1 30 'BRAVO VENDOLA!'

Riceviamo e pubblichiamo:

Bravo Vendola: anzi bravissimo. E' stato l'unico a dire dal primo giorno che dovevano decidere i cittadini, e non i capi partito. E' stato l'unico a dire che i dirigenti del PD, da D'Alema a Bersani, hanno conservato l'arroganza del vecchio partito comunista i cui dirigenti in nome degli interessi del proletariato avevano il diritto di comandare e di essere obbediti. Ha fatto benissimo e ha vinto meritatamente.

Ma al lora le primarie sono una cosa seria. Allora non è vero che si sa tutto da prima. Allora è esatto che sono l'unico strumento per cambiare, per cacciare via una dirigenza sclerotizzata.

La verità è che c'è un pezzo d'Italia che non si rassegna ad essere comandata dall'alto, che non vuole una politica ingessata e chiusa negli accordi di vertice, che cerca aria nuova. Quando si crea un'occasione questa Italia si fa sentire e dà delle grandi sberle ai potenti. L'aveva fatto cinque anni fa con lo stesso Vendola, lo ha fatto l'anno scorso con Renzi a Firenze, lo ha rifatto adesso più clamorosamente. Se non l'ha fatto al congresso del PD è perché Franceschini si è arreso senza combattere.

E' stata una giornata importante. Forse Vendola ha salvato il partito democratico, ma con tutta franchezza di questo mi importa poco. Ma ha salvato le primarie, e con esse la speranza di una politica competitiva e aperta, e di un paese diverso. E questo è molto più importante.

Mario Segni

Mario Segni
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