La Valtellina deve imparare a "vendersi" meglio (nostri prodotti e turismo), no? La congiura del silenzio - Bormio, l'eccezione - L'esigenza resta - Gli altri sanno vendersi. E noi?

di Luca Alessandrini La congiura del silenzio - Bormio, l'eccezione - L'esigenza resta - Gli altri sanno vendersi. E noi?



LA CONGIURA DEL SILENZIO

Con il titolo "UNA CONGIURA DEL
SILENZIO CONTRO IL CIRCO BIANCO" il Comitato italiano per l'Anno
Internazionale delle Montagne il 13 dicembre scorso così
commentava il disinteresse delle TV, pubblica e private, per gli
sports invernali:

"Esaurito "l’effetto Tomba” i media italiani si sono
progressivamente allontanati dal mondo dello sci e degli sport
invernali, tanto che ormai è calato un disinteresse quasi totale,
anche sugli appuntamenti agonistici di livello mondiale.

Contro questa “congiura del silenzio” lanciano il loro grido
d’allarme i membri del gruppo “Amici della montagna” del
Parlamento italiano, per voce del vicepresidente Gianantonio
Arnoldi, che di sci ne mastica essendo il marito della nostra
campionessa Daniela Zini.

“Quante vittorie di atleti italiani saranno ancora necessarie
perché la

Rai si decida a ridare una decente programmazione alla Coppa del
Mondo di

sci? – commenta Arnoldi in un comunicato stampa - I parlamentari
amici della montagna, sono ancora increduli rispetto alla ottusità
di alcuni dirigenti Rai che continuano, in nome di non si sa bene
di quali scuse, a negare la dignità di programmazione alla Coppa
del Mondo di sci…".

BORMIO,
L'ECCEZIONE


Va obiettivamente segnalato che Bormio costituisce l'eccezione in
quanto per la discesa libera di Coppa, posto che il maltempo non
ci metta lo zampino - non ce l'ha messo e la
gara é stata stupenda, per giunta con la vittoria di un americano
che fa notizia mentre non l'avrebbe fatta la solita vittoria di un
austriaco! - NdR aggiunta il 29.XII, a gara conclusa - sono
arrivati in Alta Valle gli uomini della RAI con le loro
attrezzature.

Per questa volta quindi nulla da dire. E chissà che non abbia
avuto il suo peso la presa di posizione dell'on. Arnoldi e
colleghi.

L'ESIGENZA
RESTA


L'esigenza resta.

Troppo spesso abbiamo avuto di che dolerci dei mass-media, TV in
particolare. Da una parte il gran rilievo alle disgrazie, sempre
generalizzando e mai facendo presente che siamo una vera e propria
"Regione alpina" su un arco di 200 Km. Può capitare qualche evento
in un posto magari a 50 o 60 Km da Sondrio e in Italia si ha la
sensazione, in base alle notizie diffuse, che tutta la Valtellina
ne sia coinvolta. Un po' come si dicesse che a Milano ci sono
problemi per eventi accaduti sul lago d'Iseo o sul Lario o in riva
al Po!

Troppo spesso poi per eventi lieti, anche importanti, capita che
vi sia scarso, o anche nulla, riscontro al di fuori della
provincia.

GLI ALTRI
SANNO VENDERSI. E NOI?


Gli altri sanno vendersi bene. Pensiamo alla solita Valle d'Aosta
o al solito Trentino-Alto Adige ma anche all'Emilia-Romagna per il
mare.

La Regione ha fatto un bel passo in avanti con le campagne
"Montagne di Lombardia" e con quelle per i prodotti lombardi.

E noi?

Ci sono episodici momenti di rilievo. Pensiamo alle promozioni dei
nostri vini o di alcuni prodotti di qualità. Manca una strategia
complessiva e un coordinamento.

Al di là dei pochi Enti che hanno uffici-stampa (CCIAA, APT,
Comune di Sondrio; manca all'appello persino la Provincia!), e che
comunque hanno soprattutto un ruolo provinciale, operatori dei
vari settori hanno rilevato che sarebbe utile - noi lo riteniamo
indispensabile - un Ufficio P.R. di alta professionalità, con uso
dei più innovativi strumenti, tale da fornire un servizio a tutti
ma anche un servizio specifico per gli addetti ai lavori. Un ruolo
limitato alla promozione generale - quella specifica non va
sottratta agli organizzatori - dei grandi eventi che si svolgono
in provincia, in ogni settori, e dei nostri prodotti, visto che,
grazie al Cielo, ne abbiamo di validissimi.

Bisogna ricordare che se si sta fermi é come andare indietro
perché gli altri fermi non stanno. Alla teoria del lamento, anche
se giusta, deve seguire la teoria dell'intervento. L'assessore al
Turismo della Provincia, con la Camera di Commercio, l'APT, le
Associazioni di categoria e altri che dovessero essere interessati
studino la cosa, magari anche usando strumentalmente dei mondiali
di sci alpino, e realizzino.

Luca Alessandrini

GdS 28 XII 02
- www.gazzettadisondrio.it


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