Sanità: l’assessore regionale Alessandro Cè a Sondrio. Come quadrare il cerchio?
Attenzione alle problematiche
della nostra realtà locale, valutazione delle peculiarità di un
territorio che ha esigenze diverse dal resto della Lombardia,
definizione dei bisogni in termini di servizi sanitari: è la
richiesta del Presidente dell’Amministrazione Provinciale
Fiorello Provera al nuovo assessore regionale alla Sanità
Alessandro Cè in Valtellina per una visita ufficiale. Cè, già
capogruppo della Lega Nord alla Camera e responsabile federale
per la sanità, contattato all’indomani della sua nomina dal
Presidente Provera, inizia proprio dalla nostra provincia le
visite sul territorio per incontrare i rappresentanti delle
istituzioni e per esaminare problemi e necessità delle diverse
realtà della Lombardia.
“La sanità è stata individuata fra le questioni più delicate per
la nostra provincia sin dalla nostra campagna elettorale –
spiega il Presidente Provera – quando avevamo proposto la
creazione di una figura di riferimento che rappresentasse a
Milano le esigenze della provincia.
Un ‘tavolo d’ascolto permanente dei bisogni del nostro
territorio in termini di servizi ospedalieri e territoriali con
funzioni di coordinamento e di rappresentanza nei rapporti con
l’assessore regionale alla Sanità. Siamo convinti – aggiunge
Provera – che questa figura sia importante e sinergica con le
prerogative della Conferenza dei Sindaci, per cui questo é
l’argomento forte per lassessore Cè. Il fatto che il neo
assessore abbia deciso di iniziare le sue visite proprio dalla
provincia di Sondrio è un segnale importante di attenzione e di
considerazione che ci consentirà di instaurare un rapporto
diretto e di superare l’handicap dell’assenza di un nostro
rappresentante in Consiglio regionale”.
E' difficile riferire dell'incontro del 30 giugno. Ci pare che
ognuno abbia fatto la sua parte, dicendo ciò che doveva e poteva
dire. Vale per il fronte valtellinese, vale per l'assessore
regionale al quale, in tempi poi di vacche magre, non si potrà
chiedere di fare miracoli. Lui l'ha detto chiaro. Le diseconomie
vanno eliminate e per quanto concerne Sondalo é difficile
pensare a un'utenza esterna. A meno che qualcuno non riesca a
captarla e portarla su. O per bravura di qualche operatore che
fa da richiamo oppure battendo idee nuove, o magari già
esistenti ma a suo tempo frettolosamente trascurate. Sennò come
si fa a quadrare il cerchio?
Ne riparleremo.
CS
GdS 30 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it