ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) LED ZEPPELIN 2) OPPIO AFGANO 3) IL PAPA IN AUSTRIA 4) CARO PREZZI

1) LED

Si passa molto tempo ad elaborare i propri problemi, giustificandoli, creandosi alibi. Quando bisogna esprimerli, appaiono banali. Non cercare sponsor, in fondo, è una scelta così come il momento in cui decidersi di farlo. In ufficio mi lamento sempre quando le reggenze o gli incarichi vengono assegnati a qualcun altro per quelle che secondo me sono ragioni politiche. Del resto non si deve essere tanto furbi per sapere che per andare avanti nel mio lavoro serve qualcosa di più che passare l’esame a pieni voti o lavorare con spirito stakanovista.

Avere

qualche raccomandazione dall’alto aiuta. Non avrò la stoffa per fare grandi cose. Tuttavia ritengo che non sarebbe affatto male sfruttare sponsor per farmi strada. Questa è la mia opinione, almeno. Ne sono certo. Ragionamento giusto? Debole, a dir poco. Va bene, meglio uscire.

Spettacoli gradevoli al Pontile questi giorni. Lunedì alcuni poeti, ieri un gruppo blues, oggi un trio jazz. Cammino. Con calma. Godendomi il fresco della sera. E il profumo salmastro del mare. Tempi

universitari: sorrido a quel ricordo lontano. Io ero una specie di ribelle in quel periodo. Portavo i capelli lunghi fino al bavero della giacca. A nonno Angelino non piacevano per niente. Un bravo nonno, però. Ho imparato parecchio da lui. Gliene do atto. Alcuni amici avevano tentato di iniziarmi a quello strano miscuglio di esistenzialismo, comunismo, edonismo e narcisismo che era diventato il modo di pensare di molti ragazzi alla fine degli anni Settanta. Non riuscendovi. Militavo, infatti, nelle file di Gioventù Studentesca, madre dell’attuale CL. E ascoltavo tanta musica. Quella degli anni settanta. Pink Floyd, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Jimi Hendrix, Janis Joplin. E i Led Zeppelin, che hanno contribuito all'evoluzione della musica rock attingendo a piene mani dal repertorio blues e rock-blues degli anni 50 e 60 prima, e dal folk e dalla musica orientale poi, creando un suono unico semplicemente vestendo con panni nuovi una musica che ormai cominciava a diventare vecchia. Negli ultimi trent'anni è successo solo per eventi eccezionali, come il Live Aid, ma Jimmy Page, John Paul Jones e Robert Plant hanno sempre negato ogni possibilità di riunirsi dopo la morte per overdose del batterista John Bonham, avvenuta 27 anni fa. Ma ora un giornale inglese ha scritto che i Led Zeppelin terranno a Londra un concerto in autunno. Per questo concerto al posto di Bonham potrebbe esserci il figlio Jason, anch'egli apprezzato batterista. Buona idea. Sono completamente d’accordo. Ah, tra un pensiero e l’altro sono finalmente arrivato al Pontile. Intorno a me, le note del concerto jazz. Penso al rock, ascolto il jazz. Forse il punto è questo: la musica è così bella…bè, a torta finita, è così.

Non c’è nient’altro da pensare. Non ho nient’altro da dire. Alla prossima! Giurin giuretto, parola di lupetto.

2) OPPIO

Bevo in silenzio un bicchiere di liquore di limone gelato, fatto da mia suocera. Per cercare di mettere ordine nel caos della mia testa. Do un’

occhiata all’orologio: è tardi, ma decido lo stesso di andare a fare una passeggiata sul lungomare deserto. Cammino e ricordo. Ricordo i cortili della Garbatella quando noi bambini giocavamo a calcio, con i pantaloni corti, le bretelle, il pallone supersantos comprato alla bottega facendo una colletta. Ricordo il Parco dell’EUR. Mi sembra si sentire il profumo dei suoi alberi di eucalipto. Ah, gli anni sessanta!

