LA REGIONE LOMBARDIA APPROVA E FINANZIA UN PROGETTO FORMATIVO SOCIO-ASSISTENZIALE PER L'ARGENTINA ALL'AMM.
Nella giornata del 5 novembre,è stata indetta una
riunione alla presenza del Presidente del Consiglio
Regionale Attilio Fontana ,dell'Ufficio di Presidenza
del Consiglio e dei funzionari dell'area Lombardi nel
mondo e sanità, della responsabile della ONG argentina
Marilina Bertoncini,partner dell'AMM e il rappresentante
dell'Associazione dei Lombardi di Rosario Franco Tirelli. Per
l'AMM saranno presenti il Presidente Daniele Marconcini,il
Vicepresidente dell'AMM Antonello Confente e il dr.
Antonio Martino.
Nel corso dell'incontro presentazione del progetto
formativo per l'Argentina dell'AMM e poi una
esposizione da parte della signora Bertoncini sulla
proposta di attivazione dello sportello
socio-assistenziale-sanitario lombardo in Argentina in
collaborazione con l'AMM. All'ing. Franco Tirelli il
compito di
presentare invece la proposta di gemellaggio con
l'Ospedale italiano di Rosario,inoltrata recentemente
alla Regione Lombardia.
Il progetto
1) Il progetto è stato presentato ,in collaborazione con
l'Agenzia di innovazione e sviluppo della Provincia di
Mantova, per coadiuvare la politica socio-assistenziale
e sanitaria della Regione Lombardia con particolare
riferimento all'Argentina, preso atto sia della volontà
espressa all'unanimità dal Consiglio Regionale di
intervenire concretamente che dell'azione svolta dagli
uffici competenti. Un progetto che provveda al censimento
dei bisogni al fine poi di poter intervenire con delle
prestazioni specialmente nell'area dell'emergenza
sanitaria
2) In questi mesi l'AMM, al fine di poter agire in
sintonia con le politiche regionali ha incontrato sia i
rappresentanti istituzionali , sia i dirigenti e
funzionari preposti o interessati alle politiche
dell'Emigrazione lombarda.
3) In data 2 novembre u.s. si è svolta a Mantova una
riunione tra l'AMM e la responsabile della ONG argentina
CEIBOS Marilina Bertoncini per definire un rapporto di
collaborazione al fine di favorire la nascita di un
presidio socio-assistenziale sanitario in Argentina a
cui faranno riferimento i formatori del progetto in
oggetto.
4) La scelta della Ceibos come partner ,deriva
dall'esperienza maturata dalla stessa negli interventi
di emergenza a favore degli cittadini italiani residenti
in Argentina in collaborazione con la Regione Emilia
Romagna e Regione Sicilia.
5) La proposta si svilupperà nelle sue varie parti in
base alle risorse finanziarie che verranno messe a
disposizione dalla Regione Lombardia. In ogni caso l'AMM
garantirà con propri finanziamenti un censimento dei
casi più gravi di corregionali in emergenza sanitaria.La
Regione ha preso un impegno formale in Consiglio
Regionale per esaminare a breve la possibilità di un
finanziamento diretto in tema di emergenze sanitarie.
PREMESSA
Dal 1876 al 1988 hanno lasciato l’Italia circa 27 milioni
di italiani, dei quali 12-14 milioni in via definitiva
(dati secondo il demografo Antonio Golini): se si tiene
conto dei connazionali ancora viventi, dei figli e dei
nipoti, vive sparsa per il mondo praticamente un’altra
Italia.
La maggior parte degli italiani ha scelto come residenza
l’Europa (oltre due milioni di persone), ma altrettanto
rilevanti risultano le altre mete di emigrazione:
-
Centro e Sud
-
America (1,2 milioni di italiani contro 110mila persone
provenienti in Italia da quella zona),
- America del Nord
(360mila, contro 65mila),
- Africa (70mila, contro
400mila)
- Asia
(26mila, contro 257mila)
(fonte: rapporto 31 gennaio
2003 di Enrico Pugliese, Direzione IRPPS del CNR -
Istituto Ricerche sulla Popolazione e le Politiche
Sociali – in «L’Italia tra migrazioni internazionali e
migrazioni interne», Ed. Il Mulino).
Argentina
In contrasto con una sorta di progressivo declino
dell’attenzione rivolta all’emigrazione italiana, si
impone all’attenzione l’emergenza della situazione
Argentina, richiedendo interventi tempestivi ed
efficaci: nel paese sull’orlo del collasso, dati
ufficiali alla
mano:
- dall'inizio della crisi 19-20 dicembre 2001, ed a
gennaio 2002, con la svalutazione della moneta,
l'inflazione è schizzata al 108,5%.
- la disoccupazione supera il 25%
- il 54 % della popolazione vive al di sotto della
soglia di povertà.
