Contributi esterni: argomento proposto da Gruppo Valmalenco: Domande di sfruttamento idroelettrico in Valtellina – Lettera ai Sindaci

Contributi esterni: argomento proposto da Gruppo Valmalenco:

A tutti gli organi di stampa, televisione e radio, con
preghiera di divulgazione.

Abbiamo spedito una lettera a tutti i Sindaci della
Provincia di Sondrio in data 26 Luglio 2005 che trovate
in allegato.

Il senso di questo atto sta nel riconoscere che il
problema dello sfruttamento delle acque a fini
idroelettrici ha raggiunto uno stato di maturazione tale
per cui c'è bisogno di un salto di qualità. Fino ad ora,
tranne poche eccezioni, i grandi assenti nella battaglia
sono stati proprio loro: i sindaci. Eppure è su di loro,
sul proprio consiglio comunale e sul proprio territorio
che insistono e incombono le richieste di sfruttamento.
Fino ad ora ogni sindaco ha fatto per conto suo, senza
strumenti, senza assistenza adeguata, spesso d'accordo
con lo sfruttamento, certamente la maggior parte
contrari. I sindaci hanno avuto molte volte come
controparte proprio la Provincia di Sondrio che
certamente non li ha aiutati e assistiti (non ha voluto
o non ha saputo assistere?) e molte volte ha addirittura
agito come propulsore per spingere i sindaci ad
accettare supinamente il prelievo idroelettrico in
cambio di un piatto di lenticchie secondo la nota
cantilena: "Se ti opponi l'impianto lo fanno lo stesso e
non prendi neanche i minimi benefici". La lettera vuole
sollecitare una presa di posizione collettiva dei
sindaci che dica basta ai prelievi, che solleciti presso
la Provincia di Sondrio una moratoria urgente delle
richieste di sfruttamento dei piccoli salti
idroelettrici.

F.to
x Gruppo Valmalenco
Rabbiosi Franco


Al Sig. Sindaco
del Comune di
«Nome»

«CAP» - Municipio

E p.c. – Consiglieri Comunali
del Comune di
«Nome»


Oggetto: Domande di sfruttamento idroelettrico in
Valtellina

Gentile Sindaco,

ci rivolgiamo a Lei e a tutti i Sindaci valtellinesi
nell’intento di promuovere una seria
riflessione sul problema dello sfruttamento
idroelettrico in Valtellina ed invocare un’azione
istituzionale di forte spessore.

Il nostro gruppo è operativo da oltre tre anni e in
questo lasso di tempo ha cercato in
tutte le maniere possibili di documentare gli effetti
negativi del prelievo idroelettrico, con
particolare riguardo alla costruzione dei così detti
“piccoli salti”.
In sintesi si può dire che questi impianti alterano gli
ultimi lembi di territorio rimasti
ancora integri dal punto di vista dell’intervento
antropico. Dove arriva l’impianto
idroelettrico normalmente arriva una pista (e
viceversa), il ripristino ambientale è quasi
sempre assente, il progetto esecutivo è quasi sempre
diverso da quello di progetto e, una
volta in funzione, spe s so non vengono rispettatineanche
i rilasci minimi vitali. Se a questa
valutazione aggiungiamo le sempre più scarse
precipitazioni nevose e piovose con
conseguente im poverimento di sorgenti (in molti casi gli
acquedotti si alimentano da
sorgenti superficiali derivanti da infiltrazioni del
torrente stesso), nonché la costante
riduzione di ghiacciai e nevai, abbiamo di fronte a noi
uno scenario di medio termine non
certo roseo.

Ricordiamo che la Valtellina ha tra l’80 e il 90
percento del proprio territorio captato
da impianti idroelettrici e che dà un contributo di 5,5
miliardi di Kwh annui (46 percento
dell’idroelettrico Regionale, 12 percento
dell’idroelettrico nazionale).
Si è dato risalto anche all’aspetto speculativo che i
“piccoli salti”  nascondono,

Gruppo Valmalenco - Sito web: http://gruppovalmalenco.valtellina.net

evidenziando che l’apporto energetico fornito è
insignificante, e che è importante capire
come sia arrivato il momento di mettere in pista forti
iniziative nel campo del risparmio
energetico e dell’impiego dell’energia solare.
Partendo da questa realtà dei fatti, il problema dello
sfruttamento idroelettrico in
Valtellina sta raccogliendo forme interessanti di
opposizione popolare e presa di coscienza
del rischio che si sta correndo.

