Contributi esterni: argomento proposto da Virgilio Caivano La RAI è un bene del Paese non proprietà privata del Premier
La mancata nomina del Presidente dell¹Azienda RAI è
l'ennesimo atto di prevaricazione nei confronti dei
cittadini utenti. Le prerogative della legge Gasparri
che danno al Ministro del Tesoro la responsabilità della
nomina, non giustificano in nessun modo ritardi
clamorosi e soprattutto pericolosi per l'Azienda e per
la comunicazione pubblica in generale. Ancora una volta,
rivolgiamo un caloroso appello alla pubblica opinione
nazionale affinché si mobiliti e rifletta seriamente sul
bisogno di una comunicazione pubblica libera ed
indipendente. La RAI è un patrimonio del nostro Paese ed
è strategica per la costruzione del modello sociale dei
prossimi anni. Continuare a ritenere la RAI una
questione di pura lottizzazione politica non serve né
alla politica né al Paese. Le dichiarazioni del
Presidente della Camera, rappresentano un campanello
d'allarme serio sullo stato di confusione in cui versa
il sistema politico ed istituzionale del nostro Paese. Come
Coordinamento continuiamo a chiedere con forza una RAI
dei valori e della buona comunicazione per aiutare le
nuove generazioni ad affrontare e vincere le difficili
sfide del futuro. Vogliamo una RAI dove la cultura, il
sociale, la buona comunicazione, abbiano cittadinanza
vera e non siano effimere chimere. Vogliamo una
dirigenza RAI che guardi alla piccola remittenza locale
come serbatoio di energie nuove, giornalisti di
frontiera, formati sul campo e non i soliti figli di
qualcuno o amici degli amici che approdano in RAI per il
cognome e non per meriti professionali. Una RAI di tutti
al servizio del Paese e non una RAI dei pochi al
servizio di una politica di bassa cucina e di corto
respiro. Il Ministro del Tesoro eserciti il potere di
nomina conferitogli dalla legge, altrimenti si dimetta
insieme a tutto il Governo per manifesta incapacità di
risolvere i problemi dei cittadini italiani. Un nome di
prestigio alla Presidenza dell'azienda siamo pronti a
"consigliarlo" noi al Ministro e finiamolo con i soliti
nomi buoni per tutte le occasioni.. Altro che nuova
stagione e seconda Repubblica qui siamo alla preistoria
di ogni tempo e fuori da ogni logica politica.
GdS 30 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it