Contributi esterni: argomento proposto da LEGAMBIENTE: Carovana delle Alpi: ‘In Valtellina come sul Danubio’: Legambiente e FIAB mettono alla prova i percorsi sulle sponde di Adda e Mera

Contributi esterni: argomento proposto da LEGAMBIENTE:

In Trentino l'hanno scoperto questa estate: il
cicloturismo non è più un fenomeno di nicchia riservato
a pochi fanatici delle due ruote, ma un modo di
concepire il viaggio e la vacanza che trova sempre più
ampie adesioni. Con soddisfazione di tutti, tanto che
nei giorni scorsi l'APT della Val Lagarina è arrivata a
dire che proprio loro, i cicloturisti, avrebbero salvato
una stagione per altri versi piuttosto magra. Nel
frattempo intorno a questo interessante fenomeno
turistico nasce un'economia fatta di "bed&breakfast",
agriturismi e, novità assoluta, i primi "bicigrill",
vere e proprie 'stazioni di servizio per ciclisti' dove
rifocillarsi, ricevere assistenza tecnica, accedere a
internet.

Il turismo su due ruote è un fenomeno da incoraggiare
anche in Lombardia: non solo per il suo basso impatto
ambientale, ma anche perché questo modo di viaggiare
offre nuove opportunità per fare impresa turistica e
agrituristica in territori che vengono ingiustamente
considerati marginali, come i grandi fondovalle spesso
snobbati dalle colonne di auto dirette verso le più note
mete turistiche.

Per far scoprire agli appassionati lombardi le
opportunità legate alla fruizione ciclistica delle valli
alpine, Legambiente e FIAB hanno organizzato per il
week-end dal 17 al 18 settembre un "ciclotrekking": 120
km da percorrere lentamente, nell'arco di due giornate,
da Tirano fino a Chiavenna, costeggiando i preziosi
vigneti della costiera retica valtellinese, le foreste
del versante orobico e le aree naturalistiche che
affiancano il corso dei due fiumi principali della
provincia di Sondrio, l'Adda e il Mera. Il ciclotrekking
toccherà tutte le aree che, a partire dal prossimo
inverno, verranno interessate dagli interventi forestali
del progetto 'Sistemi Verdi' della Regione Lombardia.
"Gli ampi fondovalle lombardi non sono da meno di quelli
dell'Adige, del Danubio e della Drava – afferma Ruggero
Spada, presidente di Legambiente Valtellina – . I nostri
fiumi conservano ancora tratti di grande naturalità, che
non possono essere apprezzati in altro modo se non
percorrendo la ricca rete di percorsi ciclabili e
viabilità secondarie. Purtroppo la pista ciclabile in
Provincia di Sondrio non è ancora ultimata, anche se
ormai lunghi tratti sono completi e già intensamente
frequentati. In generale la Lombardia accusa un forte
ritardo nella
dotazione di opere e servizi necessari per intercettare
i flussi cicloturistici, tuttavia Valtellina e
Valchiavenna sono ricche di viabilità campestri che si
prestano stupendamente
ad un'esperienza cicloescursionistica per nulla scontata. Con Regione e
Provincia stiamo condividendo un percorso di
valorizzazione del territorio rurale, attraverso il
progetto dei nuovi 'sistemi verdi' con nuovi cantieri di
forestazione e miglioramento forestale che sorgeranno
presto nel fondovalle, per valorizzare gli habitat
fluviali e migliorare lo stato ecologico della campagna
- continua Spada - . La riscoperta e la valorizzazione
del fondovalle è una scommessa che vedrà impegnati nei
prossimi anni i circoli Legambiente della Provincia
insieme a Legambiente Lombardia, attraverso attività con
le scuole, campi di volontariato e, già dalla prossima
settimana, con le giornate di impegno civico di Puliamo
il Mondo. Nell'ambito del progetto Sistemi Verdi,
Legambiente sta inoltre predisponendo una carta
cicloescursionistica dell'intero fondovalle della
Provincia di Sondrio". (Comunicato Legambiente, Tirano
15 settembre 2005)