Dopo pochi minuti arrivo al Pontile dei pescatori, immerso nei miei pensieri. Mi infilo una mano nella tasca del giubbotto e tiro fuori il giornale. Di fronte al mare, leggo. Che notizia in prima pagina! Un brivido mi corre lungo il braccio. Oppio afgano? Con aria scettica vengo così informato che alcuni parlamentari hanno proposto di comprare oppiacei dai talebani, per rivenderlo alle industrie farmaceutiche, così da sottrarre l'agricoltura ai ricatti dei criminali e ridurre fortemente gli incassi illegali. Rifletto: ma comprando l'oppio afgano per farne morfina antidolore non si finanzia il terrorismo internazionale? Oltretutto leggo che la domanda mondiale di oppio legale che serve agli ospedali per terapie antidolore è soddisfatta dai Paesi che sono autorizzati: Australia, Francia Turchia e India. Difatti Pierferdinando Casini ha detto che: “il mercato illecito dell'oppio è da seimila tonnellate, quello lecito da quattrocento tonnellate: è evidente che la saturazione sarebbe immediata e non sapremmo cosa fare di tonnellate di oppio afgano immesse sul mercato”. Quindi acquistare l’

oppio afgano da usare per sperimentare politiche di terapia del dolore sembrerebbe una iniziativa azzardata, anche se in questo modo si potrebbe mettere in discussione “il sistema delle multinazionali farmaceutiche e i profitti dei talebani, gli unici ad arricchirsi durante la guerra proprio grazie alla vendita dell'oppio” come dice il verde Paolo Cento. Mi accarezzo nervosamente il mento. Ho lo stomaco che sta cominciando a contrarsi per paura di leggere qualcosa di ancora più sgradevole. Con estrema cautela ripiego il quotidiano. Lancio un’

ultima occhiata al mare. Sconcertato, ritorno a casa. Senza esitare.

Dopo tutto, se non mi sbaglio, stasera c’è un film di Nicole Kidman in tv. Bingo.

3) PAPA

Accendo la TV.

Già...il Papa in Austria. Va bene. In fondo, nessuno può accusarlo di diffondere sconforto. No, cerca solo di esortare l'Europa a non rinnegare le radici cristiane e "a governare la globalizzazione dandole limiti" che tutelino sia i Paesi poveri, sia i poveri dei Paesi ricchi. Il "modello di vita europeo", ha ricordato, fonde l'economia alla giustizia sociale, la pluralità alla tolleranza, la liberalità all'apertura. Che vuol dire? Questo: l'Europa non deve diventare un continente di anziani, ma esportare solidarietà nei paesi più poveri e politiche di pace in Medio Oriente. Simpaticamente, senza l'uso di frasi retoriche, Benedetto XVI si è anche soffermato a difendere il diritto al riposo domenicale insidiato dai meccanismi di mercato e dalla struttura sociale sempre più multietnica e multiculturale. E' così. Del resto ha osservato che "la domenica non diventi solo tempo libero e il tempo libero non si trasformi in vuoto. Ridiamo un'anima alla domenica, ridotta a tempo libero che diventa vuoto" con l'intenzione di recuperare la dimensione spirituale della vita e l'efficacia del cattolicesimo. Dunque...ha detto poi cercato di non mostrarsi troppo insistente affermando ai non credenti che il cristianesimo non è una morale, ma la strada per la realizzazione autentica della persona umana.

Spengo la TV. Simonetta sorride e scuote la testa. "Sei ...contento?"

dice alzandosi in piedi di fronte a me, le mani tra le mie, sorridendomi. L'allontano per un momento da me fissandola negli occhi.

"E me lo domandi? Certo che sono conteno. E' una gioia per me ascoltare queste parole del Papa. Anche quando ha invitato a non aver paura di fare figli, accompagnando la condanna dell'aborto ai timori che possa essere effettuata una pressione sulle persone gravemente malate o anziane, affinché chiedano l'eutanasia". "Ora basta, però" mi dice allontanandosi. "E' ora di andare al Teatro Manfredi. Sono quasi le nove, lo vedi? Il teatro sarà quasi pieno, ormai. Fra poco inizierà lo spettacolo".

