CHIEDONO: “IL CENTRO-DESTRA RISCHIA DI PERDERE IL COMUNE?” DIAMO LA RISPOSTA

La lettera – Premessa - Il centro-sinistra non può vincere, a meno che… - Il centro-destra può vincere se…, può perdere se… - I candidati-Sindaco - Se il candidato fosse di espressione politico-partitica? – Tempi duri

La lettera

E. S. Direttore. Siamo ancora “un sondriese”. “Siamo” perché con questa sigla abbiamo firmato la lettera inviataLe. L’anonimato motivato dalla posizione di uno dei colleghi che non voleva essere citato neppure indirettamente se a firmare fosse stato uno di noi. Lei, o chi per Lei, ha riassunto bene la nostra lettera riportando i nostri quattro punti pubblicati dal Suo giornale. Manca il quinto, quello sul da farsi in una situazione abbastanza calda. Abbia pazienza, questa è l’ultima volta che “un sondriese”, anonimo, Le scrive. Consideri un post scriptum della precedente dal momento che i punti erano conque e ne sono stati riassunti solo quattro.

Chiediamo di nuovo il Suo parere su una situazione complicata anche alla luce di quello che è avvenuto dopo l’invio della nostra lettera. I giornali hanno pubblicato gli ulteriori attacchi di AN e UDC alla Lega per la fine anticipata della Legislatura, la conferenza stampa del centro-sinistra, l’intervista del segretario nazionale della Lega Giorgetti. Il centro-destra rischia di perdere il Comune? L’on. Giorgetti si è dichiarato abbastanza ottimista ma ha ammesso che la situazione è abbastanza difficile. Se il clima è questo come fa a ricomporsi il centro-destra? Se non si ricompone perde. La crisi della maggioranza è iniziata subito, appena iniziata la Legislatura, con le grane interne ai Retici che hanno dovuto sacrificare un bravo assessore, il più competente nella materia urbanistica, e poi perso un altro. Oltre ai due assessori due consiglieri se ne sono andati restando in Consiglio come gruppo autonomo. C’è stato il guaio in Comunità Montana per la posizione dell’UDC con la conseguenza dell’estromissione dalla Giunta provinciale dell’assessore di quel partito e le dimissioni dell’assessore della Lega in Comune. Poi il resto. La situazione è complicata per chi ne discute a tempo perso come noi ma anche per chi deve prendere le decisioni.. Sicuramente Lei ha le sue idee al riguardo. Dopo il lunghissimo primo intervento ha risposto a quattro dei nostri cinque punti. Perché non svolge anche il quinto?

Grazie

“Un sondriese”

Premessa.

Pubblichiamo accogliendo la singolare tesi di corollario della precedente eccezione.

Nel merito non intendiamo far pensare che abbiamo operato una sorta di censura sul quinto punto. Il fatto è che, come dichiarato in apertura del mio maxi-scritto e come pensavo fosse chiaro, il mio intervento è stato di carattere politico ma non poltitico-partitico. Sul primo qualche titolo lo avevo e lo ho. Sul secondo no in quanto fuori dall’agone politico. Non sfuggo comunque al tema, stando al di fuori della discussione politico-partitica ed esprimendomi in termini generali con la maggiore obiettività possibile.

La Vs domanda: il centro-destra rischia di perdere il Comune?

La mia risposta non può limitarsi ad un SI o un NO. Il testa o croce si usa per altro. Qui occorrono invece ragionamenti, in base ai quali poi ognuno può tirare le conseguenze che vuole.

Il centro-sinistra non può vincere, a meno che…

Cominciamo dal centro-sinistra. Andando per linee politiche sulla base dei dati delle ultime elezioni per camera e Senato, con le correzioni derivanti dai sondaggi e dalla diversa collocazione di qualcuno, il centro-sinistra non può vincere. Se si rende conto di questo con comportamenti conseguenti tuttavia può sperare. Non di vincere bensì che il centro-destra perda. Sembra un’arzigogolare intorno al busillis ma invece, seppur criptica, assolutamente la posizione-base, quella che dovrebbe essere colta da entrambi gli schieramenti se vogliono proseguire nell’analisi con il massimo di rendimento. Qual’è la differenza? Apparentemente nessuna visto che vinca uno o perda l’altro il risultato a Palazzo Pretorio sarebbe lo stesso, in pratica una grande. Correre per vincere significa andare all’attacco. In questo caso il CS ha la sconfitta assicurata, anche per l’inevitabile influenza negativa di quella situazione pesante a livello nazionale che ha fatto dire a Rutelli in TV che “la CdL è arrivata al 65% per gli errori che abbiamo commesso”.. Correre di rimessa per approfittare degli errori altrui, se capitano, è profondamente diverso e implica una condotta pre-elettorale profondamente diversa. Compresa la scelta del candidato-Sindaco come vedremo avanti. Va segnalato che il primo atto della campagna elettorale del CS c’è stato nei giorni scorsi: conferenza-stampa degli ex capigruppo consiliari e non delle segreterie dei Partiti, immagine di uno schieramento compatto, critiche all’operato della Giunta Bianchini, severe ma toni moderati al punto da far definire da un giornale locale l’atteggiamento di Ruina (Rifondazione) “ecumenico”...

Il centro-destra può vincere se…, può perdere se…

Andando per linee politiche i risultati elettorali, e le evoluzioni che ci sono state in questi 16 mesi, sembrerebbero dire che il CD non ha problemi. Non è affatto vero. C’è alle spalle una interruzione del mandato (non “legislatura” come voi avete scritto e come tanti altri dicono; quel termine si adatta alle assemblee che fanno le leggi, a Roma come a Milano) e la maggioranza era di centro-destra. Ci sono alle spalle polemiche che perdurano e che possono lasciare il segno. C’è dunque un gap da rimontare. Una rimonta che richiede un coacervo di fattori tutti decisivi solo se associati.

