GLI SCANDALOSI DATI SUI COSTI DEL PORTALE WWW.ITALIA.IT

Ma in Parlamento non c’è nessuno, anche by-partizan, che chieda una Commissione d’inchiesta?

Riceviamo da Antonio Stefanini e pubblichiamo

da http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1905861

...

Come sono stati spesi i fondi

Su come siano stati investiti quei 45 milioni di euro di cui si parla da tempo sono arrivate ulteriori delucidazioni da chi ha gestito l'erogazione. In buona sostanza il "grosso" è andato alla Regioni (21 milioni di euro), spese necessarie per iniziare a produrre i contenuti turistici da integrare ai servizi del portale. 7,8 milioni di euro sono invece il costo della piattaforma realizzata dai partner tecnologici mentre 4 milioni è la spesa prevista per una redazione centrale del portale. Il rimanente, 12,2 milioni di euro, sarà impiegato per chiudere il cantiere di sviluppo (verranno ad esempio portate ad 8 le lingue supportate, oggi sono 4) e promuovere il portale in rete.

Proprio sui costi del portale vertono le critiche più feroci. Come quelle che arrivano dalle associazioni dei consumatori: Adiconsum in una nota stigmatizza il portale "presentato - dice il suo presidente Paolo Landi - come una grande occasione per il turismo in Italia e, da un primo esame, ci sembra proprio che la montagna abbia partorito il classico topolino. Allo stato dell'arte è nulla di più di una serie di link e di informazioni varie molto simili a quelle che un qualsiasi turista interessato può reperire sui più classici motori di ricerca. Tutto questo per un importo, come siamo venuti a sapere, di circa 40 milioni di euro, di cui 100.000 per un logo su cui preferiamo non dare giudizio. Un vero spreco di denaro pubblico. Un esempio di come la qualità dell'innovazione non si possa pesare in milioni di euro".

(continua ...)

e da Adiconsum:

http://www.adiconsum.it/index.php?pagina=ricerca&tiporicerca=1&testo=ita...

Antonio

P.S. - Per gli interessati, la prima "puntata" è leggibile su http://www.vaol.it/home.jsp?idrub=52720

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