Contributi esterni: argomento proposto da MOIGE: - Decalogo per una serena estate – In viaggio con i figli – Al mare o in montagna? Ogni posto ha le sue accortezze

Contributi esterni: argomento proposto da MOIGE:

DECALOGO PER UNA SERENA
ESTATE.


Sono cominciate le vacanze e per i nostri figli, finita
la scuola, è tempo di riposo: tutti ne hanno bisogno.
Ecco dunque 10 consigli per far passare l’estate nel
modo più sereno e proficuo possibile.

1) Non sovraccaricateli di attività per occupargli il
tempo, lasciategli la possibilità di vivere la casa e di
decidere come impiegare la giornata. A volte, non
essendo abituati ad avere tempo libero, si annoieranno
un po’ ma anche questo può servire a stimolare la
creatività.

2) Dategli la possibilità di passare del tempo con gli
amici. Potete anche mandarlo per una settimana a casa di
un amico e ricambiare l’ospitalità in quella successiva;
è un buon modo anche per aiutare i genitori che
lavorano.

3) Tempo libero non vuol dire spreco: approfittate per
farvi aiutare un po’, in casa o in villeggiatura. Non
incentivate il disordine e la pigrizia che tendono ad
aumentare con le vacanze. Devono comunque esserci delle
regole, degli incarichi che si possono anche rendere
divertenti trasformando il tutto in una gara a punti con
premio finale.

4) Approfittate per stimolarli alla lettura. Se i testi
indicati a scuola non sono molto appassionanti offrite
loro qualche scelta in più, magari portateli in una
grande e bella biblioteca o libreria per ragazzi.

5) Stimolate in loro l’interesse per il luogo in cui
andate in villeggiatura; potete fare escursioni
naturalistiche o storiche, trovare informazioni sulle
tradizioni e sui prodotti tipici del luogo. Lo stesso si
può fare anche in città, vivendola da turisti; c’è
sempre qualche cosa che non si conosce.

6) Provate a tenere la tv spenta il più possibile, se ci
sono alternative migliori, magari all’aria aperta, i
bambini non ne sentiranno troppo la mancanza.

7) Se andate in montagna non sottovalutate la loro
capacità di camminare anche per ore per la soddisfazione
di arrivare alla vetta. La gioia di avere a disposizione
mamma e papà che cantano e parlano con loro li aiuterà
certamente a portare a termine la passeggiata. E’ più
facile che senza fiato ci rimaniate voi.

8) Se andate al mare non lasciateli impigrire al sole;
si può fare amicizia con il vicino d’ombrellone – a
volte basta una piccola spinta per superare la timidezza
– si possono organizzare tornei a palline, racchettoni,
bocce o si possono creare sculture con la sabbia. Per
chi ama la pesca poi può essere un’ottima occasione per
dei bei discorsi tra figlio e papà.

9) In campagna si può scoprire il contatto con gli
animali e per divertirsi basta poco, la cosa più
importante è la fantasia, e quella ai bambini non manca.


10) Un ultimo consiglio: pur senza troppa rigidità
mantenete un minimo di orari per il sonno. I più grandi
probabilmente vorranno rimanere in piedi fino a notte
inoltrata per stare con gli amici: una volta ogni tanto
si può concedere ma se passano l’estate con orari
sballati perderanno la possibilità di utilizzare le ore
del mattino e perderanno l’opportunità di un riposo sano
che dovrebbe prepararli alle fatiche dell’inverno.


IN VIAGGIO CON I FIGLI

Siamo ormai alla vigilia di quel fenomeno, a cadenza
annuale, che si è soliti chiamare “esodo estivo”, ma più
comunemente detto “vacanze” o “ferie d’agosto”.

Se la parola “Ferie” evoca, nei più, scenari di relax,
mare piatto o verdi montagne, parlare di “esodo” fa
tutto un altro effetto. L’esodo è infatti per molti quel
breve, ma sempre troppo lungo periodo che precede la
vacanza vera e proprio, cioè il viaggio per raggiungere
la meta.

Se poi questo viaggio bisogna farlo con i bambini le
cose possono complicarsi. I più piccoli hanno bisogno
delle loro pappe a orari ben precisi e i più grandi mal
sopportano lunghe ore seduti. Insomma, per mettersi in
viaggio con i bambini bisogna armarsi di pazienza e
soprattutto cercare di non aggiungere al viaggio altre
complicazioni. Il tutto ovviamente con occhio attento
alla sicurezza, che è la cosa più importante quando ci
si mette in viaggio.

Dunque bene essere particolarmente prudenti e assai ben
informati; se possibile meglio evitare i giorni di
traffico più elevato e le ore di punta, se invece non si
può essere flessibili allora è meglio avere a
disposizione il maggior numero di informazioni possibili
per cavarsela in ogni situazione.

Ecco dunque alcuni consigli.


