
In fin dei conti si tratterà di legittima difesa.
CCCVa
GdS 30 XI 2004 -
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