ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) STATALI 2) NOZZE D’ORO 3) STRAGE DI MONACI IN BIRMANIA

1) STATALI

Passo quasi tutta la notte sveglio. Mi fa male la testa, soffro molto. Simonetta sospira, lanciando un'occhiata, dall'altra parte del letto. Ogni volta che penso di riuscire ad addormentarmi sono...sopraffatto dai ricordi, dalla malinconia, dall'ansia. E' così. Sono troppo agitato per lasciarmi davvero vincere dal sonno. Allora mi irrigidisco e rivolgo un altro sguardo inquieto a Simonetta, che alza un pò le sopracciglia come a voler dire: "Che ci vuoi fare?". Una cosa è certa: è meglio alzarsi. D'altro canto, benché ho fatto del tutto per addormentarmi, mi sono reso conto di non riuscirci. Fatica inutile. Altroché. Mi muovo subito, lasciando Simonetta nel letto. Addormentata. La porta della sala da pranzo si apre lentamente. Entro. Proprio mentre l’orologio a pendolo suona tre rintocchi. Mi siedo sul divano. Accendo la tv. C’è il Marchese del grillo con Alberto Sordi. Lo fanno un’altra volta. Lo fanno sempre! Rido: nonostante ciò, gli occhi cominciano a chiudersi, lentamente. E’ un peccato che mi addormenti durante l’episodio di Gasparino, il carbonaro. Già. Incredibile. Di buon mattino “ehilà, Mariuccio. Sveglia” sussurra Simonetta “vuoi il caffè?” Annuisco. Adoro quando mi chiama così. La giornata sta diventando più calda, così apro la finestra di qualche centimetro, in modo da fare entrare un po’ d’aria fresca. Non sono più il giovane impetuoso che vuole a tutti i costi dimostrare qualcosa. Bevuto il caffè, lavoro al mio pc. In breve tempo, i miei occhi cominciano a friggere e mi sembra che qualcuno mi abbia massaggiati i bulbi con la carta vetrata. Mi strofino gli occhi e vado in cerca di un’altra tazza di caffè appena fatto, ma scopro che è finito e tocca prepararmene un altro. Quando finalmente torno alla scrivania del pc è quasi ora di pranzo e ho voglia di uscire qualche minuto da casa prima di mangiare. Passeggio sul lungomare. Al pontile, mi siedo e leggo il giornale. Leggo. Ancora nulla di ufficiale, anzi nei giorni scorsi il premier Romano Prodi aveva replicato stizzito alle anticipazioni sull'ammontare della prossima finanziaria. Si ipotizzavano 14-15 miliardi, ora la manovra appare più leggera: si parla di un ammontare che varia da 10 a 12 miliardi di euro. Ovviamente, come garantito dal ministro Padoa Schioppa, senza alcun aumento della pressione fiscale. Ma, precisa il ministro dell'Economia, occorrerà convincere i ministri a contenere le spese allo stretto necessario. E c'é una novità dell'ultima ora: per tre dipendenti pubblici che vanno in pensione grazie ad un incentivo, ne verrebbe assunto uno. Quanto alla finanziaria, circa 3 miliardi dovrebbero andare al pacchetto casa, che è stato al centro degli incontri della settimana a Palazzo Chigi, con sgravi sull'Ici sulla prima casa e agevolazioni per chi vive in affitto, a cui vanno aggiunti almeno 500 milioni di euro per l'edilizia residenziale. Altri 2 miliardi riguardano il protocollo sul welfare firmato con i sindacati a fine luglio, di cui, però, non è ancora certo l'inserimento in Finanziaria, osteggiato soprattutto dalla sinistra radicale, la quale chiede l'armonizzazione della tassazione sulle rendite. Sia il protocollo che la tassazione sulle rendite però, potrebbero restare fuori dalla manovra ed essere inseriti in disegni di legge collegati. Per il capitolo statali, si ipotizzano che con tre esodi incentivati potrebbe essere fatta una nuova assunzione. L'idea (si parla di un piano) è stata illustrata dal ministro delle Riforme e innovazione nella Pubblica amministrazione Luigi Nicolais a Padoa-Schioppa per la razionalizzazione delle spese in Finanziaria. Questa proposta, insieme ad altri tagli, dovrebbe portare a risparmi fino a 500 milioni di euro all'anno. L'idea di tre pre-pensionamenti a fronte di una nuova assunzione potrebbe essere sperimentata in alcune realtà locali.In Italia si sta verificando una “fase interessante” sopratutto sulfronte della pubblica amministrazione. Una fase in cui per la prima volta “si sta mettendo in discussione l'opportunità che le scelte siano operate da chi sta dal lato dell'offerta”.È il giudizio dell'ex commissario della Commissione europea e presidente della Bocconi, Mario Monti. E paesi come l'Italia, la Francia e la Germania, ricorda Monti, “sono società corporative basate sulla centralità di chi produce”.Mentre si sono dimostrati “più dinamici e competitivi paesi come gli Stati Uniti e l'Irlanda in cui le politiche pubbliche - evidenzia l'ex commissario Ue - danno più spazio al cittadino rispetto alle categorie”, che risultano così “meno guidate dalla concertazione che dà grande spazio alle forze corporative”. Smetto di leggere. Un’esitazione: mi chiedo se tutto questo, alla fine, darà qualche risultato. Mi squilla il cellulare: sul display sono lieto di vedere il numero di Simonetta. “Pronto.” “Devo dirti una cosa.” “Ti ascolto.” Simonetta parla sottovoce. Ascolto senza che il mio viso tradisca alcuna emozione. “Arrivo il prima possibile.” E’ venuta a trovarci mia cognata con la famigliola. Dalla Romagna. Sono contento. E mangerò i cannelloni. Uno dei miei alimenti preferiti. So long.

