Come NON accogliere gli ospiti della Valle

Riceviamo e pubblichiamo omettendo il
nome della pizzeria per sole ragioni di cautela, le consuete di
un giornale. Il titolo che abbiamo dato a questa lettera é
comunque molto chiaro, memori di una disavventura simile, anzi
peggio, capitataci a Venezia a due passi da San Marco.

La ristorazione in Valle ha fatto molti progressi. Dispiace che
qualcuno operi in controtendenza. L'unico aspetto non negativo é
che l'esercente non voleva far pagare il conto. Evidentemente in
cuor suo sapeva di avere sbagliato. Chissà che non gli serva per
il futuro!

Io, atipico come sono, tornerei in quel posto, per vedere se la
lezione é servita...(Nota del Direttore)



Egregio Direttore,

sono di Milano e da anni ho una casa a Sernio, mi permetto di
sottoporle quanto mi e' accaduto sperando di vederlo pubblicato
sul suo giornale. Sabato 19 luglio 2003 mi sono recato a cena
con la mia famiglia (moglie e 2 figli) presso (...omissis - e
non é a Sernio...) Ordiniamo 4 pizze e il beveraggio,
quest'ultimo servito immediatamente. Dopo esattamente un'ora di
attesa chiedo alla cameriera previsione circa le pizze e dopo un
suo controllo mi viene riferito che sono in cottura nel forno.
Dopo un'altra mezz'ora mi alzo dal tavolo e raggiungo il forno
constatando che lo stesso era vuoto mentre il pizzaiolo stava
consultando i foglietti degli ordini. A questo punto mi reco
alla cassa per protestare, le pizze, tra l'altro di pessima
qualità, arrivarono dopo 5 minuti, naturalmente il beveraggio
già servito si era nel frattempo esaurito e terribilmente
riscaldato. Al pagamento del conto mi lamento pesantemente con
il titolare il quale in modo maleducato e indisponente si
meravigliava della mia lamentela in quanto io avrei dovuto
capire che lui era solo con molti clienti da servire. Non
credevo alle mie orecchie, gli rispondo che non era sicuramente
un problema mio e nemmeno di altri clienti e aggiungo che un
cliente che paga esige un servizio di qualità indipendentemente
dai problemi del fornitore, regola prima del commercio. Con
ulteriore collera il titolare mi dice di andarmene senza pagare
nulla, ma io ho insistito, al punto di minacciare l'intervento
dei carabinieri, per saldare regolarmente la mia consumazione.
Ho pagato e me ne sono andato! Il cliente é il valore più grande
che un gestore di servizi debba considerare soprattutto in un
regime di prezzi lievitati dopo l'avvento dell'euro, chi omette
queste regole non ha diritto e merito di esercitare in questo
mercato.


A tutela dei consumatori, del turismo valtellinese e del buon
nome della ristorazione italiana desidereri che la gente conosca
chi premette il lucro alla qualità dei servizi in modo da
scongiurare che altri malcapitati come me possano passare una
costosa e demotivante serata come quella che ha passato la mia
famiglia.


La ringrazio in ogni caso e anticipatamente per avermi letto,
con l'occasione le porgo i miei più cordiali saluti.
Diego Begni


GdS - 28 VII 03 - www.gazzettadisondrio.it

Diego Begni
Approfondimenti