BASTA SUL DEMANIO IDRICO CI VUOLE CHIAREZZA

Nel dibattito, aperto, sul Demanio idrico interviene l’on. Scherini

Sulla delicata questione del Demanio Idrico sono stato quasi silente per un anno, a leggere ed ascoltare chi parlava della vicenda con più o meno cognizione di causa. Addirittura qualcuno ne ha parlato a sproposito quasi nessuno potesse conoscere come sono andate realmente le cose e come se non esistessero fiumi di documentazione in materia a cui poter attingere e verificare le varie affermazioni. Ora la misura da parte mia è colma, non posso per la mia dignità di uomo, di politico (sono stato Deputato di Forza Italia), di amministratore (già vicePresidente della Provincia di Sondrio), ma soprattutto per quella del mio Partito che è FORZA ITALIA, continuare a sentire ancora delle mezze verità. Credo oggettivamente di essere colui che può, con documenti ufficiali ( verbali di Aula , Commissioni e tabulati delle relative votazioni) dimostrare come sono andate le cose nei cinque anni della scorsa legislatura in cui la Legge sul Demanio è stata promulgata. Posso dimostrare chi ha lavorato veramente come e quanto. Posso dimostrare il lento cammino di una proposta che è partita dal riconoscimento dello status giuridico di provincia Montana per passare da Ordini del Giorno (accettati dal Governo) ed arrivare infine al suo inserimento nella manovra finanziaria per divenire Legge dello Stato. Ricordo anche che il comma sul Demanio fu perso in una prima occasione, sempre durante la manovra finanziaria, al Senato per poi essere recuperato in extremis alla Camera. Questi sono FATTI e non opinioni.

Onestamente sono infastidito: da troppe mezze verità che girano, dai proclami fatti anche da Partiti Alleati di Centro Destra e soprattutto da chi vorrebbe convincere la Valtellina di essere il “salvatore della Patria”. Non posso e non voglio permettere che qualcuno usi strumentalmente questa situazione onestamente confusa, neppure gli alleati di centrodestra e tantomeno la sinistra. In politica va bene essere alleati ma non sudditi (almeno da parte mia). Allo stato attuale sembrerebbe che le partite più importanti come la SS 38, il demanio idrico, l’adeguamento dei sovraccanoni a favore del BIM (quindi delle comunità locali), la zona climatica F (sgravio del gasolio per riscaldamento per le famiglie) siano merito di un unico Partito della coalizione o addirittura di una sola Persona. Mi chiedo con un sussulto d’orgoglio da uomo di Forza Italia: allora gli altri Partiti della coalizione a cosa sono serviti nel Governo Berlusconi? Cosa hanno fatto? E’ giusto che vi sia diatriba politica anche all’interno di uno stesso schieramento, ma ognuno deve avere il senso della misura che mai essere superato! A tutto vi è un limite!

Per queste ragioni non facendolo altri vorrei rimarcare :

1) Con il Governo Berlusconi il Demanio Idrico era stato ottenuto, quindi il diritto avrebbero dovuto fare capo alla nostra Provincia e non solo a livello di canoni (spettanze economiche);

2) Per una serie di ragioni queste competenze non sono state prontamente trasferite dalla Regione Lombardia alla Provincia di Sondrio ed il tutto è restato solo sulla carta per un paio di anni alimentando una situazione di incertezza e di confusione;( in questo caso la Regione si è dimostrata poca attenta alle esigenze del territorio………e voglio essere buono!). Altre Regioni sono state più sollecite nel dar corso alla Legge approvata.

3) Il Governo di sinistra di Prodi, con un colpo di mano ha riportato la titolarità del Demanio alla Regione come era in passato, togliendo le legittime aspirazioni delle Province ( tra cui quella di Sondrio), dimostrando come viene inteso il federalismo dalla sinistra. Ad onore del vero non ho visto nessuno che si è strappato le vesti né a livello Regionale né a livello Provinciale;

4) Dopo una serie di pressioni dal territorio la Regione Lombardia si è dichiarata favorevole a “girare” i proventi sul Demanio (e parliamo di più di 8 milioni di euro l’anno cifra straordinaria per la nostra Provincia) ma ovviamente si tiene la titolarità delle concessioni. In altre parole ci lasciano i soldi, fatto che potrebbe essere sempre modificato, ma si tiene il DIRITTO che oggi non ci appartiene più’ (del resto la nuova Legge del Governo Prodi glielo permette). Purtroppo comunque la si voglia vedere o “vendere” ben diverso è avere un Diritto proprio che avere un semplice trasferimento finanziario. Di questo non possiamo gioire ma prenderne atto mestamente! ABBIAMO PERSO UN DIRITTO ex lege “in corner” e grazie alle mobilitazioni locali ci hanno lasciato almeno le spettanze economiche. Qualcuno potrà dire almeno quelle!