- In primo luogo il centro-destra ha l’esigenza di ritrovare l’unità. La prudenza di Forza Italia è un sintomo della situazione difficile in presenza delle dure posizioni di AN e UDC contro la Lega che hanno fatto definire complicata a Giorgetti, pur ottimista, la situazione. Una prudenza che viene dalla consapevolezza che tirando la corda e non ricomponendo rapidamente il quadro senza la lega il Comune viene riconsegnato al centro-sinistra.

- In secondo luogo ha l’esigenza, se ricomposizione ha da esserci, che questa avvenga in tempo rapido in modo da arrivare all’indicazione del candidato-sindaco entro l’autunno anche perché il centro-destra è obbligato, se vuole vincere, a fare la rimonta di cui si è parlato prima. Non si dimentichi che quattro anni fa il veto che vi fu su un candidato autorevole proposto da Forza Italia portò a problemi e alla scelta in zona Cesarini e ad una vittoria per il rotto della cuffia grazie a due errori commessi dal centro-sinistra. Quel che più conta è che allora mancò il tempo per definire il percorso da compiere nel quinquennio col risultato che le grane interne cominciarono subito con ampia risonanza esterna.

- In terzo luogo ha l’esigenza di non sbagliare candidatura per la Stua di Palazzo Pretorio. Sembra lapalissiano, ma non lo è e lo vedremo di seguito.

I candidati.Sindaco

Paradossalmente per entrambi gli schieramenti si pone la stessa esigenza di un candidato-Sindaco che non risulti espressione politico-partitica, anche se deve dare duplice garanzia di affidabilità, da un lato sul terreno amministrativo e dall’altro su quello politico (generale, non partitico). Vale per entrambi gli schieramenti: il Sindaco deve essere in grado di stimolare e controllare il coordinamento amministrativo – qualche problema c’è stato con il discorso già fatto del Direttore Generale – e di fare sintesi politica, penna le grane già viste.

Se il candidato fosse di espressione politico-partitica?

- Il centro-sinistra dovrebbe recuperare parecchi consensi per arrivare al 51%. La politicizzazione renderebbe difficile il recupero, più agevole se apparisse prevalente il dato amministrativo. Può tentare di farlo se ripete quanto fatto quattro anni fa quando ha ottenuto il maggiore risultato di sempre, perdendo di un soffio, con la candidatura dell’avv. Schena con forte connotazione “di società civile”. Avrebbe addirittura vinto grazie agli errori del centro-destra se non ne avesse commesso due a sua volta.

- Il centro-destra dovrebbe pagare pegno scontando l’interruzione anticipata del mandato. E’ chiaro infatti che un candidato “politicizzato” non potrebbe sottrarsi alle relative accuse oltre a complicare le cose nei rapporti, già tesi, fra i Partiti del centro-destra. Un candidato “della società civile” o comunque “non politicamente targato”, oltre a semplificare i rapporti si porrebbe in termini diversi con la comunità cittadina, attento, ma esente da responsabilità, ai quattro anni passati proprio per evitare errori simili nei cinque anni a venire.

Prospettive

Ho esposto le mie idee. Mi è capitato spesso di vedermi dare ragione. Sì, ma tante volte a posteriori ammettendo gli errori commessi non dandomi retta o assumendole o trovando alternative. Queste mie idee però non sono affatto il quinto Vangelo, sono uno stimolo per pensare e magari per arrivare a soluzioni del tutto diverse. Ho fatto l’esempio del Direttore Generale. Il caso delle villette al Moncucco – premessa la stima per il funzionario comunale da sempre capace e meritevole – è emblematico. Io ne ho sostenuto la necessità, ma si può fare anche a meno del Direttore. La condizione necessaria però è che i problemi che sarebbero di sua pertinenza trovino altra soluzione, cosa non avvenuta questi anni complicando le cose anche allo stesso Sindaco.

Tempi duri

Aggiungo un accenno ai tempi che si prospettano. Già ho espresso la preoccupazione per una possibile stasi nell’edilizia dopo l’ipertrofia di questi tempi. Riguarda l’economia ma riguarda anche una voce del bilancio comunale ossia gli oneri di urbanizzazione. Qualche taglio ulteriore all’orizzonte. Riduzioni ICI. E’ vero che si potrebbe incentivare qualche voce come ad esempio l’imposta sulla pubblicità, a tariffe inalterate, o risorse energetiche che sono possibili o ancora interventi comprensoriali, ma i tempi restano duri. Da tenerne conto. Prioritariamente.

Alberto Frizziero

Precedenti:

- FUTURO SINDACO DI SONDRIO, ISTRUZIONI PER L’USO

Approfittando del Ferragosto e quindi della minore attenzione generale per questi temi ecco in un’analisi di ben 20382 battute (una pagina del quotidiano "La Provincia di Sondrio") le indicazioni da ex Sindaco a futuro Sindaco e futuri amministratori

Nel numero 22 (e poi 23) de “La Gazzetta di Sondrio” del 14 e poi 20.8.2007

http://www.gazzettadisondrio.it/11724-futuro_sindaco_di_sondrio__istruzi...

. CANDIDATI-SINDACO DI SONDRIO IN AUTUNNO

Un “sondriese” che vorrebbe un Sindaco giovane, senza interessi e con via i Partiti scrive. La risposta

Nel numero 24 de “La Gazzetta di Sondrio” del 30.8.2007

http://www.gazzettadisondrio.it/11835-candidati_sindaco_di_sondrio_in_au...

Alberto Frizziero
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