- oltre il 30% dei residenti si trova sotto la soglia
dell’indigenza, la maggior parte anziani e bambini, ed
il dato risulta in aumento esponenziale
- a dir poco problematica la situazione sanitaria ed
alimentare: sono aumentati del 28% rispetto ad analogo
periodo dell’anno precedente i decessi della popolazione
per mancanza i cure e di medicinali; si stima che e il
50% dei bambini nati negli ultimi mesi non potranno
superare l'anno di vita.
E lo scenario non sembra migliorare, laddove il sistema
istituzionale e politico risultano travolti dalla
corruzione e carenti di credibilità, in progressiva
dissoluzione e dove pare palese l impossibilità di
offrire garanzie.
La crisi che colpisce nella sua globalità il popolo
argentino, risulta oltremodo dolorosa per gli italiani
presenti, coinvolgendo in modo massiccio la
numerosissima comunità dei nostri connazionali
residenti.
La crisi riguarda da vicino quella stessa popolazione
lombarda presente che in anni migliori ha rappresentato
per il territorio una significativa fonte di economia,
attraverso le rimesse di denaro provenienti dai
risparmi, dirette ai tanti connazionali rimasti nella
Regione: una sorta di "debito" che oggi chiede
tragicamente riscontro.
E’ soprattutto la popolazione anziana a trovarsi in
stato di assoluta indigenza, un nucleo significativo e
preponderante, posto che gli ultimi flussi emigratori
dalla Lombardia risalgono ai primi anni '50: il blocco
presso le Banche di ogni risparmio accumulato in tanti
anni di duro lavoro, il famigerato "corralito" e la
sospensione per carenza di risorse finanziarie anche
l’attività del PAMI (Programma di assistenza medica
integrata:
Organismo per i pensionati), non fanno che peggiorare lo
stato delle cose.
L'assistenza
sanitaria pubblica è inesistente e, ancor di più, quella
farmaceutica.
L’emergenza sociale richiede interventi a tutto campo da
parte del Consiglio Regionale Lombardo ed il presente
progetto si propone di intervenire nell’ambito sociale
attraverso la formazione di esperti locali che possano
al loro rientro fungere da volano e raccordo sinergico
degli interventi messi in campo sugli altri piani.
E’ indispensabile disporre di risorse in grado di
indirizzare l’incontro tra la domanda emergente e le
risposte possibili, in possesso di competenze
multidisciplinari atte all’attivazione organizzata delle
risposte locali e ad innescare processo di ricaduta
informativa e formativa locale a rete.
E’ indispensabile, inoltre, innescare processi di
recupero di fiducia nelle Istituzioni e di
rassicurazione attraverso interventi compresi e condotti
in prima persona dagli interessati, non solo diretti
all’emergenza contingente, ma proiettati nel medio-lungo
termine.
Descrizione del progetto, obiettivi ed eventuali sotto
obiettivi:
Trattasi di un percorso formativo intensivo rivolto alla
formazione di n.
8
esperti/“formatori” da inserire in ruoli chiave
nell’ambito di servizi esistenti/nuovi preposti per
fronteggiare lo stato di emergenza socio-assistenziale
degli indigenti in Argentina, con particolare
riferimento agli emigrati lombardi ed italiani.
Sono previste, in stretta collaborazione con le realtà
di riferimento in Argentina dell’Associazione Mantovani
nel Mondo già descritte:
fase 1 - promozione locale dell’iniziativa,
fase 2 - selezione di n. 8 candidati, operata tra quanti
emigrati risultino già coinvolti ed interessati in nei
servizi suddetti, attraverso analisi del profilo
personale-professionale-esperienziale e colloqui
motivazionali.
fase 3 – presentazione del progetto ai candidati ed alle
realtà locali preposte per il loro impiego al ritorno,
con fattiva e forte correlazione tra il presente
progetto di formazione ed un successivo “Corso di
formazione volontari per la gestione di sportelli
socio-assistenziali presso le Ass.ni Lombarde di
Argentina e Uruguay”, anch’esso candidato dal Proponente
con riferimento al presente Bando e da tenersi nel
territorio. Per quanto concerne la sezione Argentina del
progetto suddetto è previsto l’impiego mirato degli
8formati in qualità di “docenti” o meglio “esperti
senior” nell’ambito d’un complessivo progetto/intervento
pensato ed innescato già a partire dagli esiti delle
prime ricerche svolte.
fase 4 – trasferimento ed accoglienza in Italia.
fase 5 – durante la realizzazione del percorso
formativo, sviluppo in Argentina del piano di intervento
per la costituzione di un osservatorio/centro intervento
permanente di riferimento per l’azione dei formati al
rientro.
Daniele Marconcini
GdS - 10 XI 04 - www.gazzettadisondrio.it