"Sì, certo" rispondo. Chiamiamo Alessandro e usciamo, richiudendo la porta alle notre spalle. Una cosa è certa: è meglio che ci affrettiamo. Ne varrà la pena, accidenti. Il Manfredi non ci ha mai deluso!

4) PREZZI

C’è molto vento oggi a Ostia. Mentre entro a casa, rifletto. Un'estate calda per i prezzi e adesso un autunno incandescente? Con questo non voglio dire che vedo il diavolo, la bocca dell’inferno o i quattro cavalieri dell’Apocalisse e tutti gli orrori dell’aldilà. Né che sto attraversando un periodo in cui sono in una fase molto spirituale, nella quale mi dedico alla yoga e alla meditazione o al buddismo tibetano. Né faccio uso di droghe. No, ho solo letto il giornale. Cosa ho letto? Della recente altalena dei prezzi. La benzina, a luglio aveva toccato dei picchi altissimi ma ad agosto il prezzo è sceso del 2\%, anche se è salito quello del gasolio: +0,9\%. Adesso nuovo allarme viene dai prezzi dei generi alimentari. Dal 2001 i costi erano rimasti quasi stabili. Ora l'impennata di alcuni beni primari: l'acqua più 14,7\%, (circa 20 euro all'anno). Il latte sale dall'8 al 12\%m così i suoi derivati. Mentre il costo del pacco da mezzo chilo di pasta passerà da una media di 60 a 75 centesimi il pane è aumentato, come burro, il caffè, i formaggi. Apro la porta. Si avvicina Simonetta “Pulisciti i piedi” mi dice. Detto ciò, torna in sala da pranzo abbandonandomi ai miei pensieri. Dopo essermi pulito i piedi sullo zerbino, la seguo. “E’ meglio che andiamo di là, in cucina” dice. “Cosa c’è?” mi chiede. “Bè, è proprio questo il punto, vedi” replico. “Siccome finora pensano di averci tassato poco, si rifanno ora con le bollette. Si comincia con quelle della luce e del gas che, dal primo ottobre, registreranno un aumento rispettivamente dell'1,9\% e dell'1,7\%. Significa che si dovranno sborsare in più all'anno 23 euro di cui 8 euro in più per l'elettricità e 15 euro in più per le spese di gas. Tutto riconferma che l'Italia è uno dei Paesi più cari d'Europa.” “C’è dell’altro?” chiede Simonetta, offrendomi una tazzina di caffè. “Oh, sì.” continuo “Secondo le associazione dei consumatori una famiglia alla fine di quest'anno avrà speso in media 1.098 euro in più rispetto al 2006. Anche la birra aumenta: l'orzo (la base del malto), infatti, è salito del 40\% in 12 mesi. Come non bastasse raddoppiano i costi per la revisione dell'auto, un'operazione che ogni anno coinvolge 12 milioni di autoveicoli. Lo ha denunciato l'Adiconsum, spiegando che in seguito alla decisione del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che ha accolto le richieste degli artigiani, il costo della revisione passa da 25 a 45 euro più Iva. In pratica, considerando l'Iva, un raddoppio del costo dell'operazione”concludo. “Non è male” risponde lei, sarcastica. “Lascia stare. Sono arrabbiato e basta”. Simonetta mi guarda. Io sono fumante di rabbia. E’ ovvio che non sarebbe riuscita a farmi parlare ancora del caro prezzi. Non questo pomeriggio e forse mai più. “Senti, Mario, so come ti senti. Mi sento male anch’io.” “Okay, Simonetta, sul lavoro ho qualche problema. Lo ammetto. E ora ci si mette pure il Governo. “Questo è vero” conferma lei. “Ma la vita non va sempre secondo le regole.” Simonetta scoppia a ridere. “Cosa vuoi fare, allora” “Non lo so” replico “Credo di non poter fare nulla. Lei riflette un istante. “Chi se ne importa!” esclama e finisce il suo caffè. “Allora usciamo a fare una passeggiata sul lungomare”. La ringrazio per la sua disponibilità e esco di nuovo nel vento.

Approfondimenti