vv09 12 30 'L GAZETIN DI DICEMBRE
Riceviamo e pubblichiamo:
Giunge nelle case dei suoi abbonati, 'l Gazetin di dicembre, portando gli auguri per le festività di fine anno e il dono di Barbarah Guglielmana. È il beneaugurante "Nat Blà Blà" di Claudio Di Scalzo, che dalla riuscitissima copertina annuncia l'uscita in libreria dell'annuario TELLUS 30, a porgere i migliori auspici concludendo nel segno dell'arte (così come l'avevamo aperto, in compagnia di Angelo Vaninetti), della poesia e del web il 2009. E l'Anno nuovo sarà il "Ventennale", per 'l Gazetin e per Tellus, rigenerati insieme in Tellusfolio. È lo stesso direttore Di Scalzo a illustrare, Pagina per pagina il nuovo annuario: il Numero 30, Anno XX...! Che il mensile propone anche ai suoi lettori come strenna di Natale.
Frattanto, l'attualità più stringente rivolge la sua attenzione direttamente al giornale, in toni un po' più preoccupanti, con la seconda condanna per "diffamazione a mezzo stampa" capitalizzata in questo difficile, sotto questo profilo senza alcun dubbio, 2009. "Ssst! La giustizia è al lavoro..." è il titolo del pezzo nel quale il direttore Enea Sansi riferisce personalmente l'esito dell'udienza svoltasi presso il Tribunale di Brescia a fine novembre, dando quindi notizia di quest'altro... bel regalo di Natale. Mesta notizia, naturalmente. Ma ben altra tristezza si prova leggendo, in questo stesso numero, quanto viene documentato nella rubrica curata da Giuliano Ghilotti "Carta canta - Rassegna di orrori documentali" a proposito del prestito chiesto dal curatore dei fallimenti Gianoncelli a una Banca, che presiede al tempo stesso il comitato dei creditori nella medesima procedura, e di come e a chi vengano liquidate le risorse di un fallimento tenuto in piedi da una dozzina d'anni. E se queste "belle cose", col loro bello strascico di strazi e di sofferenze, si debbano continuare a poter fare senza che nessuno possa nemmeno cipire (il ricorso al dialetto talvolta è indispensabile), evidentemente si è fatto il conto senza l'oste!
Sempre per l'attualità "civile", la discussione scaturita dalla recente sentenza della Corte europea dei Diritti dell'Uomo trova spazio anche sulle pagine del Gazetin che ospita in questa edizione ben due interventi: "Crocifisso simbolo religioso o laico?" di Rossella Baldini per l'Associazione Scuola e Diritti e "L'ultima Crociata" di Niccolò Bulanti.
Per la cronaca, e "a futura memoria", Luciano Angelini riferisce e commenta le "opere pubbliche per la messa in sicurezza e il riassetto idrogeologico del territorio" recentemente portate a termine e che "Hanno cambiato faccia alla Val Corta di Tartano".
Tornando per un attimo al tema festivo di questi giorni e ai tanti doni di questa edizione, ci piace segnalare il bel racconto breve di Gino Songini, "L'amico Pàvel e un freddo Natale. Piccola storia di integrazione quando la parola ancora non esisteva, nemmeno sui dizionari...".
E, ancora, un nuovo esperimento per il mensile: la pagina del Fumetto che inizia proprio in questo numero con "La Sirena", una storia di Janù, il valente disegnatore che i lettori hanno già imparato a conoscere e apprezzare in alcune copertine proposte nel 2009 e in altre precedenti illustrazioni.
Riprende l'inchiesta di Paola Mara De Maestri su "chi promuove cultura in Valtellina e Valchiavenna" con l'intervista al morbegnese Emilio Rovedatti, presidente del Circolo Culturale Filatelico Numismatico, operante da vent'anni nella Città del Bitto.
Per l'arte, Roberto Plevano incontra Kengiro Azuma, mentre per la nuova stagione teatrale Annagloria Del Piano recensisce l'anteprima del nuovo spettacolo di Giulio Casale "La canzone di Nanda" tenutasi in provincia.
Per le letture, oltre alla strenna di cui abbiamo detto e che ci piace qui nuovamente raccomandare, Erveda Sansi propone la figura dell'americana Judy Chamberlin, leader storica del "movimento dei sopravvissuti alla psichiatria, mentre Alfredo Mazzoni un curioso libro di Antonio Boscacci.
Enea Sansi