UNIONE COMMERCIO E TURISMO CRITICA LA PROVINCIA - IL PRESIDENTE PROVERA REPLICA SECCO

PRIMO ROUND, COMUNICATO DELL’UCT

La nostra Assemblea del 12 novembre scorso ha avuto ampio spazio sulla stampa locale, che ha riportato con enfasi le nostre critiche alla politica provinciale in tema di sviluppo della rete distributiva.

Questo ha toccato sul vivo il presidente Provera che ha reagito ai rilievi mossi all’operato dell’Amministrazione Provinciale, inveendo pubblicamente contro il nostro presidente.

Se i contenuti, il tenore, il linguaggio adoperati siano consoni al contesto istituzionale di riferimento, lo lasciamo decidere ai nostri soci e all’opinione pubblica.

Noi ci limitiamo ad osservare che spesso la politica, quando viene criticata, non si chiede il perché della critica, non ne analizza i contenuti, ma istericamente alza i toni, dimostrandosi arrogante e refrattaria al dialogo; questo non è accettabile ed è ancor più censurabile se a scendere nel campo delle offese personali sono alti rappresentanti istituzionali.

Da parte nostra vi è la massima tranquillità, in quanto le nostre affermazioni, anche se provocano l’irritazione di qualcuno, trovano conferma nei fatti e sono espressione del nostro dovere ed obbligo di tutela degli interessi degli associati; in questo non c’è nulla di personale, né nulla che abbia a che fare con nostre posizioni “politiche”.

E vediamone alcuni di questi fatti che caratterizzano la politica provinciale che non condividiamo.

Riunione Giunta Esecutiva del 3 dicembre 2007

Punto2. o.d.g. Il sistema relazionale con gli Enti locali: valutazioni e determinazioni conseguenti

Viste le dichiarazioni del presidente della Provincia Provera apparse nei giorni scorsi sulla stampa locale in seguito alle critiche mosse dall’Unione alla politica distributiva dell’Amministrazione Provinciale e riesaminato, anche in modo autocritico, quanto discusso e condiviso in occasione dell’Assemblea Generale dello scorso 12 novembre, la Giunta Esecutiva decide di:

- esprimere piena solidarietà al presidente Del Curto a fronte dell’attacco personale che gli è stato portato a mezzo stampa dal presidente della Provincia;

- ribadire la posizione critica dell’Unione nei confronti dell’operato dall’attuale Amministrazione Provinciale in particolare con riferimento alla politica distributiva;

- ribadire con forza il dovere dell’Unione di prendere posizioni, anche critiche, nei confronti dei propri interlocutori su argomenti e materie che riguardano i comparti rappresentati del commercio, del turismo e dei servizi;

- respingere ogni ingerenza esterna nel processo di libera autodeterminazione dei rappresentanti istituzionali dell’Unione.

Tanto premesso e sempre che si rimanga negli ambiti della correttezza relazionale e comportamentale, la Giunta dichiara in ogni caso la disponibilità dell’Unione al dialogo e al confronto con tutti i soggetti istituzionali sui temi del commercio, del turismo e dei servizi.

