Contributi esterni: argomento proposto da ALESSANDRO MARIA FUCILI: Garante dei Minori: una poltrona inutile in più? :

Contributi esterni: argomento proposto da ALESSANDRO MARIA FUCILI:

Un convegno a Firenze riunisce alcuni nomi noti
dell’area dei minori: dall’ideatore dell’aborto
giuridico detto adozione mite, ad alcuni conosciuti e
molti sconosciuti che hanno fatto molto fumo e ben poco
arrosto



Firenze si appresta ad accogliere dell’altra fantasiosa
teoria attorno ai minori. Se da 5 anni ormai si parla
della figura del Garante dell’Infanzia o Garante dei
Minori in Italia, a far le somme ci si accorge che le
regioni che li hanno nominati sono solo riusciti a
spendere tanti soldi per nulla.

Senza dubbio non li hanno spesi in tutela dei minori,
perché il garante non svolge nessun ruolo di garanzia
effettiva, ma un ruolo di diffusione della cultura
dell’infanzia, cioè acqua calda.


I Tribunali per i Minorenni e la Procura della
Repubblica presso i Tribunali per i minorenni hanno
invece questa specifica ed istituzionale mansione,
finalità, ruolo. Sono l0oro a svolgere un reale ,
concreto ruolo di garanzia tutoria nei confronti degli
infra 18 enni.


L’Italia è una nazione che partorisce e crea inutili
istituzioni di garanzia con la stessa facilità con la
quale sconfessa ogni tipo di garanzia. Il Garante , per
essere tale, dovrebbe avere un ruolo istituzionale che
non ha, un ruolo di controllo che non può possedere, e
la capacità di sviluppare adeguate strategie e soluzioni
legislative da sottoporre al legislatore.

Nessuna di queste aree è afferente alle figure di
garanzie made in italy, figuriamoci quella del Garante
dell’Infanzia o dei minori , regionale o nazionale che
sia.

Sapere poi che al tavolo dei relatori è seduto l’autore
dell’Adozione Mite, il peggior massacro alla legge
184/83 , con la discutile trasformazione sperimentale
dell’affido familiare sine die in adozione senza
garanzie, permette già di intuire il basso tenore e
livello del convegno fiorentino del 13 ottobre 2005.


La nascita della nuova figura di Garanzia apre allora
interessanti quesiti: si tratta di una poltrona
all’italiana in più, scelta nella distribuzione
partitica degli incarichi milionari da lottizzare , e
nei quali porre non tanto la persona capace o competente
(basti infatti osservare il lavoro svolto dai vari
Garanti dell’infanzia regionali) ma il soggetto
appartenente a quell’area e che deve ricevere l’incarico
per scelta del partito che lo sponsorizza?

Oppure si tratta di una persona che offre innegabili
capacità personali unite ad una realistica potenzialità
di produrre strumenti innovativi e concretamente
risolutivi?

Un incarico di Garante Regionale dell’Infanzia rende a
chi lo svolge oggi oltre 90.000 € all’anno (lordi) per
non far nulla in pratica.

Il Garante Nazionale dei Minori prenderà almeno 5 volte
tanto, anche lui non si capisce bene per fare che cosa.

In Italia abbiamo ormai tanti Garanti , Commissioni di
garanzia e Commissioni d’inchiesta che avremmo dovuto
risolvere i maggiori problemi (mafia, droga, evasione,
stragi e terrorismo) almeno da 25 anni.

Ma così non è, perché il sistema di scelta degli stessi
Garanti non è meritocratico e quindi libero, ma solo
clientelistico.

E allora mi chiedo: la poltrona di Garante dell’Infanzia
, servirà più ai bambini ed alla tutela dell’infanzia o
unicamente a quello che siederà quella poltrona?

Non ho dubbi sulla risposta: mi cruccia solo che per
sancire questa scontata risposta, a Firenze si spendono soldi pubblici.

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