Di tutto un po': “La canzone d’autore latina”
 Cari amici, lontani e vicini,
 vi annuncio che sarà presto nelle librerie
 il
 mio primo “sforzo editoriale”, intitolato “La canzone 
 d’autore latina”, edito dalla Bastogi Editrice Italiana 
 (www.bastogi.it), nella collana Aironi dedicata alla 
 musica.
 Il libro mi è arrivato a casa in anteprima qualche 
 giorno fa, quindi indicativamente tra una settimana/una 
 settimana e mezzo dovrebbe essere nelle librerie.
 E’ un progetto a cui tengo molto e che spero possa 
 interessare chi avrà la pazienza di leggerlo…senza 
 dubbio è stato scritto con l’entusiasmo e la passione di 
 chi si è avvicinato ad un tema perché spinto da una 
 forte motivazione.
 Aggiungo soltanto che sto pensando a una serie di 
 presentazioni pubbliche del libro, per cui vi 
 ricontatterò, se lo desiderate, per tenervi informati.
I contenuti
 "L’universo dei cantautori latino americani, spagnoli e 
 portoghesi è l’oggetto di questo saggio. Il libro nasce 
 per colmare la quasi totale assenza di letteratura 
 sull’argomento in Italia e per stimolare l’ascolto di 
 questo genere così vicino alla nostra sensibilità.
 Sappiamo che l'America Latina rappresenta 
 nell’immaginario dell’uomo europeo il rifugio sicuro 
 dove rigenerare le proprie motivazioni ed ispirazioni; 
 l’America Latina raffigura un modello culturale in cui 
 l'artista-stregone ha ancora la capacità di fermare il 
 mondo per un attimo e creare opere d’arte che trasudano 
 colore e profumi; l'America Latina rimane il luogo dove 
 la parola dell’artista si identifica con le aspirazioni, 
 gli ideali, le lotte e le frustrazioni di un popolo.
 Se queste considerazioni sono ormai assodate per quanto 
 riguarda la letteratura, lo stesso non si può dire della 
 canzone d’autore che nel nostro paese è sempre rimasta 
 in ombra. Della musica latina penetrano soltanto gli 
 aspetti più facilmente commerciabili, o quelli che 
 tentano ammiccamenti furbi e civettuoli con il pop 
 anglo-sassone e con le sue regole.
 Eppure in quello sterminato territorio che va dal Rio 
 Bravo fino alla Patagonia (senza dimenticare le 
 madrepatrie, Spagna e Portogallo) la canzone è molto di 
 più che un oggetto di consumo usa e getta. La canzone 
 rappresenta una forma di resistenza culturale ed il 
 veicolo che dà voce alla speranza che “un altro mondo 
 sia possibile”.
Fabio Veneri
fabioveneri@aruba.it
 GdS 20 III 2005 - www.gazzettadisondrio.it
