IL DOTT MARTINA LASCIA L'OSPEDALE DI SONDALO. UN VERO PECCATO

Riceviamo e pubblichiamo:

Giorgio Martina: arriva all'ospedale Ferrari il «mago» del rene.

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno:

Giorgio Martina, nato a Gallipoli ma casaranese doc e da anni ormai in Lombardia in qualità di dirigente della struttura complessa di Urologia nell'ospedale di Sondalo è «tornato a casa»; per ora tramite una convenzione con la Ausl Lecce 2, che assicura all'ospedale di Casarano la presenza e l'attività dell'urologo in alcuni giorni del mese, in futuro forse con un ruolo dirigenziale. Lunedì e martedì scorsi sono stati i primi due giorni di attività nell'ospedale cittadino per Martina, che ha esordito con un'operazione difficile e complicata, basata su una tecnica innovativa chiamata videolaparoscopia.

Il medico ha infatti effettuato un'asportazione radicale di una prostata affetta da tumore, semplicemente praticando due piccoli buchi nel paziente: nel primo è stata inserita una telecamera con relativa illuminazione, nel secondo un'attrezzatura miniaturizzata che asporta il tumore. «Nel campo dell'urologia – spiega Martina – tutti gli interventi con questa tecnica sono qualificati come interventi maggiori: asportazione di tumori della prostata, del rene, del surrene, correzioni di malformazioni renali. Il vantaggio? È una tecnica poco invasiva, con meno danni da intervento, ripresa del paziente più rapida, dolore praticamente assente e rischio da emorragia molto ridotto». In effetti, stando al sito internet curato dallo stesso Martina ( http://www.laparoscopia-urologica.it/ ), l'asportazione di un rene affetto da tumore con la tecnica tradizionale prevede un'incisione estesa dall'ombelico alla spalla e la rottura di due costole per poter raggiungere l'organo: con questa tecnica, praticata in Italia solo a Milano, Roma, Torino, Peschiera del Garda e Acquaviva delle Fonti, sono sufficienti due piccoli buchi.

Molti viaggi della speranza, insomma, potrebbero terminare grazie alla convenzione, analoga a quelle già stipulate dalla Asl della Valtellina con gli ospedali di Vimercate, Catania e Palermo; presto però il medico potrebbe tornare definitivamente a dirigere il reparto casaranese. «Di fatto lo scopo è questo – dice Martina – se naturalmente ci saranno le condizioni: attrezzature e personale adeguato da una parte, la disponibilità della dirigenza sanitaria dall'altra». Ma perché lasciare un attrezzato centro in Lombardia per tornare a Casarano? La risposta del medico è netta: «Mi piacciono le sfide – dice - e mi piacerebbe realizzare anche al sud quello che attualmente si fa in altri posti».

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