LO DICONO LORO: Basta con la Lombardia! Decidiamo la nostra annessione a...

di Luigi C.

Egregio direttore

Dopo la Pasqua è arrivata la frittata con uova giganti,
altro che quelle di struzzo.

Sondrio, Lei ha scritto, è stata istituzionalmente
espulsa dalla Lombardia.

Lo chef sarebbe stato questa legge che Lei ha definito
da “sottosviluppo giuridico”. Io aggiungo “liberticida”.

Ci abbiamo messo lo zampino anche noi. Lei ha citato la
scarsa affluenza e gli errori al voto di oltre 16.000
persone che hanno votato solo i candidati alla
Presidenza e non le liste. Per l’affluenza un po’ di
colpa però ce l’ha la Pasqua. Tanti nostri con
valligiani in Svizzera o in varie parti d’Italia per
lavoro o per studio a Pasqua erano qui e non sono
tornati a 5 giorni di distanza. L’avrebbero fatto se, ad
esempio, le elezioni fossero state due-tre settimane
dopo le ferie pasquali.

Non serve piangere.

L’assessore esterno risolverebbe qualche problema, anche
se non tutti.

Non ce lo daranno. Nessuno si priva di un posto con i
voti che ha per quelli di Sondrio.

Occorre una soluzione radicale. Non chiedere ma decidere
la nostra annessione. A chi? Alla Svizzera o al
Trentino-Alto Adige?

Nossignori.

Il giorno che il Consiglio Regionale si riunisce per la
prima volta noi utilizziamo quello strumento democratico
che ancora resiste in qualche posto della Svizzera:
tutti in piazza per decidere alcune cose. Noi, Sindaci
in testa, decidiamo l’annessione a Livigno.

A Fuentes il cartello “Zona di Livigno”, e altri a
Montespluga, Villa di Chiavenna, Passo San Marco,
Aprica, Madonna di Tirano, Stelvio, Gavia.

Naturalmente “zona franca di Livigno”. E a questo punto
non ci interessa più essere fuori dal Pirellone.

Luigi C.

L’idea non è malvagia. Aggiungerei
che chi arriva alle dogane citate paga naturalmente un
pedaggio, sia pure modesto. Sconto ai non lombardi (NdR)



GdS 10 IV 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Luigi C.
Approfondimenti