7 10 14 UNA PROVA "ESTREMA" DI UN VALTELLINESE IN TERRA D'UNGHERIA
Riceviamo e pubblichiamo:
Quando si parla di sport quello che fa più notizia è legato al risultato. Tutti gli altri valori dello sport, sacrificio, allenamento, fair-play, solitudine e passione passano in seconda linea. Una prova come quella che un ragazzo ha affrontato partecipando ad una gara di doppio Triathlon non fa notizia.
Claudio, il padre del nostro atleta Paolo della Patrona non lo ritiene giusto. Si tratta di una "prova" che Paolo ha disputata in terra d'Ungheria e che solo a riassumerla in numeri fa tremare i polsi.
360 Km in bicicletta, 7 Km. di nuoto e 84, 300 metri di maratona. 44 ore senza dormire, due giorni senza mangiare affrontando anche condizioni atmosferiche non ottimali.
Papà Claudio dice che questa volta ci penserà lui a rendere pubblica l'impresa del figlio. Non è giusto che una gara del genere trovi spazio su giornali specializzati e poco letti come quelli che raccontano di imprese al limite delle capacità umane.
Paolo deve considerarsi uno sportivo nel vero senso della parola. La montagna lo ha attirato fin da piccolo. Corse in montagna, ascensioni, camminate in quota attraverso i magnifici rifugi della nostra Valtellina. Papà Claudio coltivò la passione di Paolo offrendogli i mezzi necessari ad affrontare la montagna, inviandolo ad un corso del CAI e dotandolo dell'attrezzatura opportuna. Il passo verso le arrampicate fu consequenziale. Insieme all'amico fraterno Ivano salgono sulla parete nord del Roseg, si arrampicano su cascate di ghiaccio
Ma per Paolo fare sport non vuol dire specializzarsi per raggiungere un risultato ma vuol dire socializzare, stare insieme agli altri e rinunciare anche ad arrivare primo per far compagnia al meno giovane di una corsa in montagna che gli era sembrato in difficoltà.
Ed allora si passa alla bici da corsa che si fa fare su misura ed al rampichino e via sulle strade del "giro", sulle vette mitiche che hanno i nomi di Coppi, Bartali, Anquetil e Pantani.
Sempre in compagnia di Ivano su e giù dalle montagne a raggiungere vette ed a tuffarsi a valle. Il giornale "No Limit" dedica a Paolo ed Ivano un articolo: "Le Alpi nei piedi".
Ma chi ama la montagna non può non essere attratto dal mare. L'occasione gli viene quando a Reggio Calabria si organizza la settimana del mare. Cambia solo il nome dell'amico che condivide con lui l'impresa. Insieme a Maurizio vanno a Reggio ed attraversano a nuoto lo "Stretto". In quell'occasione i giornali locali hanno data la notizia.
L'incontro con il triathlon una disciplina che unisce ciclismo, corsa e nuoto per Paolo è un passo naturale. Ma non può rinunciare alla sfida e quando sulla "rete"viene a sapere che in Ungheria si disputa una gara dove le distanze sono doppie di quelle previste per la disciplina, d'accordo con la famiglia contatta altri amici, mette la sua bicicletta su di un furgone e si trasferisce in Ungheria.
Prima di partire qualcuno lo avrà notato al campo CONI di Sondrio mentre alle prime luci dell'alba si allenava per gli 82 Km. di maratona. Al termine del lavoro una sgambata in bicicletta e in piscina, dove opera come istruttore, qualche vasca per raffinare lo stile non è mai mancata.
Papà Claudio ancora non è riuscito a conoscere tutti i particolari dell'avventura ungherese. Ha saputo che le condizioni atmosferiche non sono state ideali, ha tremato perché il telefonino, giustamente, non ha date notizie nelle 37 ore e 15' nelle quali Paolo ha nuotato, cavalcata una bici e corso. Ha gioito quando ha sentito la voce di Paolo che lo rassicurava che tutto era andato bene.
"Figlio mio ti ho sempre lasciato fare forse ti ho poco aiutato ed incoraggiato ma ti chiedo venia per non averti seguito nelle tue imprese per sostenerti ed incoraggiarti.
La mia ammirazione non è solo per quello che da solo sei riuscito a fare ma per la tua modestia. Mi sento onorato per tutto quello che hai realizzato e sono orgoglioso di avere un figlio come te."
Un bravo a Paolo un abbraccio a Claudio uniti oltre che dal vincolo di sangue dagli alti valori dello sport.
Claudio DELLA PATRONA - Tresivio -