ARGOMENTO PROPOSTO DA Gabriella e Carlo Butti: AUTOSTRADE, STRADE STATALI, STRADINE, SENTIERI … - MATRIMONIO, CONVIVENZE, ACCOPPIAMENTI VARI…

Se un bel giorno da Milano decido di andare a Roma in auto posso:

A) prendere l’autostrada. Pago il pedaggio, posso fermarmi solo nelle aree di sosta, ho poche distrazioni, ma posso andare a 130 km./ora e in un tempo ragionevole arrivare alla meta.

B) Viaggiare sulle statali. Non pago niente, il paesaggio è più vario, attraverso città e paesi, posso fermarmi quando voglio, ma la velocità è ridotta, posso lasciarmi tentare da strade e stradine, entrare nei borghi, incontrando semafori e passaggi pedonali, c’è il rischio di sbagliare strada a qualche bivio con scarsa segnalazione. Non mi annoierò, ma non si può dire se e quando arriverò a destinazione.

Anche chi decide per una vita a due parte per un viaggio e può scegliere:

A) si sposa, accetta dei doveri, ma sa che quella strada lo porterà dove ha progettato di arrivare.

B) Convive, perché vuol essere libero di invertire la marcia se cambia idea o di fermarsi dove gli va, ma non può pretendere di andare a tutta velocità e di non incontrare ostacoli che lo rallentano.

Conclusione: le coppie che scelgono di impostare la loro vita alla “ va dove ti porta il cuore” non possono pretendere di trasformare per legge in autostrada i loro tortuosi percorsi, senza pagare il pedaggio del dovere reciproco e sociale, ma con il diritto di andare veloci e senza ostacoli. Questo può portare soltanto confusione e disorientamento per tutti.

Non ho parlato di Matrimonio Sacramento, perché questa è un’altra storia: a chi si promette amore e fedeltà davanti a Dio dev’essere ben chiaro in partenza che c’è una meta precisa ed è camminare insieme fino alla fine del viaggio.

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