1) In primo luogo sempre la sicurezza: se i bambini sono
piccoli devono necessariamente stare negli appositi
seggiolini. Non importa se smaniano e vorrebbero stare
sulle gambe dei genitori, in auto nessun abbraccio è
sicuro come quello del seggiolino, a patto che sia stato
ben posizionato e scelto tenendo conto dell’età e del
peso del bimbo. Per tutti gli altri, sia per chi viaggi
sui sedili anteriori che sui posteriori, sono
fondamentali le cinture di sicurezza, e ricordate che al
di sotto dei 12 anni non bisogna mai farli viaggiare
davanti.


2) Chi guida deve essere riposato, mai mettersi in
viaggio dopo una giornata di lavoro o senza aver
dormito, ne risente sia la guida che l’umore ed è il
modo sbagliato di cominciare una vacanza In caso di
viaggi particolarmente lunghi se possibile alternarsi
alla guida.


3) Prima di partire fate controllare l’auto; talvolta
incidenti e code sono causati da guasti improvvisi,
spesso provocati da cattiva o scarsa manutenzione.


4) Se i bambini soffrono il mal d’auto meglio non fargli
bere latte e limitare i liquidi prima e durante il
percorso. Fateli bere poco alla volta ed evitare le
bibite fredde e gassate. In ogni caso è sempre meglio
“limitare i danni” tenendo a portata di mano un
sacchetto di plastica, fazzoletti e un cambio di
vestiti.


5) Per i bambini il viaggio è sempre “troppo lungo”,
cercate di renderlo il più sopportabile possibile
preparandovi a raccontare qualche storia o portando la
musica che piace loro.


6) Se si deve prendere l’autostrada sarebbe meglio
essere muniti di Viacard, carte di credito o meglio
ancora di telepass che è il metodo più veloce per
passare al casello.


7) Mentre si viaggia è bene ogni tanto sintonizzarsi,
dove c’è segnale, su Isoradio; da quest’anno è possibile
avere dati sempre aggiornati sui tempi di percorrenza
dei tratti autostradali.


AL MARE O UN MONTAGNA?

OGNI POSTO LE SUE ACCORTEZZE


Probabilmente molti genitori si chiedono se, per le
vacanze estive, sia meglio portare i figli al mare o in
montagna. A meno che non ci siano patologie che fanno
escludere una delle due opzioni entrambe sono buone,
l’importante è andare dove più vi fa piacere perché la
vacanza deve servire a rilassarsi.

Se si parte per le spiagge – e questa è la scelta della
maggior parte delle famiglie italiane - è bene non
dimenticare mai che la pelle dei bambini è delicata e
bisogna proteggerla dal sole nel modo più adeguato.
Anche i neonati possono essere portati in spiaggia, ma
per loro dovranno essere scelte le ore meno calde, cioè
prima delle 11 e dopo le 17. In ogni caso sarà bene non
esporlo direttamente al sole e proteggerlo con una crema
ad alta protezione perché la sua pelle non è ancora in
grado di produrre melanina e dunque di proteggersi. Per
i più grandi, vista l’impossibilità di tenerli al
riparo, è bene non dimenticare la crema – da rimettere
dopo il bagno – un cappellino e anche gli occhiali da
sole di buona qualità. Altra cosa fondamentale è fare
attenzione al rischio di disidratazione, è necessario
reintegrare i liquidi persi con delle bevande,
possibilmente senza abbondare troppo con cose gasate e
zuccherate. Un ottimo alimento per reintegrare i liquidi
è anche la frutta fresca. Per quanto riguarda il bagno
in mare occorre sempre prudenza, se il bambino non ha
confidenza con l’acqua è necessario non forzarlo e
dargli sicurezza facendo il bagno con lui. Un salvagente
simpatico, i braccioli, o una tavoletta possono farli
sentire più sicuri ed essere di buon aiuto per imparare
a nuotare ma in ogni caso i bambini in acqua non vanno
mai persi di vista.


Per quanto riguarda la montagna invece l’importante è
non esagerare, con i bambini molto piccoli meglio non
andare al di sopra dei 1.500 – 2.000 metri. Si invece
alle passeggiate, il movimento fa bene ai bambini purchè
non si esageri. Se poi il bambino soffre di infezioni
ricorrenti alle vie respiratorie, al contrario di quanto
comunemente si pensi, la montagna sarà utile per
rafforzare il suo sistema immunitario e lo stesso vale
se il bambino soffre d’asma.

Non pensate poi che in montagna non ci si debba
difendere dal sole, il cappellino e una buona crema
solare e magari un prodotto contro le punture di insetti
non dovrebbero mai mancare nel bagaglio dei piccoli.

Per le escursioni bisogna fare attenzioni
all’abbigliamento, possibilmente “a strati”:scarpe
comode e ben allacciate, pantaloni lunghi e qualche capo
più pesante sempre pronto, i cambiamenti di clima in
montagna sono repentini.

Detto questo non resta che sperare che questi consigli
vi siano utili e augurarvi ancora una volta buone
vacanze.


GdS 10 VIII 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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