SECONDO ROUND: LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE PROVERA

“Pensavo che la disinformazione o l’insinuazione fossero un infortunio nell’ambito dell’intervento del presidente dell’Unione Commercianti, ma il comunicato stampa e il documento della giunta del 3 dicembre 2007 dimostrano che non è così”. E’ la dichiarazione del presidente Fiorello Provera che ribadisce di non aver reagito a rilievi mossi dal presidente Del Curto all’Amministrazione Provinciale, perché non ne ha fatto alcuno, ma a insinuazioni altamente offensive o totalmente prive di fondamento. “L’accusa di ‘genuflessione davanti alla grande distribuzione’ che mi è stata fatta è insieme offensiva e falsa – continua il presidente Provera – e chiunque, a prescindere dal ruolo istituzionale, si sentirebbe offeso. Si genuflette soltanto chi è succube, asservito, psicologicamente debole o corrotto. Questo può essere considerato poco importante da qualcuno ma non da me”. D’altra parte le accuse superficiali da parte di Del Curto non sono nuove, poiché, già nel gennaio 2005, definì la Provincia “succube della Regione” a proposito dell’iper di Prata Camportaccio mistificando la realtà. Anche allora, l’Unione Commercianti, a fronte di un parere della Provincia, contraria alla realizzazione dell’ipermercato, attaccò inspiegabilmente l’ente. La politica della Provincia sulla regolamentazione della presenza di grandi strutture di vendita è sempre stata chiara. Nel programma elettorale del presidente Provera si sottolineava l’importanza dei piccoli negozi che rappresentano anche centri di aggregazione e di incontro e svolgono una funzione sociale, soprattutto nei paesi, che contribuisce a mantenerli vivi. Contro gli eccessi degli ipermercati e per una giusta proporzione dei punti vendita fra grandi e piccoli. E infatti, a due mesi dalla nomina, il presidente Provera, nel pieno rispetto delle leggi, si oppose all’apertura di un nuovo ipermercato a Tresivio adducendo ragioni di viabilità, paesistiche, urbanistiche e per l’alta densità di strutture commerciali nell’area. Il 20 gennaio 2005, nella Conferenza dei Servizi conclusiva, l’assessore Crosio, contrariamente ai pareri positivi di Regione e Comune, dichiarava la contrarietà della Provincia all’apertura di una grande struttura di vendita a Prata Camportaccio. Altro che Provincia “succube della Regione”, come affermato falsamente da Del Curto e come possono confermare i documenti.

Circa il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, la domanda dell’Unione Commercianti, “dov’è finito?” lascia esterrefatti perché si tratta di un documento largamente dibattuto e conosciuto, adottato nell’ottobre del 2006 con voto unanime del Consiglio Provinciale, che sta seguendo l’iter previsto dalla legge per la definitiva approvazione. “E’ opportuno sottolineare che l’avvio del Piano Territoriale risale al lontano 1993 ed è stato da noi ereditato all’inizio della nostra Amministrazione, nel giugno 2004 – sottolinea il presidente Provera –. Va ricordato inoltre che ad allungare i tempi per l’approvazione è subentrata, nel 2005, la legge regionale 12 che ha imposto, nell’ambito del Piano, la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), non prevista in precedenza”. Contrariamente a quanto affermato dall’Unione Commercianti, le “articolate osservazioni” da lei stessa presentate all’Amministrazione Provinciale nel 2007 sono state tenute in debita considerazione, e ad esse verrà data risposta in fase di approvazione definitiva del Piano Territoriale, esattamente come prevede la legge per qualunque cittadino.

“E’ patente l’ignoranza delle norme manifestata dai responsabili dell’Unione nel comunicato stampa di oggi. L’Amministrazione Provinciale non può assolutamente impedire la costruzione di seconde case o di ‘brutture architettoniche ad uso commerciale’ che solo i Comuni possono autorizzare – continua il presidente Provera –. Il disordine urbanistico e i capannonifici di fondovalle sono frutto di gestioni municipali durate decenni e per le quali la nostra Amministrazione non ha alcuna responsabilità”.

Sulla realizzazione di due nuove rotonde sulla statale 38, alla Sassella di Sondrio e a Castione Andevenno, con relativa strada di arroccamento, la volontà della Giunta Provera è chiarissima: evitare le interminabili code che si formano su questo tratto e soprattutto garantire la sicurezza degli automobilisti, messa a rischio dagli accessi diretti alle strutture commerciali esistenti la cui realizzazione è da imputare a chi ha gestito il territorio negli anni passati. “Intendiamo rimediare a questo disastro viabilistico realizzando un corridoio stradale di sicurezza che eviterà decine di accessi diretti sulla strada statale”, sottolinea ancora il presidente Provera.

“In conclusione, vorrei ricordare l’attenzione dell’Amministrazione Provinciale nei confronti delle categorie economiche, tra cui i commercianti. Abbiamo trasformato un fondo di rotazione del Piano Integrato Valtellina, ormai obsoleto, in denaro contante per complessivi 1,8 milioni di euro, messi a disposizione delle imprese e che hanno sviluppato investimenti per oltre 27 milioni di euro, 9 milioni dei quali per il solo comparto commerciale con priorità ai piccoli esercizi e ai giovani imprenditori”, conclude il presidente.

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