ARGOMENTO PROPOSTO DA Mario SEGNI: NO AL REFERENDUM PER UNA RIFORMA MIGLIORE

Ecco il documento sulla devolution. E' lungo, ma se hai tempo ti consiglio di leggerlo tutto. Il 25 giugno si vota su 57 articoli della Costituzione, e un commento serio non può essere di due parole. E questo è un commento serio, perché vi hanno contribuito dei costituzionalisti di grande rilievo. Ma ti aggiungo due righe di commento.

Il primo motivo per cui facciamo campagna per il no è che questa riforma è un grandissimo pasticcio. Non è vero che migliori l'autorità e l'efficienza dello stato e dia più poteri alle regioni, come dicono alcuni. Non fa né uno né l'altro. La funzionalità del Governo sarà diminuita perché Camera e Senato saranno sempre più diverse, ma le leggi per essere approvate dovranno continuare a passare per tutte e due. Il Governo continuerà a essere ostaggio dei piccoli partiti, proprio come avviene oggi. Anzi partiti piccoli o piccolissimi potranno addirittura provocare lo scioglimento delle Camere. Infine tra Stato e regioni continuerà a regnare il caos, con una Corte Costituzionale chiamata tutti i giorni a dirimere le loro controversie. Insomma, come ha giustamente detto Augusto Barbera, una riforma "sgangherata".

Noi proponiamo una cosa ben più seria: l'Assemblea Costituente. La proponemmo nel 96, come ricorderai, assieme a Cossiga , a Scognamiglio e a Fini. Se ci avessero dato retta oggi non saremmo con un governo che cammina sul filo del rasoio. Ma D'Alema volle a tutti i costi la Bicamerale, Violante, allora Presidente della camera, disse che la Costituente "avrebbe fatto perdere troppo tempo" (e son passati dieci anni senza combinare nulla), e Berlusconi si accodò. Se vince il no e si dimostra che l'ennesimo tentativo di riforme è naufragato, avranno ancora il coraggio di dirci di no?

Perciò questo è l'inizio di una campagna elettorale nella quale ti chiedo di impegnarti per il no. Anzi, se puoi, ti chiedo di più: impegnarti per manifestazioni, iniziative, dibattiti. Se vuoi organizzare qualcosa scrivimi, e cercheremo di organizzarla assieme.