Contributi esterni: argomento proposto da Comitato "Scienza e Vita" Referendum, non andiamo a votare!
Dalla prolusione di Sua Em.za Cardinale Camillo Ruini,
Presidente della CEI del 7 marzo 2005
Si è costituito il Comitato “Scienza & vita” per
impedire il grave peggioramento della legge sulla
procreazione assistita che avrebbe luogo se i referendum
avessero esito positivo. Il Comitato dà voce alla
grandissima e altamente significativa unità che i
molteplici organismi cattolici hanno saputo raggiungere
su questo tema tanto importante e delicato, ma esprime
anche e anzitutto una posizione razionalmente fondata
che va nettamente al di là delle appartenenze religiose
e partitiche riunendo molte personalità del mondo
scientifico, culturale, professionale e politico.
È chiaro il senso dell’indicazione di non partecipare al
voto: non si tratta in alcun modo di una scelta di
disimpegno, ma di opporsi nella maniera più forte ed
efficace ai contenuti dei referendum e alla stessa
applicazione dello strumento referendario in materie di
tale complessità. In concreto è necessaria la più grande
compattezza nell’aderire all’indicazione del Comitato,
per non favorire, sia pure involontariamente, il disegno
referendario.
Da parte nostra ci dedicheremo soprattutto alla
formazione delle coscienze riguardo alla dignità della
vita umana fin dal suo inizio, alla tutela della
famiglia e al diritto dei figli di conoscere i propri
genitori. Faremo ciò con quello stesso amore e
sollecitudine per l’uomo che si esprime nella cura della
Chiesa per i poveri e le altre persone in difficoltà,
nell’educazione dei bambini e dei ragazzi, nella
vicinanza ai malati e agli anziani. Questo amore per
l’uomo è ugualmente amore e stima per la sua
intelligenza e per la sua libertà: è dunque decisamente
a favore del progresso delle scienze e delle tecnologie,
in particolare di quelle che curano e prevengono le
malattie, e proprio per questo si oppone a quelle forme
di intervento che ledono e sopprimono la vita umana
nascente.
DAlla prolusione di Sua Em.za Cardinale Camillo Ruini,
Presidente della CEI del 17 gennaio 2005
Pochi giorni fa la Corte Costituzionale si è pronunciata
sui referendum abrogativi della legge sulla procreazione
medicalmente assistita, respingendo il quesito che aveva
di mira l’abrogazione dell’intera legge e ammettendo
invece gli altri quattro che ne domandavano
l’abrogazione parziale.
Prendiamo atto di queste decisioni della Corte, al di là
dei non pochi interrogativi e perplessità che esse
possono legittimamente suscitare. Non cambiano però, e
non possono cambiare, la valutazione e la posizione che
abbiamo ripetutamente espresso riguardo a questa legge,
che sotto diversi e importanti profili non corrisponde
all’insegnamento etico della Chiesa, ma ha comunque il
merito di salvaguardare alcuni principi e criteri
essenziali, in una materia in cui sono in gioco la
dignità specifica e alcuni fondamentali diritti e
interessi della persona umana.
Pertanto, mentre non abbiamo cercato e non cerchiamo
alcuna contrapposizione, non possiamo per parte nostra
essere favorevoli a ipotesi di modifiche della legge
fatte con l’intento di evitare i referendum: esse non
sarebbero infatti in alcun modo “migliorative”, ma al
contrario dovrebbero forzatamente abdicare proprio a
quei principi e criteri essenziali.
Daremo invece il nostro contributo affinché la campagna
referendaria si svolga in forme serene e rispettose, e
al contempo attente all’obiettiva gravità dei problemi.
A tal fine auspichiamo e chiediamo che le diverse
posizioni abbiano ciascuna spazio adeguato sui mezzi di
comunicazione, specialmente su quelli di maggiore
diffusione.
