I Lombardi e la colazione al bar: il buon giorno si vede dal... caffé

di Laura Travierso - Ylenia Danini

La ricerca Astra-Demoskopea "I Lombardi e la colazione
al bar", commissionata dal Consorzio Grancaffè e dal
consorziato locale Caffè Milani. ha dato interessanti e
curiosi risultati.


Como 5 ottobre 2004. Un cappuccio e una brioche con la
marmellata consumati velocemente, ma in buona compagnia.
Questo il risultato della ricerca quantitativa “I
Lombardi e la colazione al bar”, condotta da
Astra-Demoskopea per il Consorzio Grancaffè e il suo
Consorziato Caffè Milani, focalizzata su un campione
rappresentativo della popolazione italiana tra i 14 e i
79 anni, di cui 7.920.000 residenti nelle province
lombarde, e realizzata attraverso 996 interviste
telefoniche somministrate con il metodo C.A.T.I.


L’istantanea della Lombardia scattata dall’obiettivo di
Astra-Demoskopea sottolinea la tendenza dei lombardi a
consumare la prima colazione al bar soprattutto per bere
un buon caffé espresso iniziando così la giornata nel
modo migliore. Gli ingredienti di cui si può comporre la
colazione sono numerosi e facilitano un ventaglio di
combinazioni molto colorito e piacevolmente declinato al
costume locale.

Il rito della colazione al bar in Lombardia viene
seguito almeno due volte a settimana, dal 17.8% degli
intervistati.


Una colazione al bar non sembra essere tale senza la
presenza di una bevanda per il 100% degli intervistati.
Il cappuccino si conferma la bevanda più consumata della
Lombardia (68%), seguito dal caffè espresso che si
attesta come alternativa favorita (26.6%). In coda altre
bevande come le spremute e i succhi di frutta (5.7%), il
thè (3.9%), l’acqua minerale (3.9%) e il latte (3.5%).
Tra i caffé è l’espresso che raccoglie il maggior numero
di consensi (83.2%), seguito da caffé macchiato (11.5%)
e caffé corretto (5.3%).


Il caffé dunque la bevanda alternativa prediletta.

I lombardi si dichiarano un popolo di medi bevitori con
un consumo che varia dai due ai quattro caffé quotidiani
(54.7%), seguiti dai deboli bevitori con un caffé al
giorno (23%). I non consumatori di caffé si attestano
intorno ad una percentuale del 12.9% mentre i forti
bevitori, ossia coloro che bevono più di quattro caffé
al giorno, raggiungono il 9.4%.


Un buon caffé, ma anche prelibatezze gastronomiche.

La maggioranza dei lombardi (73.4%) concepisce la
colazione al bar con vivande annesse. Numerosi i
consensi nei confronti di brioches e simili (71.4%), con
una predilezione per la qualità con farcitura di
marmellata (35.4%) e senza farcitura (31.4%). Le
preferenze diminuiscono per le brioches con il
cioccolato (25.1%) e alla crema (15.2%). Il consumo di
brioches salate (2.2%) e al miele (1.8%) è marginale, ma
resta pur sempre una valida alternativa.


Ma quali sono le abitudini tipiche?

La colazione viene generalmente consumata in piedi
accanto al bancone (39.9%), talvolta in compagnia di
amici e colleghi (39.1%) o parlando e scherzando con il
barista (30.2%), altre volte in solitudine (29.5%). La
scelta del Bar vede al primo posto il desiderio di bere
un buon caffé (55.2%), per cominciare bene la giornata
(54.4%) e assaporare il relax della colazione fuori casa
(50.5%). Seguono il desiderio di fare il pieno d’energia
(43.6%), di farsi quattro risate (42.5%) in compagnia di
amici (41.1%), mentre si gusta qualcosa di buono (35.6%)
e si socializza con il barista o altri clienti (26.4%).
Seguono motivazioni quali uscire di casa (21.5%),
aspettare qualcuno o i mezzi pubblici (21.4%), dando
un’occhiata al giornale o alla TV (17.7%), o
approfittando per ripassare le lezioni o preparare il
lavoro (11%), magari ammiccando al vicino di tavolino
nel tentativo di corteggiarlo (5.8%).


