ARGOMENTO PROPOSTO DA FEGICA FIGISC ANISA E CISL CONFCOMMERCIO: VERSO NUOVO SCIOPERO DEI DISTRIBUTORI

“Le proposte presentate dal coordinamento delle Regioni – che costituisce, unitamente agli operatori del settore, il tavolo di trattativa presso il Ministero dello sviluppo economico – non modificano minimamente l’impostazione voluta dal Governo, malgrado i distinguo di rilievo operati, a vario titolo, da Regioni importanti (fra le quali Emilia Romagna, Lombardia, Basilicata, Puglia e Veneto), confermando così un quadro di assoluta chiusura ad ogni tipo di richiesta di ascolto avanzata dalla categoria.”

E’ quanto contenuto in una dichiarazione congiunta di Luca Squeri e Roberto Di Vincenzo, rispettivamente Presidente Nazionale e Segretario Generale di Figisc/Anisa Confcommercio e Fegica Cisl.

“Un quadro - prosegue la nota dei responsabili delle due Organizzazioni - aggravato anche dalle continue accelerazioni dell’iter normativo del disegno di legge “Bersani”, che svuotano di fatto ogni funzione di concertazione di quel tavolo ministeriale voluto dallo stesso Ministro Bersani.”

“Ministro che, vale la pena ricordarlo, si era assunto l’impegno di raccogliere le istanze proposte e sostenere il loro inserimento all’interno del medesimo ddl, riuscendo così ad ottenere la sospensione delle agitazioni già proclamate dai gestori.”

“A ciò si aggiunga l’immotivato rifiuto alle richieste d’incontro avanzate dalle Or-ganizzazioni di categoria opposto dall’On.le Capezzone, Presidente della X° Commissione della Camera, nella quale è iniziato l’esame del disegno di legge in questione con la procedura d’urgenza che dimezza i tempi dell’esame parlamentare.”

“L’insieme di queste circostanze non può che costringere la Categoria - conclude la dichiarazione - a prendere atto, nonostante tutte le disponibilità finora offerte dai Gestori, dei reiterati segnali di chiusura, che non possono che preludere ad una ripresa delle agitazioni ed una imminente calendarizzazione di nuove chiusure degli impianti.”

A tale fine, Di Vincenzo e Squeri intendono promuovere un tavolo unitario intorno al quale definire - con i ritmi serrati che l’accelerazione dell’iter parlamentare sta imprimendo al provvedimento - tempi e modalità di realizzazione di una rinnovata e forte mobilitazione della categoria.

Alessandro Zavalloni

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