Sempre più Comuni si trovano a dover fare i conti con
una domanda di sfruttamento
che insiste sul proprio territorio e crediamo sia ormai
necessaro che, da parte di tutti i
Comuni, si dia una risposta collettiva chiara al
problema. E', a nostro avviso,
indispensabile aprire un confronto con la Provincia che
di fatto ha in mano le chiavi della
risoluzione del problema ma che ad oggi latita nell'
affrontarlo in maniera chiara ed

ultimativa e demanda il tutto ad un Piano Territoriale
Provinciale che non arriva mai.
E anche se il Piano arrivasse in tempi rapidi esso
conterrà, come già anticipato,
tutele ambientali per i luoghi più qualificati (quali?)
ma per il restante territorio non ci sarà
più scampo.

Per il Gruppo Valmalenco è chiaro l’intento di far
passare più domande possibili e di
intervenire quando ormai tutto il territorio sarà stato
ampiamente sfruttato.
La Giunta Provera ha più volte evidenziato le
problematiche che non
permetterebbero alla Provincia di fare granché: il
rispetto del protocollo di Kyoto con

l'incremento delle energie alternative e la riduzione
delle emissioni, la fame di energia e la
rinuncia italiana al nucleare, il rispetto delle leggi
che permettono lo sfruttamento dei
piccoli salti, ecc. Sapete meglio di noi che se le leggi
sono mancanti o carenti, si possono
e si devono cambiare.
Crediamo sia giunto il momento di chiedere una moratoria
dei piccoli salti (da attuare

in Regione Lombardia o con una legge dello Stato).

Perchè in altre circostanze ed in tempi recenti alcuni
parlamentari Valtellinesi sono
stati così attenti alla questione acque e sono riusciti
a strappare un emendamento in
Finanziaria riguardante il trasferimento di ingenti
somme, derivanti dai canoni demaniali,

dalle Regioni alle province montane? E ancora, perchè i
medesimi parlamentari sono
riusciti ad incrementare l'importo di detti canoni
demaniali e ad introdurre l'ICI sulle
proprietà di pertinenze idroelettriche, anche nella
forma dubbia della retroattività, al fine di

portare incremento di entrate ai Comuni? Perchè si
trattava di soldi e non di salvaguardia
ambientale di sorgenti e disponibilità di acqua?

Sappiamo che la Provincia ha in corso con il Presidente
Formigoni un dialogo su
Gruppo Valmalenco - Sito web:
http://gruppovalmalenco.valtellina.net

temi quali la viabilità e la sanità; perchè non porre in
agenda anche il problema dei piccoli
salti in termini di salvaguardia ambientale e non
unicamente per questioni legate a
trasferimenti di denaro?

Chiediamo di destinare le ingenti risorse derivanti dai
canoni demaniali e rivieraschi
ad azioni di risparmio energetico, a una vera promozione
di energie alternative e/o alla
conversione di vecchi impianti obsoleti.

La Valtellina offre un'insolazione tra le più alte in
Italia, al pari delle regioni del sud.

Perchè la Valtellina non può diventare nel breve periodo
il luogo virtuoso dove
sperimentare nuove forme di approvvigionamento di
energia alternativa e di risparmio
energetico?

Le ricordiamo che nei maggiori centri della Valtellina
si soffre anche di inquinamento
da PM10, dovuto per buona parte all'effetto del
riscaldamento delle case: ciò potrebbe
contribuire ad alleviare anche questa apparente assurda
problematica.

Ad ulteriore conferma che di piccoli salti non c'è
bisogno Le ricordiamo che quanto
stabilito dal Piano Energetico Regionale, come
incremento Idroelettrico, è stato nella
quasi totalità coperto dall'incremento degli impianti
AEM in alta valle.
Ciò premesso chiediamo a Lei e a tutti i Sindaci della
Valtellina di condividere le
nostre preoccupazioni, di dialogare tra voi, di giungere
alla stesura di un documento
comune che serva ad aprire una vertenza con la Provincia
in primo luogo, ma anche con
la Regione Lombardia, per ottenere impegni precisi e
arrivare ad una moratoria della
costruzione di “piccoli salti” in Valtellina nel più
breve tempo possibile. Abbiamo la forte
convinzione che questo problema si può risolvere solo se
tutti noi assieme a voi sindaci e

consiglieri comunali andremo in un unica direzione
condivisa e solidale.

A disposizione per ulteriori chiarimenti

Porgiamo distinti saluti.

GRUPPO VALMALENCO


GdS 20 IX 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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