Il confronto referendario, sebbene da noi certamente non
desiderato, può contenere infatti un’opportunità per
rendere il popolo italiano più consapevole dei reali
problemi e valori in gioco riguardo a quella che il
Santo Padre, nel discorso già ricordato al Corpo
Diplomatico, ha indicato come la prima delle “grandi
sfide dell’umanità di oggi”, cioè “la sfida della vita”.
Siamo lieti che in questo confronto i cattolici non
siano soli ma si trovino a concordare con molte persone
anche non credenti – tra cui uomini di scienza, di
cultura, delle comunicazioni sociali – ugualmente
preoccupate del nostro comune futuro. Quanto alle
modalità attraverso le quali esprimere più efficacemente
il rifiuto del peggioramento della legge, sembra giusto
avvalersi di tutte le possibilità previste in questo
ambito dal legislatore.
Siamo consapevoli delle difficoltà che ci attendono e
delle critiche a cui potremo essere sottoposti. È però
doveroso per noi esprimerci con sincerità e chiarezza,
anche in questa materia, e siamo interiormente sostenuti
dalla coscienza di adempiere alla nostra missione e di
operare per il bene concreto delle persone, delle
famiglie e del corpo sociale.
- - - - - - -
Il Comitato Scienza & vita
La vita non può essere messa ai voti La legge dopo pochi
mesi di applicazione è già sotto il tiro di quattro
referendum che la vorrebbero stravolgere facendo
nuovamente cadere l’Italia nel Far West procreatico, un
disordine che la scienza è la prima a non volere.
Il Comitato Scienza & vita si è costituito per difendere
questa legge e quegli elementi di giustizia,
eguaglianza, rispetto dei diritti fondamentali di ogni
essere umano. www.comitatoscienzaevita.it è uno degli
strumenti che il Comitato si è dato e che è inserito in
un grande network di siti che lavorano per difendere la
legge dall’assalto referendario. In queste pagine
scoprirai i passaggi salienti del dibattito culturale,
sociale e politico, la rassegna stampa, gli eventi
piccoli e grandi che vengono organizzati in ogni angolo
d’Italia, l'attività dei comitati locali e dei gruppi
universitari. Vi troverai anche tutto il necessario per
essere puntualmente informato e per diventare
protagonista.
Scegli di non andare a votare
Nel prossimo referendum sulla fecondazione artificiale
non è in gioco solo il futuro di una legge, la 40 del
2004, ma soprattutto il primigenio diritto alla vita di
ogni uomo ed il principio di eguaglianza tra tutti gli
esseri umani.La vita non può essere messa ai voti
La legge dopo pochi mesi di applicazione è già sotto il
tiro di quattro referendum che la vorrebbero stravolgere
facendo nuovamente cadere l’Italia nel Far West procreatico, un disordine che la scienza è la prima a
non volere.
Il Comitato Scienza & vita si è costituito per difendere
questa legge e quegli elementi di giustizia,
eguaglianza, rispetto dei diritti fondamentali di ogni
essere umano. www.comitatoscienzaevita.it è uno degli
strumenti che il Comitato si è dato e che è inserito in
un grande network di siti che lavorano per difendere la
legge dall’assalto referendario. In queste pagine
scoprirai i passaggi salienti del dibattito culturale,
sociale e politico, la rassegna stampa, gli eventi
piccoli e grandi che vengono organizzati in ogni angolo
d’Italia, l'attività dei comitati locali e dei gruppi
universitari. Vi troverai anche tutto il necessario per
essere puntualmente informato e per diventare
protagonista
TI HANNO DETTO che la legge 40/04 è
incostituzionale, confessionale, proibizionista,
oscurantista, medioevale, nemica della scienza,
antieuropea, contro la donna, atroce, inattuabile, in
contrasto con legge sull'aborto e che provocherà un
turismo procreatico.
NOI TI DICIAMO CHE NON È VERO
E TI SPIEGHIAMO ANCHE PERCHÈ
Comitato "Scienza e Vita"
GdS 20 V 2005 - www.gazzettadisondrio.it