Emigranti: non potremmo copiare Mantova?

Alla ricerca della memoria dell'emigrazione lombarda

L’Archivio di Stato di Mantova a
partire dal 1992 ha costituito una banca dati indicizzando oltre
180.000 nominativi, ricavati da circa 520 registri delle liste
di leva, relativi alla popolazione maschile residente in
provincia di Mantova nel periodo 1847-1900, che consente di
esaudire in tempi rapidi le richieste sempre più numerose di
discendenti di emigrati mantovani ora residenti in Brasile e in
Argentina, finalizzate a ottenere certificati di nascita dei
loro avi per ottenere il riconoscimento della cittadinanza
italiana.

Nel 2003 è stata stipulata una convenzione con l’Associazione
Mantovani nel Mondo-Onlus, approvata dal Ministero per i Beni e
le Attività Culturali, Direzione Generale per gli Archivi,
Servizio II, con l’obiettivo finale di rendere la banca dati
consultabile on-line, al fine di evitare le numerose
speculazioni che si registrano, soprattutto all’estero, nel
campo delle ricerche familiari per l'ottenimento della
cittadinanza italiana. A seguito di tale convenzione è stato
possibile, grazie a un finanziamento nel 2004 all'Associazione
dei Mantovani nel Mondo da parte della Regione Lombardia,
attuare un progetto finalizzato per la implementazione della
banca dati. In particolare nei primi mesi del 2005 due stagiste,
diplomate presso la Scuola di Archivistica, paleografia e
Diplomatica annessa all’Archivio di Stato di Mantova, sotto il
coordinamento del Direttore, Dott. Daniela Ferrari e utilizzando
mezzi e strumenti di proprietà del medesimo Istituto, hanno
trascritto i dati relativi ai nomi dei genitori, al giorno e al
mese di nascita, al Comune di nascita e a quello di residenza,
alla professione e alle note sulla leva, inserendoli in un Data
base Access utilizzabile in Application Service Provider (ASP).Il
risultato di tale attività di rilevazione dati si è
concretizzato nel completamento di oltre 20.000 schede
nominative relative all’area di maggior emigrazione della
Provincia di Mantova e in particolare al Mandamento di Gonzaga,Mantova
e Ostiglia dal 1870 al 1890.

A breve la Banca Dati dell' Emigrazione mantovana dell'Archivio
di Stato sarà disponibile online per sei mesi .

La Direttrice Angela Bellardi dell'Archivio di Stato di Cremona
ha comunicato la propria disponibilità a collaborare con l'AMM.

Una collaborazione già avviata anche con Enti archivistici
,anche all'estero al fine di creare una Banca Dati
dell'Emigrazione lombarda.

In questo ambito si è svolto a Mantova un incontro con Padre
Mario Santillo,scalabriniano, Direttore del CEMLA (Centro de
Estudios Migratorios

Latinoamericanos) . Il CEMLA doveva svolgere una ricerca al fine
di fornire una visione quanto più possibile precisa degli
aspetti quantitativi del flusso di immigrazione proveniente
dalla Lombardia, dei luoghi d’origine dei Lombardi in Argentina,
ed altri dati come il cognome, nome, etá, sesso, stato civile,
nazionalitá, occupazione, religione, istruzione, dati della

nave: nome, bandiera, porti di imbarco, data d' arrivo, nome del
capitano e del medico di bordo. Il "corpus documentale" erano le
liste di passeggeri e immigranti conservate dalla “Direccion
Nacional de Migraciones della Repubblica Argentina” ,
digitalizzati dal Centro de Estudios Migratorios
Latinoamericanos. Dal 1923 infatti le autorità migratorie
argentine cominciarono a interessarsi alla specifica provenienza
degli immigranti, non solo quindi alla mera indicazione della
nazionalità. Si iniziò a richiedere informazioni sulla
"provincia o comune di nascita" (il criterio per l'una o l'altra
opzione, veniva stabilita dagli ufficiali di bordo incaricati di
rilevare le informazioni a bordo o nei porti di imbarco), in
modo tale che da esse si potessero trarre notizie più o meno
dettagliate sull'origine degli immigranti.La “Direccion Nacional
de Migraciones” registrò l'arrivo delle prime navi a partire dal
1901. Per la grande maggioranza delle bastimenti ,provenienti
dai porti italiani (Genova, Napoli, Trieste), si conservano
copie delle liste realizzate dai Consoli argentini che,
probabilmente su richiesta delle autorità italiane, annotavano
le indicazioni di Comune e della Provincia di nascita, o solo
della Provincia, con la professione dichiarata e l'età.

Padre Santillo ha consegnato a Marconcini i nominativi con
relativa documentazione di ben 17mila emigrati lombardi in
Argentina che verranno inseriti nella bnaca dati dell'Archivio
di Stato di Mantova. "Riteniamo" ha dichiarato Marconcini "che
questo progetto possa diventare un'iniziativa di interesse
regionale,non solo per l'interesse storico-archivistico ma anche
per il servizio pubblico reso per le ricerche familiari dei
nostri corregionali. A tale proposito è stato presentata alla
Regione una richiesta di finanziamento pe ril 2005 sia per il
mantenimento del sito e sia per l'implementazione su base
lombarda del progetto".

Daniele
Marconcini


GdS 10 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Daniele Marconcini
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