ARGOMENTO PROPOSTO DA Monica FUMAGALLI, Michele MAGATELLI, Ulrico MARTINELLI: RICORSO AL TAR PER “LA CONTEA DI BORMIO SRL”

Un comunicato del gruppo di minoranza “Un Futuro per Bormio”

Il nostro gruppo di minoranza in seno al consiglio comunale di Bormio ha notificato al Comune di Bormio un ricorso innanzi al Tribunale amministrativo regionale avente ad oggetto:

l’annullamento previa sospensiva della delibera del consiglio comunale di Bormio n.62 del 19 ottobre 2007 (esame e valutazioni in merito alla richiesta di convocazione del Consiglio comunale ai sensi dell’art. 13 comma 1 del regolamento sul funzionamento del c.c. presentata in data 25.09.2007 dai sigg. Pedrana, Martinelli, Fumagalli, Magatelli, Bormetti), con la quale è stata accolta la proposta del Sindaco di Bormio, di dichiarare non di competenza del Consiglio comunale l’esame e la discussione degli indirizzi da osservare a cura della società Contea Bormio sport, a mente del disposto dell’artl 42, lett. g del D. Lgs. 267/2000.

Nel ricorso dopo aver fatto una breve cronistoria della vita della società Contea Bormio Sport, nata come società chiamata a gestire le strutture sportive comunali : palazzo del ghiacchio, palestre , campi da calcio è divenuta nel 2006 società a capitale interamente pubblico, con acquisizione delle quote societaria della Unione sportiva bormiese da parte del comune.

In questo modo il Comune di Bormio acquisendo l’integrale titolarità del capitale di Contea Bormio Sport s.r.l. e , conseguentemente il totale controllo sulla gestione della società analogo a quello esercitato sui propri servizi, avrebbe potuto continuare ad affidare (in house dunque) direttamente alla predetta società i servi suindicati senza espletare procedure ad evidenza pubblica, comunque nel totale rispetto della normativa vigente (vedi delibera n.15 del 6 aprile 2006 –precedente amministrazione).

L’odierna amministrazione in un primo tempo manteneva fede al percorso procedurale dettato si veda su tutti il passaggio in consiglio comunale in data 30 novembre 2006 in cui l’assessore Schiantarelli affermava tra l’altro di volere prevedere una “coerente revisione statutaria” tale da consentire alla società “..una più efficiente gestione …svincolandola da una serie di interventi intermedi che rischiavano di esser eccessivi rispetto allo scopo prefissato ricercando il giusto equilibrio tra esigenze di efficienza.

Nello stesso senso la comunicazione del presidente della Contea Bormio Sport. Avv. Gian Franco La Capria il quale in data 22 novembre 2006 inviava il nuovo statuto all’amministrazione comunale, con invito affinché lo stesso “venga sottoposto a visione ed approvazione da parte del consiglio comunale del Comune di Bormio”.

Peccato che le successive richiesta di questa minoranza di avere accesso alle documentazioni societarie venissero continuamente diniegate dall’amministrazione sino a culminare con la già richiamata istanza di fissazione del consiglio comunale in cui il Sindaco riteneva che “gli atti di indirizzo da osservare a cura della Contea Bormio Sport esulassero dalla competenza del consigli comunale e conseguentemente dichiarava l’incompetenza del consiglio comunale stesso in merito .

A nulla è valso nemmeno l’interrogazione urgente promossa in sede di consiglio comunale da parte dei membri della nostra minoranza con la quale si chiedeva di conoscere a che titolo e con quale atto autorizzatorio del consiglio comunale di Bormio in data 18 luglio 2007 era stato modificato lo statuto della società Contea Bormio sport. S.r.l. modificando lo statuto della società stessa e introducendo nello statuto sociale una serie di attività aggiuntive rispetto a quelle in precedenza di competenza della società , segnatamente nel campo dell’edilizia .

Non soddisfacente è stata la laconica risposta dell’assessore competente per cui “la società Contea non è un’azienda pubblica e neanche un ente di gestione di servizio pubblico. E’ semplicemente un s.r.l. a capitale intermante pubblico. Conseguentemente a norma del T.U.E.L (Testo unico degli Enti Locali), il consiglio comunale non ha alcuna compenteza sullo statuto della società”.

Anche la nostra richiesta di isituire una commissione consiliare con 5 membri di maggioranza ed 1 solo dei gruppi di minoranza è stata bocciata dal sindaco e dai sui consiglieri.

A questo punto coerenti con quanto più volte affermato non c’è rimasto altro che adire il T.a.r. della Lombardia per vale valere i nostri diritti di informativa che sono i diritti di tutta la cittadinanza

Ovviamente sull’argomento spazio anche alle argomentazioni di parte avversa ove pervenissero (ndr)

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