Questo spazio per: TdG: ULTERIORE Risposta al Sign. Moriondo
Ho appena letto la lettera del Sig. Moriondo del 10
aprile e vorrei dirgli questo. Dalla sua lettera,
egregio sig. Carlo Moriondo, si capisce che lei è un
Testimone di Geova come lo siamo stati noi per tanti
anni. Però sig. Moriondo lei non può prenderci in giro
perchè non sa quello che viviamo noi che voi chiamate
apostati. Siamo stati cacciati via solo per aver
avanzato qualche dubbio ed adesso siamo soli. Ecco
perchè alcuni, come me, hanno cominciato a sentirsi per
raccontarci le nostre esperienze e per cercare di uscire
da questa situazione. Ci scambiamo continuamente lettere
tra di noi e ci raccontiamo spesso - o dal vivo o per
telefono o per internet - quello che adesso stiamo
vivendo. Le nostre lettere, quindi, sembrano tutte
uguali perchè diciamo le stesse identiche cose: e cioè
che fino a poco tempo fa appartenevamo ad una setta che
ci controllava le nostre menti ed adesso che siamo
usciti siamo evitati da tutti i nostri conoscenti di
prima (cioè i Testimoni di Geova con i quali abbiamo
vissuto per anni insieme). Ed adesso, derisi dai nostri
ex fratelli, non sappiamo bene quello che dobbiamo fare:
ecco perchè ci sentiamo spesso e diciamo le stesse cose.
Ma lei, sig. Moriondo, come tutti gli altri Testimoni di
Geova non volete sentire nessuna critica nei vostri
confronti ed allora ci insultate come ha fatto per
esempio lei nella sua lettera. Le auguro di aprire gli
occhi e di uscire da questo gruppo, anche se si
accorgerà solo allora di quanto è difficile la vita
senza amici e sapendo di aver buttato via inutilmente
tanti anni della sua vita. Con affetto e senza nessun
rancore.
Ornello Cenetzi
GdS 20 IV 2005 - www.gazzettadisondrio.it