A proposito dell'infelice vicenda riguardante la bambina di 16 mesi morta di stenti e di fame
 Spett.le Alberto 
 Frizziero,
 in questi giorni oltre alle notizie del disastro causato 
 dallo tsunami, siamo stati colpiti anche da un'altra 
 triste notizia che riguarda il disastroso stato sociale 
 in cui versano ancora alcuni cittadini italiani.
 Mi riferisco all'infelice vicenda riguardante la bambina 
 di 16 mesi morta di stenti e di fame proprio in Italia, 
 dove tutte le forze politiche, indistintamente, 
 sbandierano il loro impegno sul fronte delle Politiche 
 Sociali, a protezione della Famiglia e dei suoi 
 componenti.
 Dalle varie testate giornalistiche ho letto con piacere 
 che, finalmente, la Procura sta cercando di far luce 
 sull'accaduto, anche "sentendo" gli assistenti sociali 
 in quanto "persone informate sui fatti".
 A tale proposito vorrei segnalare che, in alcuni casi, 
 proprio queste Strutture, regolarmente finanziate con 
 denaro pubblico e che per loro natura sono state 
 costituite al fine di aiutare i cittadini e le famiglie 
 italiane, hanno strani modi di procedere per raggiungere 
 tale fine.
 Vorrei infatti segnalare il caso in cui io 
 personalmente, in qualità di genitore preoccupato per la 
 salute del proprio figlio di soli 5 anni, affidato ai 
 Servizi Sociali, ho segnalato agli stessi, con tanto di 
 certificati medici allegati, che occorreva prestare 
 particolare attenzione alla salute del piccolo.
 Gli stessi Servizi Sociali, non soltanto non hanno 
 risposto minimamente
 alle mie lettere scritte, ma non si sono degnati neppure 
 di telefonarmi,
 nè tantomeno di porre rimedio alla suddetta situazione, 
 tenendo anche conto che io non sono mai stato privato 
 della potestà genitoriale.
 Di questo accaduto qualsiasi lettore potrà prenderne 
 visione nel sito
 internet del Ge.Fi.S. - Genitori di Figli Sequestrati -
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli nella pagina 
 dedicata ai componenti del Comitato, e più precisamente 
 nella sezione dedicata a me.
 In questa sezione troverete la mia lettera di 
 segnalazione indirizzata ai
 Servizi Sociali, e regolarmente ricevuta dagli stessi, 
 con tanto di allegata documentazione medica che 
 comprovava la reale situazione in cui il minore si 
 trovava, naturalmente filtrata dei dati sensibili, con 
 tutto rispetto della Legge sulla privacy. Tutto ciò 
 mentre si continua a sentire la famosa frase "... nel 
 supremo interesse del minore", ogni volta che si parla 
 di Assistenti Sociali e Servizi Sociali. Questo non è 
 che un ulteriore caso di "stranezze comportamentali" di 
 alcuni operatori dei Servizi Sociali, i quali hanno 
 "modi di agire" a dir poco strani nell'assolvere il loro 
 compito per aiutare i minori e le famiglie in 
 difficoltà.
 Nella stessa sezione abbiamo raccolto un discreto numero 
 di altri casi simili e tutti dimostrati con tanto di 
 documentazioni allegate, supportati anche dall'enorme 
 quantità di articoli di giornale che trattano di 
 situazioni simili sparse in tutta Italia.
 Mi auguro che, dopo il triste caso di questa creatura 
 morta di stenti a soli 16 mesi, le varie Procure 
 d'Italia si decidano ad indagare approfonditamente al 
 fine di far luce sui casi in cui vengono interessati, in 
 una qualsiasi maniera, i Servizi Sociali. A tale 
 proposito potrei fornire i documenti comprovanti che 
 alcune denunce, sporte dagli interessati contro il 
 comportamento di alcuni operatori dei Servizi Sociali, 
 seppure dettagliatamente documentate, vengono 
 ripetutamente archiviate, a fronte di non si sa bene 
 quali tipi di indagini siano state svolte.
 In questa occasione vorrei però ringraziare tutti i 
 Giudici e gli Assistenti
 Sociali che, attraverso il loro operato, agiscono 
 tangibilmente per il bene di chi ne ha bisogno, anche 
 dissociandosi da coloro che, seppure operanti nello 
 stesso settore lavorativo, tutto fanno meno che il loro 
 effettivo dovere.
Fausto Paesani
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli
 GdS - 20 I 05 - www.gazzettadisondrio.it
