09 11 10 BASTA CON LA CROCE ROSSA! CARO FUSTELLA, STAI ATTENTO ADESSO CHE NE SEI UNO DEI VIP CERCA DI FARE SUBITO LA COSA PIU' IMPORTANTE: CAMBIARE

Caro Fustella, da n. 1 della Croce Rossa in provincia di Sondrio adesso sei salito sul più alto scanno della Croce Rossa della Lombardia, e quindi della CRI più importante in Italia. Stai attento a cosa fare. Lascia perdere i problemi, tanti, che hai sul tavolo perché ce n'è uno, gravissimo, incombente cui devi dedicarti subito.

Mi riferisco addirittura al nome.

Come puoi pensare che si possa andare avanti con un insulto permanente ai non cristiani, quell'insulto che ogni giorno ha migliaia di manifestazioni? Basta pensare che su ogni telegiornale al minimo si vedono tre o quattro servizi con la Croce Rossa in vista o sulle ambulanza o in altro modo. Poi questa priorità sulle strade, la Croce cioè che passa davanti a tutti. Se non ti affretti a proporre in sede nazionale di cambiare di corsa il nome quegli austeri e inflessibili giudici di Strasburgo faranno fare alla CRI la stessa fine che vogliono far fare ai Crocefissi.

Cambia dunque, e in fretta.

Quale nome

Non è facile trovare un altro nome. Siccome però dall'altra parte del mondo resta l'omologa 'Mezzaluna rossa' ti proporrei 'Sole rosso', così potreste al posto della croce mettere un bel cerchio con i raggi del sole.

Anzi no, visto che si cambia tanto vale cambiare anche il colore. Pensa, avere tutte le ambulanze con un bel sole giallo con i raggi d'oro…!

La madrina

Naturalmente madrina del nuovo logo, in anteprima nazionale, non può che essere una certa finlandesina, o finlandesona non sappiamo, paracadutata dalla Finlandia in quel di Padova, pare anch'essa entrata al seguito del marito in quella che si definisce 'Associazione di Promozione Sociale', debitamente iscritta dal 2007 al registro nazionale. Costituita di fatto nel 1987 proprio a Padova e legalmente nel 1991, l "Unione degli atei e degli agnostici razionalisti" raccoglie quelli che ce l'hanno con chi di noi crede in Dio, dimenticando che paradossalmente credono anche loro. Noi in Dio, loro nel nulla. Liberi di non credere, mancherebbe altro! Il nulla però non ha mai prodotto niente…

"Un credulone"

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