Odissea ferroviaria Tirano-Milano

di David Rini

Oggi, 11 dicembre 2004, si è verificato un grave e
pericoloso inconveniente sulla tratta ferroviaria che
collega le città di Tirano e Milano. Il treno, partito
in orario dalla cittadina valtellinese alle ore otto e
cinquanta del mattino ha avuto molti e straordinari
problemi nel suo viaggio verso sud.

Quello che avrebbe dovuto essere un normale viaggio in
treno si è rivelato una vera ‘odissea’. Già in località
Varenna, il treno si è fermato per circa 30 minuti senza
che ai passeggeri giungesse alcuna comunicazione precisa
dell’accaduto (in pratica la mancanza di tensione
elettrica sulla linea di alimentazione). Più tardi, in
località Mandello del Lario alle ore undici e
venticinque, il viaggio s’interrompe definitivamente a
detta del personale viaggiante delle FFSS.

Tutti i passeggeri del treno, uomini e donne anziane
insieme con numerose famiglie in viaggio, ovviamente
ansiosi e poco sicuri sul da farsi, si riuniscono quindi
sul piazzale della piccola stazione ferroviaria
nell’attesa di sapere come poter arrivare a
destinazione.

Il tempo passa mentre soltanto alle undici e
trentacinque minuti si viene a sapere che un autobus, (!
Si pensi a come mai sarebbe potuto bastare un autobus
soltanto per tutti i passeggeri di un intero treno),
sarebbe giunto per continuare il viaggio.

Alle ore una del pomeriggio arriva finalmente il bus che
trasporta solamente circa sessanta persone fino a Lecco.
Gli altri passeggeri intanto sono ancora costretti ad
aspettare. Quindici minuti dopo il macchinista del
treno, ed il fatto sembra veramente paradossale, avvisa
il piccolo gruppo dei ‘superstiti’ di Mandello del Lario
che il loro vecchio treno gli avrebbe potuti portare
fino a Lecco.

Il viaggio riparte nuovamente su rotaia mentre la meta è
ormai cambiata: il percorso si sarebbe infatti concluso
a Lecco, dove, dopo alcuni minuti dall’arrivo del treno
tanto sfortunato, il gruppo dei tristi passeggeri
sarebbe potuto arrivare fino a Milano (soltanto però
alla stazione ‘Garibali’ e non ‘Centrale’).

Il percorso ricomincia quindi da Mandello del Lario alle
tredici e quarantacinque concludendosi venti minuti dopo
a Lecco. Da qui un nuovo treno, locale ed
affollatissimo, parte definitivamente per Milano
Garibaldi. I passeggeri avviliti da tale esperienza
stanchi e, com’è facile capire, affamati arrivano a
soltanto verso le quattordici e venticinque a Milano
Garibaldi. Da qui gli aspetterà, per scrivere così,
un’unica scelta: quella di prendere la Metro (pagandone
personalmente il biglietto) per giungere a destinazione.

Il viaggio si conclude, in fine, alla stazione di Milano
Centrale alle quattordici e trentacinque, ben tre ore
dopo l’arrivo previsto da tabellone. Le FFSS non
segnalano alcun cenno ufficiale dell’accaduto.
David Rini


david_2004@libero.it


GdS - 10 XII 04 - www.gazzettadisondrio.it

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