2) NOZZE

Mi squilla il cellulare. Guardo il nome che compare sul display. Massimo mi ricorda che ci aspetta domenica per le nozze d’oro dei genitori. Esatto. Come avrei potuto dimenticarlo? Le nozze. Dopo 1 anno sono di Carta, 2 di Cotone, 3 di pelle, 4 di seta, 5 di legno, 6 di ferro, 7 di rame e di lana, 8 di bronzo, 9 di ceramica, 10 di latta e di alluminio, 11 d’acciaio, 12 di seta, 13 di pizzo, 14 d’avorio,15 di cristallo, 20 di porcellana, 25 d’argento, 30 di perla, 35 di corallo, 40 di rubino, 45 di zaffiro, 50 d’oro. Già, 50 anni. Proprio quelli che Anna Rossi e Giulio Rapone festeggeranno il 21 ottobre del 2007. Questa volta, infatti, non si tratta di sposini novelli ma di due giovanotti più che settantenni, ugualmente freschi e innamorati l'uno dell'altra, che celebreranno i loro primi 50 anni di matrimonio. Con allegra e affettuosa cornice di figli, nipoti e amici. Insomma, sarà una bella giornata. Auguri ad Anna, 76 anni e a Giulio 79 anni. Si sono sposati il 21 ottobre del 1957, e da allora hanno vissuto 50 anni insieme condividendo le gioie e i dolori della vita. Nel corso del loro matrimonio hanno sicuramente incontrato difficoltà che però hanno sempre superato con la forza del loro grande amore. Gli anziani ma arzilli sposi rinnoveranno il loro impegno d’amore celebrando in Chiesa il previsto rituale, alla presenza dei parenti e di moltissimi amici che si uniranno a loro per ricordare il grande evento, dopodiché, come ai bei tempi, andranno a festeggiare in un noto locale del circondario. Gli sposini festeggeranno l’ambito traguardo insieme alla famiglia composta dai loro quattro figli: Massimo, sposato con Cinzia e i figli Marco, Giulia e Giorgia, Mauro, sposato con Marta e il figlio Gabriele, Antonio, sposato con Maria Grazia e i figli: Silvia, Marzia e Maurizio. Infine ci sarà la loro quarta figlia, Elena. Considerato l’ottimo stato di salute di cui godono i due “sposini”, siamo certi che la loro unione e il loro sogno d’amore dureranno ancora per molti anni. I prossimi traguardi? Eccoli: 55 anni per le nozze di smeraldo, 60 per quelle di diamante, 70 per le nozze di ferro, e 75 per quelle di platino. Senza mettere limiti alla provvidenza, ovviamente! Cosa dire? Questo, per esempio: “C'è chi per l'oro uccide, voi l'avete avuto con l'amore e il vostro è un oro molto importante, che molti vorrebbero raggiungere come voi. La vostra vita in comune è un esempio per tutti coloro che iniziano a vivere insieme.” Cosa diranno, invece, i loro figli? Probabilmente questo: “Cari mamma e papà, vi abbracciamo con particolare affetto in questa vostra festa, che in fondo è anche un po' la nostra, e per la meravigliosa famiglia che avete costruito in tutti questi anni.” Cosa potranno dirsi tra loro? Forse, così: "Ogni giorno ti guardo e nei tuoi occhi rivedo il film della nostra vita." Del resto, arrivare a 50 anni di matrimonio mantenendo intatti l’amore, la stima e la fiducia reciproca, che ancora oggi li sostiene, non è cosa da poco. Ed è solo così che ci si arriva alle nozze d’oro. Ridacchio: e io? Debbo lavorarci su. Per arrivare a quelle di platino. Ma è questo che dovrei fare? Simonetta non è sicura. Ma l’obiettivo non è svelarlo, lascio che la gente tragga le proprie conclusioni. Riprendo fiato. Intanto, mi complimento con i cari coniugi Rapone. E’ un bel record al giorno d’oggi riuscire a rimanere uniti per cinquanta anni sempre in serenità come lo è stato per loro. Nozze d’oro: sì, un traguardo importante. Concludendo dico che sono da ammirare quelli che come loro, pur tra le mille e