Così oggi stanno le cose e quanto ottenuto recentemente dalla Regione Lombardia e propagandato in mille modi è molto ma molto meno rispetto a quello che avevamo già avuto dal Governo Berlusconi grazie soprattutto a FORZA ITALIA. E vorrei aggiungere anche grazie al mio lavoro da Parlamentare in Commissione Finanze e Bilancio. Sulla materia poi sono pronto e disponibile a qualunque dibattito, confronto, tavola rotonda ed altro con chiunque lo ritenesse utile ( politici ed amministratori in primis) affinché la gente possa capire come sono andate veramente le cose per suddividere eventuali meriti ma anche responsabilità nei confronti dei vari Soggetti che hanno operato nella questione, me compreso. Il tutto senza fare del facile populismo o della eccessiva demagogia su una questione troppo importante per la nostra gente che dovrebbe trascendere la politica ed anche i partiti. Purtroppo così non è e non sarà! Non dimentichiamo che stiamo parlando del nostro futuro e di una delle più importanti questioni: quella energetica con cui dovremo fare a brevissimo i conti, anche se acqua non significa solo energia e tutti lo sappiamo. Significa anche disporre della più straordinaria risorsa si cui l’uomo non può fare a meno. Per inciso storicamente molte sono state le guerre per accaparrarsi questo bene prezioso e non solo nelle nazioni aride. In cuor mio sono comunque convinto che in molti abbiano già capito come è andata la vicenda: eccome hanno capito! Questo ripeto per dignità soprattutto del Partito di Forza Italia (Partito di maggioranza relativa anche qui in Valtellina nel caso qualcuno se ne sia scordato) e per il rispetto mio e dei colleghi Deputati che hanno dedicato una intera legislatura a tale questione che ripeto non era stata ottenuta “per caso”. Dignità che non può e non deve essere messa in discussione da nessuno neppure da qualche Alleato e tantomeno da chi oggi regge le sorti dell’Amministrazione della Provincia di Sondrio. Se non sono stato chiaro saprò essere ancora più esplicito e diretto in qualunque sede fosse necessario.

Per oggettività e correttezza che sempre ho usato in politica e nella vita non posso tralasciare di citare infine che uno dei principali ispiratori dell’acquisto del Demanio Idrico è stato l’allora Presidente della Provincia di Sondrio Sen. Tarabini che promosse, d’intesa con i colleghi Presidenti delle Province di Belluno e Verbania, il “Patto di Sondrio” sottoscritto il 25.11.2002 a cui seguì immediatamente l’azione congiunta dei Deputati di Forza Italia (On. Paniz per Belluno On. Zanetta per Verbania e dal sottoscritto per Sondrio) e che portò all’attribuzione in occasione della Finanziaria 2004 dell’amministrazione del Demanio Idrico alle Province interamente Montane. Quindi al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, senza se e senza ma.

Piaccia o no così stanno le cose e ripeto è tutto dimostrabile attraverso documenti, atti e scritti tutto il resto è solo normale diatriba politica che lascia il tempo che trova e che sono convinto sia stata pienamente capita dalla nostra gente. Avere ottenuto i quattrini ( che già ci erano stati riconosciuti) è importante ma per noi avere perso la titolarità di un diritto che il “ Governo Berlusconi “ ci aveva riconosciuto è molto più grave. Il Demanio Idrico non può riassumersi in una sola questione di danaro che oggi ci viene “gentilmente concesso” da altri ma domani……Questo non è Federalismo, o almeno non è quello per cui mi sono battuto e vorrei continuare a lottare nel bene della gente specialmente quella delle aree più “deboli”. Quindi per concludere prendiamo atto che i soldi forse ci arriveranno ( anzi sicuramente dalle parole rassicuranti del nostro Governatore) ma la “battaglia” per la titolarità del Demanio idrico è al momento stata PERSA.

Gianpietro Scherini (x)

(x) Già deputato

Gianpietro Scherini
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