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Chiudiamo le istituzioni inutili Riceviamo. Argomento proposto da VIRGILIO CAIVANO

La straordinarietà di questo tempo e
soprattutto il bisogno di Istituzioni sempre più vicine
ai cittadini portano il Coordinamento Nazionale dei
piccoli comuni italiani ad avviare una campagna
nazionale di sensibilizzazione per un vero snellimento
delle istituzioni italiane. A tal proposito il
Coordinamento propone una seria riflessione politica
sulla necessità di arrivare in tempi brevi alla chiusura
di Enti inutili come le Province, le Comunità Montane, i
Consorzi di ogni ordine e grado (bonifica, rurali,
ecc.), ormai inutili carrozzoni che tendono a far
allargare a dismisura la spesa pubblica arrecando un
danno enorme ai cittadini del domani che si ritroveranno
con un debito pubblico pro-capite spaventoso. Sosteniamo
inoltre la necessità di taglio reale del numero dei
Consiglieri Regionali e dei Parlamentari per arrivare ad
una rappresentanza qualificata e soprattutto realmente
in grado di risolvere le grandi questioni che attengono
alla vita delle persone. L'impegno del Coordinamento è
per la costruzione di una democrazia che ha nei Comuni,
nelle autonomie locali, nelle Regioni, nel Parlamento e
nel Governo i punti cardine efficaci ed efficienti. La
riforma denominata devolution, conseguenza automatica
della devastante riforma del Titolo V della Costituzione
rende pari-merito ai due poli nell'aver scardinato la
Carta Costituzionale, autentico simbolo del nostro
Paese. Ancora una volta la sinistra italiana sta dando
prova di un utilizzo delle istituzioni, molto di parte
come dimostra l'innalzamento verso l'alto della spesa
pubblica. Non è un caso l'enorme crescita della spesa
pubblica nelle Regioni, soprattutto quelle meridionali
dove ogni Governatore si ritiene in dovere di fare tutto
ed il contrario di tutto, assumendo con arroganza
compiti e ruoli che attengono ad altre istituzioni di
livello superiore. Occorre quindi un dibattito serio in
grado di realizzare riforme coerenti e soprattutto tese
ad eliminare sprechi inutili a vantaggio dei servizi
costituzionalmente garantiti che proprio i Comuni, il
primo livello dello Stato ed il vero punto di contatto
con i cittadini, con queste riforme sarebbero in grado
di offrire senza problemi. In sostanza lanciamo una
campagna di sensibilizzazione per uno Stato più leggero
che si basa soprattutto sulle Autonomie locali la vera
identità, la storia e la radice del Paese. Il
Coordinamento nazionale dei piccoli comuni italiani
sosterrà in pieno ogni iniziativa tesa a realizzare una
legge di iniziativa popolare che si prefigge lo scopo di
snellire le istituzioni e chiudere quei carrozzoni vuoti
utili solo a creare poltrone e far sopravvivere un
sistema parassitario che si alimenta nella spesa pubblica
a danno dello sviluppo e del futuro dei giovani.



GdS 30 XI 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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