ARGOMENTI PROPOSTI DA Gianni TOFFALI: 1) FESTA DELLA DONNA 2) ESTEROFILIA 3) DIRETTIVA UE 4) PAPA IN AFRICA

1) FESTA

Mai come quest'anno la festa della donna ha svelato la sua valenza ideologica. Tra le parole pronunciate dal Presidente Napoletano e le manifestazioni femministe andate in scena nelle città d'Italia, si è finalmente capito che le donne non festeggiano l'8 marzo per chiedere più rispetto e dignità, ma per combattere l'antagonista uomo. A dar fuoco alle polveri ci ha pensato Napoletano con un accorato discorso sulle magnifiche conquiste professionali e politiche delle donne in carriera. L'unico Presidente comunista d'Europa, ha concluso l'apologia del prototipo donna Rambo, rammaricandosi che ancora troppe poche femmine affollano le stanze dei bottoni e del potere. La festa omofoba ha raggiunto il parossismo quando nelle piazze italiane, folte delegazioni di femministe e lesbiche hanno tuonato contro la "violenza - bruttezza" dell'universo maschile. Pare incredibile che nessuna donna (o uomo) abbia avuto l'ardire di ricordare il valore intrinseco della donna nel contesto famigliare. Parole come mamma e casalinga sono state totalmente bandite! Ma non è tutto, surrettiziamente è stato fatto passare il messaggio che la donna che rimane a casa a curare la famiglia, è una donna di serie B. E che dire di quei 5 milioni di bambini abortiti dalle donne da quando nel 1978 la 194 è diventata legge di stato? Non sarebbe il caso che qualche associazione di donne coscienziose, serie e non ideologizzate proponesse l'abolizione di questa anacronistica festa classista?

Gianni Toffali

2) ESTEROFILIA

Da qualche anno in Italia impazza la moda dell'esterofilia. Zitelle, ops single, di tardiva età che convolano a nozze con gli adoratori della mezza luna (con le conseguenze che tutti conosciamo); cattolici ed atei che pur non avendo mai aperto il Vangelo rimangono fulminati dalle altre religioni; ricercatori che invidiano il taglia e cuci sulle cellule staminali embrionali dell'America di Obama; fans di Tanathos che sognano eutanasiche "dolci morti" dell'Olanda becchina; drogati che anelano agli sballi incontrollati dell'antiproibizionista Svizzera e transessuali e gay che ambiscono alle aperture omosex della Spagna di Zapatero. Ma l'elenco degli invaghimenti forestieri potrebbe continuare a lungo. A dirla breve, gli italiani sono sempre più attratti da tutto ciò che promana esotismo. Chi si vergogna dell'Italia retrograda, illiberale, bigotta e clericale, non dovrebbe però fermarsi ad apprezzare unicamente le espressioni culturali straniere che lo aggradano maggiormente, ma anche quelle che non accetta o capisce. Ad esempio, gli stregati del multiculturalismo perché non hanno plaudito alla scomunica inflitta dall'Arcivescovo di Recife (Brasile) ai medici che avevano fatto abortire una ragazzina di nove anni? E perché non hanno solidarizzato con le oltre diecimila persone di colore che nei giorni scorsi hanno sfilato nella capitale del Burundi chiedendo che l'omosessualità venga considerata un reato? Se l'erba del vicino è sempre più verde, non sarebbe becero razzismo criticare chi non la pensa come noi?

Gianni Toffali

3) DIRETTIVA UE

Non è un mistero che l'Unione Europea sia vista dagli italiani come una mostruosa macchina burocratica buona solo per sfornare inutili ed insensate direttive. E come non provare insofferenza per un apparato che sperpera tempo, denaro e risorse per stabilire il grado di curvatura delle banane, il diametro dei cetrioli e la consistenza dei finocchi? Argomenti forse cari ai "diversamente orientati", ma non ai cittadini comuni. Stanchi dell'irritazione popolare, le strapagate teste d'uovo di Bruxelles hanno pensato di rifarsi una verginità emanando una disposizione che vieta l'uso del termine signorina. Qualcuno nell'apprendere l'importantissimo diktat europeo, sarà sobbalzato dalla sedia, ma alla luce delle trasformazioni sociali in atto, il neo pamphlet ha una sua ragion d'essere. Nella società italiana, come del resto anche in quella Europea, sempre più donne hanno deciso di rimanere signorine a vita. Il problema verte, non tanto sul fatto che l'Europa detenga il più alto tasso di damigelle non sposate al mondo (tanto a fare figli ci pensano le donne islamiche), ma sull'interpretazione demodé e discriminatoria che l'opinione pubblica attribuisce al termine signorina. Vale a dire: nubile, bisbetica e verginella. Per preservare la purezza della lingua italiana da seccanti ingerenze linguistiche forestiere del tipo single, miss, madamoiselle, senorita, fraulein … non sarebbe il caso che l'UE ,consigliasse il ripristino dell'odioso, ma inequivocabile e chiarissimo sostantivo zitella?

Gianni Toffali

4) PAPA

Durante il viaggio in Africa papa Ratzinger ricorda agli africani che l'Aids "non si può superare con la distribuzione dei preservativi che anzi aumentano i problemi". Apriti cielo, le cancellerie di mezze mondo accusano il Pontefice di irresponsabilità. Eppure, i strapagati politicanti dovrebbero sapere che l'Oms ha rivelato che nonostante la massiccia distribuzione di preservativi nei paesi poveri, l'Aids anziché diminuire è aumentato. Due le ragioni. La prima, confermata dagli operatori sanitari che lavorano sul campo, è che gli africani utilizzano i condom ripetutamente, con relative rotture e mancanza di igiene. La seconda, più subdola e pericolosa (e che non riguarda solo le popolazione africane), è di ordine "psico sociale". L'incentivo alle pratiche contraccettive meccaniche da parte delle industrie farmaceutiche in combutta con i grandi organismi internazionali, ha ingenerato nell'opinione pubblica una sorta di viatico di massa alla promiscuità sessuale, etero ed omo. Una specie di licenza al sesso selvaggio. Appare chiaro che il margine del 70% di efficienza profilattica dei condom, venga abbondantemente annullata e superata dalla "facilitazione" ai rapporti promiscui multipli. Basti pensare che nei paesi dove i condom sono distribuiti gratuitamente come la Thailandia e l'Uganda, i contagi di Aids sono esponenzialmente aumentati. Altro discorso per la Nigeria cattolica, dove grazie ai richiami della Chiesa alla castità e alla monogamia, i malati della peste del secolo sono quasi inesistenti. Se la sessualità si esercita sganciata dalla responsabilità, il moloch Aids si farà beffe di lascivi e incontinenti. Tanto nei paesi indigenti, quanto nel crapulone Occidente.

Gianni Toffali

Sia consentito di obiettare che la castità non è proprio la cosa più facile di questo mondo… ndr

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