Soltanto attraverso l'Informazione si combatte l'Ingiustizia!!

di Fausto Paesani - Ge.Fi.S.

Spett.le La Gazzetta di Sondrio, siamo finalmente giunti
alla fine di questo anno 2004, definito da alcuni l'Anno
Internazionale della Famiglia.


Con questa definizione, che di per se stessa riempie la
bocca di molti e anche le tasche di alcuni, ma
soprattutto mette a tacere la

coscienza di altri, si è inteso rinnovare l'impegno
delle

Istituzioni Pubbliche italiane a difendere i Diritti
della Famiglia e dei suoi componenti.


I bambini rappresentano una componente sostanziale della
famiglia

e nel contempo la parte più debole della società perchè,
seppure abbiano una sensibilità innata nel riconoscere
chi vuole loro bene e chi no, molto raramente vengono
interpellati dalle Istituzioni.


Le loro parole vengono, troppe volte, inascoltate
proprio da quelle

Strutture Pubbliche che si dichiarano impegnate a
portare avanti

i Diritti dei Minori e che, a seguito di questo
"impegno", ricevono notevoli somme di denaro pubblico
atte a supportare i "Servizi" resi ai cittadini ed ai
minori.


Di questi casi ne abbiamo a bizzeffe, uno dei più
clamorosi è quello che proprio in questi giorni si sta
consumando nella città di Perugia, definita la Città dei
Ragazzi per la presenza di uno svariato numero di
studenti di ogni ordine, grado e nazionalità.


Proprio in questa città, simbolo della gioventù italiana
e

straniera, una bambina di otto anni, figlia di due
Genitori separati, ha

espresso chiaramente la volontà di voler stare con il
padre, a

fronte di un'Ordinanza del Tribunale di affido
monogenitoriale alla madre.


Nonostante questa libera e chiara espressione della
propria volontà di minore, coinvolto in un ennesimo caso
di separazione dei Genitori, la stessa viene
completamente ignorata dalle Istituzioni che, invece,
dovrebbero rispettarla principalmente dichiarandosi di
agire nell'esclusivo interesse dei minori.


Gli assistenti sociali, incaricati dal Tribunale,
cercano di prelevare coattivamente la bambina, anche
attraverso l'utilizzo delle Forze dell'Ordine, pur di
dare seguito ad un'Ordinanza del Tribunale e senza
neppure ascoltare la minore, quando questo dovrebbe
essere il loro specifico compito, non rispettando
minimamente il suo Diritto di scegliersi il Genitore
affidatario ritenuto più idoneo.


Tutto ciò mentre noi continuiamo a sentire la famosa
frase "nel supremo interesse del minore", pronunciata da
queste Istituzioni Pubbliche che per prime hanno
reclamizzato l'Anno Internazionale della Famiglia.


Molti lettori potrebbero pensare che questo sia un caso
isolato, lontano dalla realtà e dalla quotidianità, ma
non è così.


Di questi casi, nei quali la voce dei minori non viene
ascoltata, ve ne sono innumerevoli e dove, a volte, la
loro volontà viene distorta non si sa bene a quale
scopo, ma di sicuro non per il supremo interesse del
minore.


Al fine di fugare il seppur minimo dubbio che il lettore
potrebbe presentare, posso riferire di un altro caso
clamoroso, in cui due psicologi dei Servizi Sociali che,
per ordine del Tribunale per i Minorenni, sono stati
chiamati a redigere una relazione su un minore di otto
anni,

hanno distorto la volontà del bambino nonostante che lo
stesso

avesse ripetutamente dichiarato, come chiaramente
riportato nella relazione dei due psicologi, di voler
stare con il papà e e con la mamma, ovvero in
affidamento congiunto.


Proprio questi due psicologi dei Servizi Sociali hanno

relazionato al Tribunale che il minore in questione
dichiarava di voler

stare con il papà e con la mamma per mascherare, in
realtà, il suo odio inconscio verso entrambi i Genitori.


Questa relazione verrà prossimamente pubblicata nel sito
del

Ge.Fi.S. - Genitori di Figli Sequestrati - Comitato
Senza Scopo di Lucro, all'indirizzo internet:

http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli a testimonianza
di come certi operatori dei Servizi Sociali, pagati con
denaro pubblico, agiscano

nel supremo interesse del minore e come il loro
"servizio" sia atto a

"risolvere" i problemi delle famiglie e dei minori in
Italia.


Vorrei terminare con due preghiere ed un augurio.


Una preghiera è rivolta alle Istituzioni Pubbliche
italiane,

ai Politici ed alla Chiesa Cattolica, preposti a
garanzia dei Diritti

della Famiglia e dei Minori, affinchè il nuovo anno 2005
rappresenti l'inizio di una

nuova fase in cui il minore venga posto al centro
dell'attenzione

e venga data allo stesso la possibilità di esprimersi
liberamente e, nel caso di separazione dei genitori,
venga soprattutto rispettato il suo Diritto

ad avere un rapporto paritario con entrambi, anche
attraverso

l'applicazione sistematica dell'Affidamento Congiunto.


Un'altra preghiera si rivolge ai Giudici dei Tribunali
italiani affinchè, attraverso la loro facoltà di Peritum
Peritorum, vaglino sempre con molta attenzione le
relazioni inviate da alcuni operatori dei Servizi
Sociali le quali, come nel caso di cui sopra, potrebbero
veramente determinare una insana crescita psicofisica
del minore in oggetto.


L'Augurio di un Felice e Prospero Anno 2005 è rivolto a
tutti coloro

che, come Cittadini italiani, operatori delle
Istituzioni Pubbliche e

degli Organi di Informazione, svolgono i loro compiti
con coscienza, dedizione e vero spirito di
miglioramento, al fine di garantire il

rispetto dei Diritti Umani, della Famiglia e
principalmente dei

Minori, i quali rappresentano il futuro della società
italiana.


Perchè soltanto attraverso l'Informazione si combatte
l'Ingiustizia!!
Fausto Paesani - Ge.Fi.S.


http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli


GdS - 30 XII 04 - www.gazzettadisondrio.it

Fausto Paesani - Ge.Fi.S.
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