Contributi esterni: argomento proposto da FRANCESCO LENA Il 2 ottobre 2005 è stata celebrata la festa dei nonni, e il resto dell'anno?

Contributi esterni: argomento proposto da FRANCESCO LENA

Una festa in più, specie se dedicata ai nonni, non fa
male. Anzi, potrebbe rappresentare un fatto positivo, a
patto di ricordarci dei nonni e dei loro problemi anche
negli altri giorni dell'anno.

I motivi per ricordarci dei nonni sono tanti. In primo
luogo perché le conquiste economiche e sociali nel
nostro paese non sono venute dal nulla, sono costate
enormi sacrifici anche ai nostri nonni. Lo stesso
allungamento delle aspettative di vita, è giustamente
considerato, misura di successo del modello sociale
costruito, una conquista sudata, con l'impegno
partecipativo dei nostri nonni. Forse dovremmo chiederci
se la qualità e quantità della vita assicurata oggi a
moltissimi nonni li paghi dei sacrifici sostenuti.

Oggi i nonni sono, un aiuto e sostegno economico ai
figli, accudimento e cura dei nipoti, volontariato in
tutti i campi, lavori socialmente utili, assistenza ai
famigliari più anziani e a quelli più bisognosi,
svolgono attività culturali, sportive e ricreative, sono
gli impegni e le diverse attività, utili e preziose per
l'intera società, che svolgono i nostri nonni.Ma non
sempre i nonni sono rispettati e adeguatamente
considerati.

intanto le promesse fatte e non mantenute: dei sei
milioni e mezzo di pensionati al minimo, ce ne sono
ancora cinque milioni che attendono il famoso milione al
mese promesso dal governo di centrodestra, e in vista
delle prossime elezioni politiche, si sentono aleggiare
nuove promesse.in questi ultimi anni il potere
d'acquisto delle pensioni è diminuito, per effetto
dell'aumento dei prezzi e dei tagli dei finanziamenti a
Regioni, Province, e Comuni,con le leggi finanziarie
degli ultimi 4 anni e ora anche con la legge finanziaria
2006, con relativo taglio dei servizi e aumento delle
tariffe. I soldi per ridurre le tasse ai ricchi o per
condonare gli evasori li hanno trovati, ma non ci sono
stati interventi, ne per frenare il caro vita, ne per
rivalutare adeguatamente le pensioni, non c'è stata
nemmeno la restituzione delle tasse pagate in più per
l'effetto dell'

inflazione ( il cosiddetto fiscal-drag ). L'assistenza
agli anziani , spesso non autosufficienti, resta per
molti casi a totale carico delle famiglie, sempre più
spesso ricorrono all'aiuto delle badanti, nella sanità
le liste di attesa sulle prestazioni sono sempre più
lunghe, e ticket sempre più cari.il tutto senza che
queste domande di servizio siano analizzate, e messe in
quella rete di servizi che dovrebbero essere costruiti
sul territorio per i più bisognosi. Diciamolo al
governo, che vogliamo meno promesse e più fatti concreti
per i più bisognosi, per i nonni, bisognerebbe adottare
alcune cose da subito, istituire un fondo nazionale per
la tutela dei non autosufficienti, misure urgenti per
frenare il carovita, tutelare il potere d'acquisto delle
pensioni, garantire servizi e sostegni più adeguati, in
particolare per le persone non autosufficienti, che
vanno messe al primo posto. Abolire i ticket sanitari,
annullare le liste di attesa nelle prestazioni
sanitarie. Tutti assieme facciamo sentire la nostra
voce, e fare tutti qualcosa di più nella società, per
fare stare bene i nostri nonni, possibilmente dentro una
società piena di valori, piena di diritti, piena di
solidarietà, piena di umanità, in una società più giusta
verso i più bisognosi.



GdS 10 XI 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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