Il barista amico o professionista distaccato?

Se il bar è il locale pubblico preferito dagli italiani
l’anima e il cuore del bar è da sempre il barista. Il
rapporto con il barista in Lombardia si fonda per la
maggioranza dei casi sulla simpatia (66.4%). Sentimenti
quali l’indifferenza (23.1%), l’amicizia (21.1%), e il
cordiale rispetto (4.3%) rappresentano una minoranza.


Quattro i profili dei consumatori lombardi emersi dalla
ricerca: i Neo-Benestanti, i Tipi da Bar, i Neo-Edonisti
e i Brioche e cappuccino al volo. Le più rappresentate
sono senza dubbio le prime due categorie che raggiungono
complessivamente una percentuale pari a 78.9%.

- I “Neo-benestanti” solitari alla ricerca di energia
risultano la tipologia vincente (44.1%). Consumano anche
il semplice caffé espresso, dando però molta importanza
al cibo da abbinare, principalmente brioche con e senza
farcitura. Hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni e
nelle motivazioni che più li spingono al consumo della
colazione al bar evidenziano la possibilità di caricarsi
per cominciare bene la giornata.

- A seguire la categoria dei “Tipi da bar” (34.8%),
socievoli e felici, con un’età compresa tra i 35 e 79
anni. Appartengono ad un ceto medio-basso e privilegiano
il consumo di caffé espresso talvolta non abbinato a
nessun genere di brioche per un consumo della colazione
al bar all’insegna del dinamismo e della convivialità.

- La preferenza per il cappuccio abbinato a brioche con
la crema consumati con estrema calma, magari al tavolino
in compagnia o facendo quattro risate con il barista,
caratterizza la tipologia dei “Neo-edonisti”, mangioni,
sereni e di compagnia (19.2%). Segmento che comprende
giovani dai 14 ai 24 anni.

- Forti bevitori di caffè, consumato velocemente al
bancone scambiando quattro chiacchere con barista e
altri clienti, sono gli uomini dai 25 ai 34 anni
rappresentativi della categoria “Brioche e cappuccino al
volo” (19.2%). Sono soliti bere cappuccio o altre
bevande a base di caffé accompagnandole con brioches
alla marmellata.

I "Chi é" della ricerca

- Nata nel 1937 come piccola bottega che sprigionava
magici aromi nelle vie del centro storico di Como,
Milani è oggi un’impresa moderna ed affermata, che ha
saputo mantenere ben saldo il legame con le proprie
origini, sia nella produzione che nel servizio.

Pur essendo una società per azioni che si avvale di uno
stabilimento tecnologicamente avanzato, Milani rimane
un’azienda a carattere familiare, con una produzione
artigianale di alta qualità controllata in tutte le fasi
del processo produttivo, dove tradizione e innovazione
si integrano perfettamente.


- Il Consorzio Grancaffè si compone di nomi che hanno
fatto la storia del caffè nei mercati regionali in cui
operano: Altogusto; Caffè Guglielmo; Caffè Milani;
Classico Caffè Circi; Costadoro; Jesi Caffè; Jolly Caffè;
Quarta Caffè; Romcaffè; Rostkafè (TAG); S. Passalacqua.

Le aziende consorziate forniscono oggi complessivamente
20 mila bar e nel 2003 hanno sviluppato un fatturato
totale di 90.7 milioni di Euro. Nel mercato Ho.Re.Ca
occupano stabilmente il secondo posto per volumi di
vendita con il 5% di quota di mercato e producono un
fatturato di 48.6 milioni di Euro. Le vendite a volume
hanno raggiunto le 3.631 tonnellate e l’export è stato
di 463 tonnellate.

Laura Travierso - Ylenia Danini



GdS - 10 X 04 - www.gazzettadisondrio.it

Laura Travierso - Ylenia Danini
Approfondimenti