mille difficoltà che di certo avranno incontrato, hanno raggiunto il traguardo delle nozze d’oro, perché hanno dimostrato che si può ancora credere in certi valori della vita come ad esempio quello di tenere fede agli impegni presi. Quella stretta di mano scambiata al momento del “si” tanti anni fa non è stato solo un gesto esteriore ma il suggello di un’amicizia che in questo caso trascende i suoi stessi confini per lanciare la coppia verso un futuro da vivere sotto i migliori auspici. E’ certamente molto più facile lasciarsi piuttosto che continuare magari con un pò di sacrificio e qualche rinuncia la vita di coppia e visto che sembra che oggi nessuno voglia più affrontare il benché minimo sacrificio nella vita, molti scelgono la via più facile che non è necessariamente sempre la più giusta. Si divorzia con la facilità e l’indifferenza propria di chi crede di non avere una coscienza alla quale rendere conto o di chi vuole far tacere a tutti i costi la propria coscienza. Perché allora non ci si pone più di tanto il problema di mantenere queste unioni, di tenere legate queste famiglie, di evitare di mandare allo sbaraglio i figli che non troveranno più l’amore e l’affetto che devono ricevere come necessità umana e che solo i genitori e una famiglia unita possono dare a loro? Se la famiglia per prima regala ai figli un esempio onorevole, sarà più facile per questi ultimi mantenersi su una buona strada ma se già dalla famiglia ricevono indirizzi sbagliati, sarà più difficile per costoro sentire dentro di se lo stimolo a cercare di migliorare la loro posizione. Io credo che sia solo egoismo ciò che ci spinge a certe scelte, ognuno cerca solo il suo tornaconto immediato, non siamo più tanto lungimiranti proprio per l’egoismo che, a volte, ci annebbia la vista. Ognuno di noi dovrebbe darsi un programma di vita pensando in particolare a quelli che verranno dopo di noi per cercare di lasciare loro un’eredità morale che alla fine arricchirà tutti quanti. Per fortuna c’è ancora molta gente che nonostante tutto resiste nel suo rapporto di coppia, riesce a tenere unita la famiglia che, tirando la somme, è quella che alla fine genera la vera società nella quale dobbiamo credere e dalla quale vorremmo e vorremo i buoni esempi ( e non solo ciò che ci fa più comodo). Proprio come hanno fatto Anna e Giulio Rapone. Tanti auguri!

3) STRAGE.

Nonostante le pressioni internazionali, la temuta repressione della giunta militare al potere in Myanmar (l'ex Birmania) è scattata con le cariche della polizia contro decine di migliaia di dimostranti a

Yangon: alcuni monaci buddisti, sono morti e altri sono rimasti feriti. L'imponente schieramento di forze dell'ordine nei punti caldi della ex capitale e il timore di un ripetersi del bagno di sangue del 1988, quando il regime soffocò una sollevazione provocando circa 3.000 morti, non hanno scoraggiato la folla, guidata dai bonzi, che da giorni scende nelle strade delle città birmane. Ma, a differenza dell'88, quando poche informazioni circolarono sulla sanguinosa repressione dei moti di piazza, l'avvento delle nuove tecnologie ha consentito ad immagini e notizie di fare il giro del mondo, grazie a cellulari, videocamere e blog, mentre sono parsi inutili i tentativi del regime di bloccare l'accesso a internet. Dura la reazione dell'Occidente al pugno di ferro dei generali: Stati Uniti e Unione europea hanno chiesto una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell'Onu per imporre sanzioni a Myanmar. Senza parole.

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