SCUOLA: LE CLASSI MISTE

di Gianni Toffali

Riceviamo e pubblichiamo:

Egregio Direttore, alla vigilia del ritorno sui banchi di
scuola, un sociologo francese (Michel Fize) denuncia in un
libro"gli effetti perversi"delle classi miste e sollecita
l'apertura provvisoria per le scuole statali di classi separate
facoltative, "per il bene degli studenti". Non si può certo
bollare la proposta come crociata retrograda, considerando che
anche gli islamici ed altre culture religiose, applicano la
separazione degli studenti nelle loro scuole. L'autore del libro
intitolato "Les pieges de la mixitè scolaire" (Le trappole della
scuola mista), sostiene che "le classi miste non assicurano, ne
l'uguaglianza dei sessi, ne la parità nelle possibilità di
riuscire" e che "specie nelle medie, tra maschi e femmine ci
sono gigantesche differenze di maturità e di ritmo di
assimilazione delle conoscenze, e tra i ragazzi è in aumento un
insuccesso scolastico che mal sopportano davanti alle compagne".
Nel libro sono elencate molte altre considerazioni di carattere
psicologico. Ciò che non viene sufficientemente evidenziato, è
il precoce sviluppo sessuale degli adolescenti. E'indubitabile
che l'età della pubertà negli ultimi decenni si sia abbassata,
con la naturale conseguenza di provare attrazione sessuale verso
l'altro sesso già a partire dalla tenera età: non sono infatti
rari i casi di ragazzine "ritrovatesi" incinte in precocissima
età. Conciliare allora lo studio, con la tempesta della "potenza
ormonale" scatenata dalla ragazzina del banco accanto, non è
affatto semplice. Considerando che non pochi adulti (in teoria
dotati di maggiore ragione e maturità), non riescono a frenare
le proprie passioni d'innanzi ad un'appariscente ragazzina
(pedofilia sempre più dilagante...), come pretendere il dominio
degli istinti nei giovanissimi? Certamente la scuola non è il
solo luogo di incontro e aggregazione giovanile, ma almeno in
questo luogo, ritornando alle classi separate, avremo studenti
più concentrati sulle lezioni e sui docenti, e meno tentati da
distraenti "attività ludiche". Sarebbe una leggerezza negare la
"pericolosità" delle classi miste. Basti solo pensare che per
arginare il contagio dell'Aids nell'ambiente scolastico, il
Prof. Luc Montagnier (lo scienziato che scoprì l'Aids), ha in
questi giorni proposto a fini preventivi, la distribuzione
gratuita di profilattici, segno evidente che il sesso nelle
scuole non è un falso problema...
Gianni Toffali


GdS - 8 IX 03 - www.gazzettadisondrio.it

Gianni Toffali
Approfondimenti