ARGOMENTO PROPOSTO DA Ermanno DELIA: IL LEADER DEL PROSSIMO GOVERNO? DIVERSO PIÙ CHE NUOVO

Netta distanza con il passato, assenza di ambiguità, concretezza e determinazione nell’agire, chiarezza di programma, evidenza del potere di cui dispone per l’azione, moralità indiscussa, forte speranza per il futuro, diverso nello stile e nei modi.

Questo è il Leader a cui la maggioranza degli italiani darebbe la propria fiducia, il proprio voto.

Risposte chiare, concrete e praticabili a timori e angosce della nostra società civile ed economica, strategie lungimiranti sui temi da qui dipende la nostra sopravvivenza e crescita futura.

Questo è il Programma che riscuoterebbe successo.

Parliamo di un Leader eccessivamente distante dalla nostra realtà?

Probabilmente sì: saremo quindi costretti ad accettare compromessi in termini di “rappresentanza politica”.

Il nuovo Leader sarà, comunque, diverso da tutti quelli che nel corso dei governi precedenti abbiamo imparato ad “apprezzare”.

Le diverse forme di protesta in atto nei confronti del sistema politico sono manifestazione di disillusione e rabbia da parte dei cittadini nei confronti dei politici “tradizionali”.

Indipendentemente dal fatto che siamo cittadini onesti o meno, non tolleriamo abusi o comportamenti disonesti da parte della “classe politica” che ci rappresenta.

Poiché è improbabile che alle prossime elezioni vi siano novità sconvolgenti in termini di “nuovi” candidati, si affermerà colui che saprà configurarsi come il maggiormente “diverso” ed estraneo al “sistema politico” (pur essendone sua espressione) , che saprà dare chiari segnali di “rottura” con il passato, in grado di dare evidenza del suo “potere di azione” e di non essere “prigioniero” di forze esterne e condizionamenti del passato, colui che riuscirà a superare la “disillusione” contro cui si sono infrante le speranze di cittadini ed imprenditori.

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A comportamenti onesti, irreprensibili dal punto di vista morale da parte della “rappresentanza politica” corrisponderanno “progressivamente” comportamenti onesti da parte di cittadini e imprenditori.

Se è vero che ciascun popolo ha il Governo che si merita, è pur vero che ciascun Governo induce comportamenti dei propri cittadini in linea con i valori (o l’assenza d’essi) manifestati dai propri rappresentanti e dal proprio agire e che quindi l’equazione “cittadini => governo” potrebbe/dovrebbe essere rovesciata.

Un altro elemento altrettanto importante di diversità del prossimo Leader, sarà la capacità di schierarsi in modo chiaro e forte sui temi pressanti della vita quotidiana dei cittadini, con un linguaggio “nuovo” e “senza ambiguità” e tentennamenti.

Il nuovo leader saprà stigmatizzare la sua estraneità con il “passato” seppure dovesse trattarsi del “suo stesso passato politico”: non dovrà vergognarsi di classificarlo come “errato e del tutto lontano dai suoi principi e convinzioni”.

Chi vincerà le prossime elezioni saprà dunque distinguersi come “diverso” piu’ che come “nuovo soggetto” portato alla ribalta sul palcoscenico della “politica”.

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