Contributi esterni: argomento proposto da Alessandro Pulimanti: Quell’antico antico orologio a pendolo…

Contributi esterni: argomento proposto da Alessandro Pulimanti:

Eccomi, qui. Mi chiamo Alessandro e divido la cameretta
con mio fratello Gabriele. Ogni sera mi agito
impazientemente al risuonare di un antico orologio a
pendolo della nostra vicina di casa che io e mio
fratello sentiamo ticchettare perché è appeso alla
parete della camera dove sono i nostri letti. E io, di
notte, sento il tempo scandito da questo rumoroso
pendolo. Tic toc, tic toc..Il mio sonno è, infatti,
disturbato dai rumori prodotti da questo fastidioso
pendolo che si trova all'interno dell’appartamento
vicino. Sfortunatamente il pendolo non è stato mai
fermato, così io e mio fratello non possiamo mai dormire
tranquilli perché i nostri sonni sono scanditi dal ritmo
incessante e sempre uguale dal pendolo antico,
intervallato da vari rintocchi ogni mezz’ora. Io e
Gabriele potremmo finalmente dormire se il rumoroso
pendolo rallentasse, o ancor meglio, si arrestasse. Ton.
Ton. Ton. Ton. Lo sappiamo che è come una regola
immutabile nell'Ordine Inalterabile delle Cose della
Vita, nel micro-cosmo chiamato "condominio". Ton. Ton.
Ton. Basta con questo pendolo, voglio dormire! L’altra
notte il caldo era insopportabile, l'estate era arrivata
come al solito senza preavviso in tutta la sua violenta
calura. Io non riuscivo a prendere sonno, il letto era
una brace ardente e mi sentivo una bistecca di maiale,
sudavo come un suino. Mi butto a terra cercando
refrigerio nelle mattonelle, e mentre penso alla
giornata appena trascorsa, sento il rintocco del
famigerato pendolo. Dapprima non ci faccio molto caso,
poi i rintocchi sono tre, quattro, cinque, sei,
sette,….mille, per tutta la notte, come ogni notte! Ma
se è un orologio a pendolo, dovrebbe rintoccare
regolarmente ad ogni ora. E’ inutile dire ai miei amici
che il pendolo della vicina non mi fa dormire, come
minimo penseranno che dovrei recarmi ad una visita
neurologica. E poi spiegar loro che i mille rintocchi e
rumori che provoca il pendolo non mi fanno dormire, no,
minimo convincerebbero i miei genitori ad internarmi.
Intanto io lo sento questo orologio tutte le notti. Sto,
forse, diventando pazzo? Maledetto orologio. Ieri notte
finalmente nessun rintocco fino a mezzanotte. Mi
addormento tardi chiedendomi il perché non ho sentito
nulla, mi chiedo se a questo punto non sto impazzendo
sul serio. Meno male, mi addormento. Ma subito mi
sveglio con il rintocco dell'orologio a pendolo nelle
orecchie, sempre più forte, sempre più forte. Mi alzò di
scatto e urlò "L'orologio, l 'orologio” E vedo mio
fratello che dorme beatamente, mi avvicino incuriosito
e, benché stordito com'ero dal sonno, nel risveglio e
nel lento recupero dei sensi, mi accorgo che si è messo
dei tappi di ovatta nelle orecchie. Lui si sveglia
improvvisamente, disturbato dal fatto che io, nel
frattempo, mi ero praticamente seduto sopra il suo viso
ed, infastidito, dice "Dirò a mamma di farti fare una
visita psichiatrica" E poi tutti e due ridiamo a
crepapelle. Dato che non ne potevo più dal sonno, ho
provato ad usare anche io i tappi nelle orecchie, ma i
rintocchi mi perseguitano ugualmente. E’ proprio vero:
non ne posso proprio più! Cosa devo fare?


GdS 20 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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