/02/01: CHE BOTTA! 37,5% IN PIU' D'IMPOSTA

Oggetto: aggiornamento del 20.2.2001: Che botta! 37,5% in più d'imposta!


Il presente comunicato-stampa, D'INTERESSE DI SVARIATE MIGLIAIA DI OPERATORI COMMERCIALI, TURISTICI, ARTIGIANALI ECC. DELLA NOSTRA PROVINCIA è stato consegnato alla stampa il 18.2

Una sintesi è stata pubblicata l'indomani in prima pagina del fascicolo locale de "Il Giorno". Non l'ha pubblicato invece "La Provincia", debbono ancora uscire i settimanali


Eccone il testo:


AUMENTO DELL'IMPOSTA DI PUBBLICITA', (DEL 37,5% PER 76 COMUNI DELLA PROVINCIA), DECISO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI VENERDI' 16 FEBBRAIO: UNA MISURA INUSITATA CHE COMPORTA UNA FORTE PENALIZZAZIONE DEGLI OPERATORI COMMERCIALI, TURISTICI ECC. DELLA NOSTRA PROVINCIA. IPOTESI PER LIMITARE I DANNI.


Al termine del Consiglio dei Ministri n.51 del 16 febbraio 2001 la Presidenza del Consiglio ha emesso il seguente comunicato:

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 10,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Giuliano Amato.

Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Enrico Micheli.

Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:

…omissis

su proposta del Ministro delle Finanze, Del Turco:


- un decreto del Presidente del Consiglio che provvede a rideterminare, con aumenti minimi, le tariffe in materia di imposta sulla pubblicità e di diritto sulle affissioni pubbliche, al fine di eliminare alcune discrasie tra le varie classi;



ALTRO CHE AUMENTI "MINIMI" !!!


Questi aumenti che sorprendentemente vengono definiti "minimi" dal 1 marzo sono di 6000 lire per il valore-base dell'imposta di pubblicità che per i Comuni di classe quinta, vale a dire 76 su 78, è di 16.000 £. al metro quadrato. Per Morbegno è di 20.000 £. e per Sondrio di 24.000.

In termini percentuali l'aumento, "minimo" secondo il comunicato della Presidenza del Consiglio risulta quindi del 25% per Sondrio, del 30% per Morbegno e del 37,5% per gli altri 76 Comuni.

Va precisato che si parla di "imposta-base", dato che per superfici tra 5,5 e 8,5 mq. si applica l'aumento del 50% e del 100% oltre gli 8,5 mq.

Non è finita in quanto con la Finanziaria 1998 i Comuni hanno avuto facoltà di deliberare un aumento del 20% e poi la Finanziaria del 2000 ha elevato tale limite al 50%. 

Da questo ne viene che in un certo senso l'aumento attuale, pur a decorrenza 1.3.2001, viene ad avere effetto retroattivo dato che i Comuni che avevano già utilizzato la facoltà di aumento del 50% lo avevano fatto nel presupposto di una imposta-base di 16.000 £.

La questione interessa un gran numero di operatori, commercianti, pubblici esercizi, automezzi (quelli con scritte o immagini), striscioni, luminose, manifestazioni ecc. ecc. 

Si ricorderà cosa era successo nel capoluogo - operatori imbestialiti, proteste, insegne oscurate ecc. - pochi anni fa in occasione analoga. Aumenti elevati rischiano infatti di avere effetto controproducente con l'aumento sì dei valori unitari ma riduzione dell'introito complessivo dei Comuni.

La prima ipotesi ragionevole che sta circolando è quella che i Comuni utilizzino la facoltà loro concessa di incremento della tariffa base in modo tale da assorbire, se non in tutto in gran parte, questo improvviso, esoso, aumento dell'imposta (15 volte superiore al tasso di inflazione), limitando quindi l'incremento della stessa rispetto allo scorso anno, tenuto anche conto che dal 1994, anno di entrata in vigore del nuovo sistema e della relativa imposta-base mentre il costo della vita è aumentato di poco sopra il 20%, in questo caso si andrebbe addirittura, nei piccoli Comuni (76 su 78 in provincia) ad un aumento del 106,5%, più del doppio!

Si resta a disposizione per ogni e qualsiasi chiarimento.
Comitato Cittadini Consumatori Valtellina


Si aggiunge che il DPCM citato, di cui, unico in provincia, il nostro Comitato ha copia, consiste in due semplici articoli. Il primo ridetermina la tariffa-base. Il secondo stabilisce la data da cui decorre lo spropositato aumento deciso: 1 marzo.

Confermiamo, punto per punto, quanto scritto, in particolare l'aumento MINIMO del 37,5% in 76 Comuni della provincia, del 30% in Morbegno, del 25% in Sondrio.

Solo i Comuni che avevano già deliberato aumenti possono riassorbire, almeno in parte, questo spropositato aumento.

Da notare che in sede di discussione della Finanziaria era stato bloccato il tentativo di aumentare l'imposta…

SI INFORMA CHE LE PRINCIPALI ORGANIZZAZIONI NAZIONALI (E ANCHE IN PROVINCIA NON STANNO CON LE MANI IN MANO) INTERESSATE HANNO PREANNUNCIATO RICORSO AL TAR AVVERSO QUESTO DPCM.

Il Comitato è intervenuto direttamente, e personalmente, sul Presidente del Consiglio e sul Ministro delle Finanze evidenziando l'errore che è stato fatto fare a loro da chi ha presentato il provvedimento come "aumenti minimi". Altre iniziative sono in corso.

Articolo
precedente
(Tutela dei consumatori: la
statale 38 dello stelvio)

Articolo
successivo
(nessuno)

CCCVA