ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) GIOVANI 2) FIGLI

1) GIOVANI

E’ Pasqua a Collevecchio! Ho scelto un buon posto per parlare con Stefano, mio fratello. Appoggiati sul tavolo quadrato di legno davanti al cortile di mia suocera, ammiriamo il suo giardino. Grazie alle temperature miti ci sono boccioli di rosa e addirittura alcune, altissime sui loro steli sottili, già splendono di vita e di colore. Oggi indosso scarpe comode. Con le vecchie scarpe si sta comodi, con le nuove si soffre, anche se col tempo anche queste invecchiano e si adattano al piede. Parliamo di lavoro: Stefano mi consiglia di farmi strada a randellate, lasciando finalmente stare il buon senso di aprirmela con dolcezza. Parliamo dei problemi dei giovani. Lui dice. “Meglio l'alcool della droga". Rispondo: attenzione: l'alcool ha tutti gli effetti negativi di una droga, soprattutto se in dosi elevate e in un'età ad altissima vulnerabilità cerebrale, come l'adolescenza. Anche in Italia sta crescendo vertiginosamente il consumo di alcolici nei giovani. E sta aumentando un fenomeno di grande insidiosità: la bevuta del sabato sera. Una passione pericolosa e triste. Questo allarmante fenomeno deve farci riflettere e convincerci a intraprendere con decisione adeguate misure preventive e curative. Ancora Stefano: “Sì, hai ragione, ma la droga è ancora più pericolosa”. Certo, faccio io. La droga è un problema serio, molto serio. Per i giovani e per gli adulti. La droga oramai è intesa quasi come “mezzo”, e non più come fuga dalla realtà. Una scelta al servizio del successo personale, della produttività della vita sociale e professionale. Un aiuto per sostenere perfomances elevate, rapporti più facili e disinibiti con gli altri. Quasi un bene di consumo come tanti altri, meglio se assunto alternando diversi tipi di sostanze, utilissimo per stare al passo con traguardi che impongono una sorta di fitness artificiale continuo. E poiché risultati e traguardi seducono già nella fase dell'adolescenza, sono i giovani ed i giovanissimi i nuovi consumatori di droghe: cresce la domanda di ecstasy, derivati anfetaminici, cocaina. Un campionario di nuove droghe "pulite", in procinto di soppiantare siringhe ed eroina, e che ha già imposto un ripensamento generale degli strumenti di intervento di servizi sociali e comunità terapeutiche. Si avvicinano le nostre mogli, Simonetta e Alessia, e sentendoci parlare di questi argomenti, sorridendo ci ricordano che oggi è festa. Bando alle tristezze e ai discorsi troppo impegnativi. Perfetto. Ansia, timore. D’un tratto tutto è passato. Forse, a torta finita, quelle di prima erano solo preoccupazioni sciocche. Adesso l’inquietudine mi lascia in pace. E io non voglio altro. Naturalmente mi è tornato il buon umore. Dico sul serio. Buona Pasqua!

2) FIGLI

Eccomi, dunque, davanti al PC. Stasera sudo. Comincia a far caldo. Spira nell’aria un presagio di afa. Ho appena consigliato a mia moglie di cenare fuori. Il cauto silenzio e il suo viso dubbioso mi hanno fatto indovinare i suoi timori, anche se lei ha cercato subito di fugarli. Vero, non intendo farmi alcun male: pesce, non pizza! Mentre si prepara, scrivo. Ormai è davanti agli occhi di tutti noi la diminuzione della popolazione italiana. Io ho due figli, ma secondo calcoli statistici in Italia abbiamo in media un figlio a famiglia, mentre, come sembra, per conservare nel tempo la consistenza della popolazione ogni famiglia dovrebbe avere un numero di figli doppio dell’attuale, cioè 2 figli. A me pare che la stampa e soprattutto i politici non abbiano fatto leva su due elementi che potrebbero aiutare a migliorare la situazione. Il primo è di carattere ideale e di orgoglio: andando avanti di questo passo fra alcuni anni non ci sarà più un vero italiano in Italia. Ci si consola dicendo che la popolazione italiana rimane costante per merito degli immigrati. A prescindere che non è certo che tutti gli immigrati attuali rimarranno per sempre in Italia, basta pensare agli emigrati italiani nel mondo che, se possono, rientrano in Italia. C’è da domandarsi se questi immigrati vorranno veramente amalgamarsi con noi, o non preferiranno, come mi risulta avvenga per buona parte dei turchi in Germania, rimanere separati e ancorati alle loro tradizioni. La seconda considerazione è che i politici italiani sono i primi a non dimostrarsi consapevoli della gravità del problema: i provvedimenti finora adottati a favore delle famiglie che mettono al mondo figli sono ridicolmente insufficienti. E dire che essere genitori è una delle esperienze più belle che ci sono. Gabriele ha 20 anni e Alessandro 12, ma mi ricordo bene quando erano piccoli. La visita dell’ostetrica. Il bagnetto, il cambio dei pannolini. Gli annessi e connessi: i marsupi, le carrozzine, i lettini, le culle di vimini, i biberon, gli sterilizzatori. Adoravo tutto questo. Passavo la metà delle mie ore non lavorative a cullarli. Non mi sono accorto che mia moglie, sogghignando, sta leggendo quello che ho scritto. “Non ti preoccupare” mi fa “quando diventeremo nonni ricomincerà tutto da capo”. Ne dubito. Le conclusioni traetele voi.

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