ARGOMENTO PROPOSTO DA Gianni TOFFALI: CONTRO NATURA COMUNQUE

“Darò disposizione ai vigili di fare pulizia etnica dei culattoni”. Così si è espresso l’ex sindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini. Com’era prevedibile, gli sono piovuti addosso strali di ogni sorta, tra cui l’accusa di crociato omofobo. Insinuazione ridicola, in quanto il termine omofobia non indica come erroneamente si crede, disprezzo od odio verso gli omosessuali, ma, tradotto dal greco all’italiano, significa: paura (fobia) dello stesso (homos). Al di la della rozzezza espressiva, bisogna ammettere che il pittoresco personaggio altro non ha fatto che dire pubblicamente ciò che in realtà pensa la stragrande maggioranza degli italiani: di chi ha scardinato l’ordine stabilito dalla natura e da Dio, non se ne può più! Quella maggioranza silenziosa che non scrive in prima pagina sui giornali, che non sfila orgogliosa alle parate gay e che non si pavoneggia sotto i riflettori dei salotti che contano per ripetere come un disco rotto che “gay è bello”. Non è un mistero sapere che ad accedere alla grande informazione, è soprattutto chi vuole contrabbandare vizi per virtù, mentre i “fissati” dell’eterosessualità ne restano semplicemente fuori perché non hanno motivo alcuno per servirsene. Il risultato è che un’esigua minoranza di nostalgici di Sodoma e Gomorra è riuscita a creare un clima culturale artificiale e debosciato dove chi osa affermare la cosa più ovvia di questo mondo, vale a dire che la sodomia è un’infertile bestialità contro natura, viene additato come omofobo e razzista. Per fortuna la gente sana è ancora consapevole che solo dall’unione di un uomo con una donna può nascere amore e vita, e che tutte le altre forme “d’amore alternativo” sono destinate a morire un attimo dopo un’epidermica e infeconda toccata di corpi.

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