FUORI DAL PATTO DI STABILITA'

Riceviamo e pubblichiamo:

Il voto in Commissione Bilancio della Camera dei
Deputati in merito all'esclusione dal patto di stabilità
per i piccoli comuni sotto i tremila abitanti, delle
comunità montane isolane e delle unioni di comuni fino a
diecimila abitanti, rappresenta un segnale importante,
da tenere in grande considerazione. Non si capisce però,
per quale ragione sono state escluse dal provvedimento
il resto delle comunità montane, quelle delle aree
interne. Ai gruppi parlamentari,, di Camera e Senato
chiediamo di mettere fine ad una chiara ingiustizia con
una pronta esclusione dal patto di stabilità di tutte le
comunità montane, non solo quelle isolane e dei piccoli
comuni fino a cinquemila abitanti. Per la montagna
italiana serve una politica organica ed un progetto di
ampio respiro, non semplici spot elettorali come il
D.D.L. La Loggia che non risponde in nessun modo ai
bisogni reali delle piccole comunità montana ma alimenta
solo false speranze ed una pericolosa confusione di
ruoli. E' tempo che tutti i gruppi parlamentari in piena
autonomia, fuori dagli schemi rigidi e devastanti del
sottosegretario all'economia, Giuseppe Vegas, diano
risposte politiche e non solo tecniche. Nei piccoli
comuni italiani vivono dieci milioni di cittadini, non
numeri da comporre e scomporre.
Virgilio Caivano



GdS - 10 XI 04 - www.gazzettadisondrio.it

Virgilio Caivano
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