Carovana delle Alpi – Turismo escursionistico e
responsabile tra Valchiavenna(SO) e Regio Via Mala (CH)



Legambiente ha consegnato al Consorzio di
Promozione Turistica della Valchiavenna e all'omologo
svizzero Viamala Ferien la 'Bandiera Verde' 2005 della
Carovana delle Alpi per il progetto VIA SPLUGA. Il
riconoscimento come buona pratica è attribuito al
successo di una proposta turistica sostenibile che
valorizza percorsi e luoghi della antica via di
attraversamento delle Alpi. 'Abbiamo voluto attribuire
la Bandiera Verde agli operatori che, con creatività e
spirito imprenditoriale, hanno saputo fare di questo
antico tracciato un 'pacchetto turistico' ad alto
gradimento – commenta Damiano Di Simine, responsabile
nazionale della campagna di Legambiente. – La efficace
valorizzazione del percorso all'interno di una proposta
turistica è la migliore garanzia di 'manutenzione' del
lungimirante investimento fatto dalle istituzioni locali
di Valchiavenna e Regio Via Mala con il ripristino
dell'importante via storica.'

Il turismo escursionistico e cicloescursionistico sta
conoscendo un momento interessante di riscoperta in
Europa, e deve essere incoraggiato da politiche
pubbliche responsabili e attente allo sviluppo
equilibrato del territorio. Infatti le forme 'lente' di
viaggio e turismo, oltre ad essere sostenibili sotto il
profilo ambientale, presentano grandi vantaggi dal punto
di vista socio-economico:

- investimenti moderati e multifunzionali: al contrario
di quanto richiesto dalle pesanti infrastrutturazioni
dei poli sciistici, il recupero e la valorizzazione dei
percorsi di mobilità pedonale e ciclabile non espone in
modo eccessivo gli enti locali, non impone forti
indebitamenti, non lascia dietro di sè aree degradate e
dismesse da risanare, realizza strutture utili sia per i
turisti che per i residenti, valorizza le attività degli
operatori locali, ad esempio degli agricoltori di
montagna, stimola il miglioramento dei servizi di
mobilità collettiva

- differenziazione e destagionalizzazione dell'offerta:
il turismo escursionistico, specie se modulato con una
sapiente articolazione dei 'pacchetti' d'offerta, è in
grado di migliorare la prestazione di una regione
turistica, evitando i rischi connaturati alle voraci
'monocolture' ispirate al modello 'ski-total'

- Coesione territoriale e valorizzazione dei centri
minori: la mobilità lenta richiede una presenza diffusa
di strutture di supporto e accoglienza, evitando le
'polarizzazioni' del turismo nell'epoca della
motorizzazione di massa: nel caso della 'Via Spluga', ad
esempio, i pacchetti escursionistici rappresentano una
opportunità interessante per lo sviluppo di una offerta
di servizi da parte di piccoli centri abitati come Isola
e San Giacomo Filippo.

- Riduzione degli 'effetti collaterali'.

Il turismo
escursionistico non grava i fondovalle con le grandi
code di traffico del week-end, non mette a dura prova i
servizi pubblici delle piccole località (dalla raccolta
rifiuti ai servizi acquedottistici e di trattamento
delle acque reflue), non ha bisogno di seconde case nè
di strade asfaltate. Promuove lo sviluppo di una cultura
dell'accoglienza e la crescita professionale diffusa
degli operatori turistici.

'La Valchiavenna può sviluppare molto la propria
naturale vocazione a diventare sede di un 'polo diffuso'
del turismo escursionistico - conclude Di Simine - e i
risultati del progetto Via Spluga dovrebbero spronare a
procedere sul percorso intrapreso, evitando a questo
territorio gli scempi ambientali e gli sperperi di
risorse a cui abbiamo assistito con troppa frequenza in
questi ultimi anni in tutto l'arco alpino italiano,
quasi sempre connessi ad un eccessivo gigantismo dei
progetti nel comparto del turismo invernale' (Comunicato
di Legambiente,

GdS 30 IX 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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