Contributi esterni: argomento proposto da ERNESTA ALOISI: 1) La festa del nonno è stata proprio una buona idea 2) Roma la città più bella del mondo
1) La festa del nonno è stata una
buona idea
La festa del nonno è stata proprio una buona idea. Ed
altrettanto bella è stata l’idea di celebrare questa
nuova festa il 2 ottobre, cioè nel giorno dedicato dalla
Chiesa agli Angeli custodi segno di come i nonni siano
considerati importanti figure che affiancano i genitori
nella crescita dei bambini. Viva i nonni, dunque,
cantiamo tutti insieme, appassionatamente. Quasi a voler
significare come i nonni rappresentino figure e modelli
di vita che affiancano ed aiutano i genitori
nell'assistenza quotidiana. La giornata sta bene, quel
che preoccupa è il prima e il dopo. Già le ferie sono un
problema per persone anziane non del tutto
autosufficienti, alla dipendenza coatta di figli e
nipoti insofferenti di fronte alle loro fragilità. E i
media non aiutano. I telegiornali dell’estate hanno
parlato spesso, in questa estate appena passata, di cani
e gatti, abbandonati da famigliole andate in
villeggiatura. Ma non hanno mai parlato di noi nonni.
Non è che in questo modo dei nonni si ricorderanno solo
il 2 ottobre? Comunque, bando ai facili pessimismi,
oltretutto ho anche letto che la legge che ha istituito
la festa dei nonni prevede anche un impegno concreto da
parte di Regioni, Province e Comuni al fine di elaborare
iniziative che valorizzino il ruolo dei nonni ed un
premio annuale, consegnato dal Presidente della
Repubblica al nonno e alla nonna d’Italia. Non è che,
dopo tutto quello che ho detto, và a finire che sarò io
la fortunata? A parte gli scherzi, il mio premio è di
avere tre (fra un mese quattro) nipoti fantastici:
Gabriele, Alessandro, Serena ed a novembre Sara. Sono
loro il mio premio! (Nonna)
2) Roma la città più bella del mondo
Io, romana-testaccina, ritengo che la mia splendida
città, Roma, sia la città più bella del mondo. La mia
Roma ora sta cambiando grazie anche all'edilizia, ma,
proprio per questo, c'è bisogno di nuove regole e di
nuove risorse (sarebbe devastante un taglio agli
investimenti non solo sulle imprese, sulle maestranze ma
anche sulla qualità della vita dei cittadini). Serve
inoltre un sistema di regole certe ed univoche per gli
appalti e per le regole urbanistiche, dato che il piano
regolatore di Roma, anche se è stato approvato, non è
stato, però, ancora attuato. E questo determina,
oltretutto, anche un freno agli investimenti. Infatti si
pensava che il problema sarebbe stato risolto con la
definitiva approvazione di questo strumento urbanistico
che individua procedure più idonee al recupero urbano di
parti della città come i toponimi, aree nate
spontaneamente e in modo abusivo, che dovranno essere
riqualificate e dotate di una più completa
urbanizzazione. Con il piano regolatore si completa
anche la tutela urbana di molte parti della città dove
non sarà più consentita l’edificazione. Come dire ecco
le regole: qui si costruisce, qui no. Tutto è però fermo
in attesa della definitiva attuazione del piano
regolatore. E questo quando avverrà?
GdS 30 IX 2005 - www.gazzettadisondrio.it