Hanno scritto: Due storie infinite positivamente risolte

di Fausto Paesani

Spett.le Alberto Frizziero,

proprio oggi, tramite i diretti interessati, abbiamo
appreso che due storie infinite, le quali hanno visto
coinvolti genitori e figli minori, da svariati anni in
lotta contro la burocrazia e l'insensibilità di alcuni
giudici ed assistenti sociali, nonché di una certa
categoria di psicologi, si sono risolte positivamente.

Il primo caso è quello di Aldo Forte, di Rimini, un
padre che da molti anni lotta per ripulirsi dal fango
gettatogli addosso dalla ex-moglie e da compiacenti
assistenti sociali, e per tutelare i suoi figli (ormai
grandicelli) dai maltrattamenti della madre (ex-moglie)
a cui erano stati affidati dal Tribunale.

Le intenzioni e gli sforzi di Aldo lo privarono,
paradossalmente, della potestà sui figli, per decisione
del Tribunale per i Minorenni che, come accade
spessissimo, convalida ogni informazione proveniente dal
Servizio Sociale e dal genitore affidatario.

Pochi giorni fa lo stesso Tribunale ha ridato ad Aldo
Forte la potestà sui figli, anche se questi avevano già
da tempo scelto di stare con lui.

Ricordiamo la costanza e la determinazione di Aldo Forte
nel far emergere la verità e la sofferenza dei suoi
figli, anche legandosi ad una croce ed esponendosi in
svariate città italiane, simboleggiando la sofferenza di
un padre ignorato dalle Istituzioni e dalla Giustizia.

Il secondo caso è quello della bambina di Perugia
affidata in via esclusiva alla madre, come da prassi
regolarmente applicata dai Tribunali Italiani,
nonostante la bambina avesse ripetutamente, da qualche
anno, manifestato il desiderio di vivere col padre al
punto di minacciare il suicidio.

Come al solito in Italia, contravvenendo alle Leggi che
sanciscono il Diritto dei Minori di essere ascoltati ed
esauditi, i giudici non l'avevano mai ascoltata.

Per far sentire la sua voce innocente l'Associazione
Genitori Separati, presieduta da Ubaldo Valentini, aveva
organizzato prima una manifestazione a Perugia, alla
quale, su invito di Ubaldo, abbiamo aderito e
partecipato attivamente anche noi del Ge.Fi.S., e poi
una raccolta firme a sostegno della petizione per la
bimba che Ubaldo aveva steso in suo favore.

L'Associazione di Ubaldo ha raccolto parecchie migliaia
di firme dalla cittadinanza umbra di diversi comuni e
province, e quelle firme hanno dimostrato la sensibilità
dei cittadini alla penosa vicenda vissuta da questa
bimba e da suo padre.

Finalmente i giudici hanno ritenuto giusto guardare
prima il volere della bimba e l'hanno quindi affidata al
padre... , un padre che lottava da ormai diversi anni e
al quale auguriamo di poter recuperare, almeno in parte,
i lunghi periodi di privazioni e sacrifici.

In queste due vicende, che hanno interessato anche altre
Associazioni, un piccolo ruolo lo ha avuto anche il
Ge.Fi.S., un Comitato Senza Scopo di Lucro formato da
genitori che da anni lottano attivamente e tangibilmente
contro le Ingiustizie dei Tribunali Italiani, con il
solo scopo di vedere rispettati i Diritti dei Minorenni
coinvolti nelle separazioni, divorzi e nelle crisi
familiari, oggi sempre più frequenti.

La nostra lotta è portata avanti in nome della
Giustizia, senza alcuno scopo di lucro, tanto che
persino l'iscrizione al Ge.Fi.S. è assolutamente
gratuita.

Le due storie appena riassunte sono, e rimarranno per
sempre, visionabili nel nostro sito internet
all'indirizzo: http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli,

complete di rassegna stampa e fotografica.

Le Vittorie ottenute sono dedicate a tutti i bambini che
in Italia stanno soffrendo, a seguito dei provvedimenti
dei Tribunali per i Minorenni (specialmente), rinchiusi
e dimenticati per lunghi anni negli Istituti di
Accoglienza, lontani dai loro genitori.

Dedichiamo questi risultati a tutti i Figli che, per una
barbara prassi di affido esclusivo ad un solo genitore,
seguita da giudici insensibili, soffrono per non poter
liberamente vedere l'altro genitore, in genere il padre.

La nostra lotta continuerà fino a che l'Affido
Congiunto, già previsto dalle attuali Leggi o, in
alternativa, l'Affido Condiviso, ormai in discussione da
troppi anni in Parlamento, non verrà applicato
sistematicamente dai giudici (ad esclusione dei casi di
conclamata violenza) nelle cause di separazione dei
coniugi ricordando loro che: i coniugi sono separati, i
figli No!!

Per questo scopo occorre che anche i nostri politici
intervengano, in quanto sono loro a legiferare in
Parlamento.

Il loro intervento deve essere tangibile, immediato e
non legato alle chiacchiere elettorali, alle quali ormai
non crede più nessuno.

Un aiuto in tal senso è richiesto anche agli esponenti
della Chiesa Cattolica, al fine di continuare a
salvaguardare sia i Diritti dei minori, che

rappresentano il futuro della società, sia quelli della
Famiglia quale

prima e fondamentale forma di società.
Fausto Paesani


Ge.Fi.S. -
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli


GdS - 28 II 05 - www.gazzettadisondrio.it

Fausto Paesani
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