09 10 31 (Aggiornamento del 31.10) CI ACCUSANO DI ESSERE INVIDIOSI DELLA VALCHIAVENNA SOGNANDO LA SECESSIONE E LO SPOSALIZIO CON LECCO. DOVEROSO RISPONDERE

Egregio direttore il suo "SCONTATO REQUIEM PER IL TRAFORO DELLA MESOLCINA" non pare poi così scontato vista la richiesta presentata pochi giorni fa dalla stessa Regione.

Piuttosto sembra che Lei ed il suo giornale nutriate solo una grande "invidia" per tutto ciò che riguarda la Valchiavenna.

La invito a leggere l'articolo pubblicato su TICINOONLINE, e sappia che la sua insofferenza per tutto ciò che riguarda Chiavenna e il suo territorio, è largamente contraccambiata.

Forse sarebbe ora di pensare ad un nuovo assetto del territorio ed annettere la Valchiavenna alla Provincia di Lecco, perchè se Lei rappresenta lo spirito di Sondrio e provincia, ... ben poche cose ci accomunano!

Marco Bergamaschi

Nostra nota

Il mondo è bello perché è vario. Tempo fa c'era, qui 'in Valtellina' chi mi rimproverava di avere fortemente contribuito ad usare il binomio "Valtellina e Valchiavenna", oppure "Valtellinesi e Valchiavennaschi", anziché conglobare tutti, dal Gallo a Montespulga nell'unico termine di Valtellina oppure di Valtellinesi. Ho sempre ribattuto con un esempio: c'è forse qualcuno che potrebbe dire che Chiavenna è in Valtellina? Sarebbe un non senso. In secondo luogo è lìorografia con, in particolare, l'idrografia a contraddistinguere le due valli per via dell'Adda e 'della' Mera, come si dice là, non cioè 'il Mera'. L'unità si ricompone nella provincia, una sorta di Regione Retica come da definizione del prof. Alberto Quadrio Curzio. Mi limito a queste considerazioni solo per ragioni di spazio.

Quanto sopra premesso veniamo alla Mesolcina. L'articolo cui il sign. Bergamaschi si riferisce, pubblicato sul n. 29 del 2008 in data 30 ottobre, un anno fa ieri, prendeva spunto da quanto scritto da "montagna.org" con riferimento alle decisioni assunte dagli svizzeri. Un solo piccolo brano: "Il tunnel tra Valchiavenna e Mesolcina "sfuma" come titola Montagna org mentre La Regione Ticino titola addirittura "Requiem per una galleria mai nata". Gli svizzeri, quelli che nei periodici comunicati dalla Valchiavenna concordavano con buone possibilità di convincere Cantone e Governo Federale hanno detto che non se ne parla proprio. E si trattava solo di fare uno studio di fattibilità per il quale peraltro da Lugano erano arrivati 10.000 franchi".

Ciò nonostante la Provincia, di cui in quel periodo ero consulente, inserì nel Piano Territoriale, anch'io d'accordo, la Mesolcina ovviamente sperando che quelli di là non ripetano l'esperienza dello Spluga quando gli preferirono il San Bernardino. E qui ci fermiamo perché ce n'è e ne avanza per smentire quanto addebitatoci.

Per obiettività e correttezza dobbiamo comunque ammettere che un po' d'invidia noi l'abbiamo e precisamente per i biscottini di Prosto…

NdD

Marco Bergamaschi e NdD
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