A CHI SERVE UN OSPEDALE? ANZI DUE?

Trentun anni di ospedali - Due proposte sul tavolo - Settant'anni dalla prima pietra del "Morelli" - Cosa offre oggi il "Morelli" - Siamo alle cinque della sera - Post scriptum


TRENTUN ANNI DI OSPEDALI


Discussione a largo raggio in
provincia sulla sanità, o meglio sulla situazione ospedaliera per
due proposte sul tavolo.

Fino agli anni settanta la struttura ospedaliera provinciale era
basata, oltre che sull'ospedale di Sondrio, il principale, da
quelli di Bormio, Grosio, Tirano, Morbegno, Chiavenna. Dismesso
nel 1971 dall'INPS il "Morelli" di Sondalo, prima per così dire
"corpo estraneo in quanto si trattava di un sanatorio con ammalati
provenienti da tutt'Italia.

La conversione ospedaliera del "Morelli" determinò, di fatto, un
sovradimensionamento. Vi fu, inizialmente, una battaglia politica
per il tentativo di collocare l'Ospedale Provinciale a Sondalo, ma
la realizzazione del padiglione sud a Sondrio pose le condizioni
perché il Presidio Provinciale venisse localizzato, come giusto,
nel capoluogo.

Quasi subito (1974) chiuse Grosio. Bormio, importante per gli
aspetti legati al ruolo di grande stazione turistica, fu salvato
con la fusione. Recentemente ha chiuso Tirano. Non basta.

Negli anni l'unico, intelligente e importante, tentativo di
intervento strutturale fu quello portato avanti dal Presidente
Luigi Mescia che convinse l'allora Ministro della Sanità Carlo
Donat Cattin a farne un Istituto di Ricerca nazionale, alle
dirette dipendenze del Ministero. La condizione allora posta dal
Ministro, comprensibile, fu che sull'operazione vi fosse il
consnenso dei Sindacati. Questo consnenso non vi fu e l'operazione
tramontò.

I nodi vengono al pettine.

I parametri (posti-letto, degenze ecc.) parlano chiaro: una
situazione che, fino ad ora in qualche modo rabberciata, non regge
più. Grave poi l'aspetto occupazionale, visto che a Sondalo ci
sono oltre 1300 dipendenti.


DUE PROPOSTE SUL
TAVOLO

Due dunque le proposte sul tavolo:
quella  del consigliere regionale Bordoni, che é in sostanza
un ridimensionamento complessivo, e quella del Direttore Generale
dell'ASL Triaca, del tutto innovativa, con un nuovo sistema basato
su due Ospedali da realizzarsi ex-novo a Sondrio e a Delebio.

A chi serve l'ospedale nuovo di Sondrio, anzi questo e quello di
Delebio?

Facendo tabula rasa di tutto é una proposta razionale, sia pure
con qualche correttivo visto che da Sondrio a Bormio ci sono 65 Km
e da Sondrio a Livigno 105.

Nella situazione attuale serve, indirettamente, a "risolvere" il
problema di Sondalo, trasformandolo in "Riabilitatorio", salvo una
parte da privatizzare, peraltro non si sa a chi e per cosa.

Non entriamo nel merito, salvo la contestazione - non solo nostra,
non solo urbanistica, non solo funzionale, ma di qualsiasi uomo
della strada - sulla localizzazione. Realizzare l'Ospedale al
Moncucco postula la costruzione di due accessi, est ed ovest. Il
primo con viadotto sulle Cassandre e svincolo allo Stadio, dai
costi iperbolici e con rovina del versante terrazzato. Il secondo
tutto da vedere, e con altrettanti costi.

Se Ospedale s'ha da fare il posto é in Agneda, con svincoli sulla
tangenziale, facile accessibilità, ampi spazi disponibili.

Pur non entrando nel merito mille dubbi sulla fattibilità dato che
Sondalo diverrebbe ospedaletto zonale, Morbegno e Chiavenna Case
di Riposo o simili, ed inoltre ci sarebbe da vedere cosa fare
degli oltri 1300 dipendenti del "Morelli".

Il problema é quindi Sondalo. Merita saperne di più.


SETTANT'ANNI DALLA PRIMA PIETRA DEL "MORELLI"


Nel 1932 l'I.N.P.S.F. (Istituto Nazionale Previdenza Sociale
Fascista) da il via ai lavori per l'edificazione del complesso
ospedaliero su iniziativa promossa dal prof. Eugenio Morelli
insigne pneumologo e tisiologo, Accademico d'Italia per la
medicina.

Nel 1940 viene completata la costruzione dei nove padiglioni
attualmente esistenti , rete stradale pavimentata lunga km. 10,
parco di 382.000 mq. con 1.700 piante. Un primo utilizzo parziale
lo si ha nel 1943, da parte dei tedeschi come ospedale da campo.

Nel 1945 il prof. Vittorio Baroni viene nominato Commissario
governativo dal Consorzio Provinciale Antitubercolare con incarico
di avviare l’attività sanatoriale e l'anno dopo viene
ufficialmente aperto il “Villaggio Sanatoriale di Sondalo” gestito
dall’Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità Pubblica della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.

1949 Nel pieno dell’attività, l’Ospedale conta circa 2.400
degenti
, solo maschi, e circa 1.200 dipendenti. Sempre nel
1949 il Morelli ospita il 1° Congresso di Tisiologia a cui faranno
seguito nel 1952 il 1° Congresso di Schermografia oltre a numerosi
corsi di specializzazione in Tisiologia per la Facoltà di Medicina
dell’Università di Milano.

Nel 1955 termina la gestione dell’Alto Commissariato per l’Igiene
e la Sanità. l’I.N.P.S. già proprietario della Struttura, ne
assume la direzione che terrà fino al 1971.

Nel 1963 viene aperta la Scuola Infermieri Professionali che
chiuderà nel  1995. quando la formazione infermieristica
passa per legge agli istituti universitari.

1970-1975 Vengono trasferite all’Ospedale le attività del
Preventorio di Sondrio; l’Opera Pia Sanatori Popolari di Prasomaso;
l’Ospedale di Grosio; l’Ospedale di Bormio. Avendo ampliato
significativamente la tipologia delle patologie curate, il Morelli
diventa Ente Ospedaliero e nel quinquennio successivo, anche a
seguito di una sostanziale diminuzione della patologia polmonare,
assume sempre più il carattere di “clinica medica
poli-specialistica”.

Negli anni '80 hanno inizio i corsi della Scuola per Terapisti
della Riabilitazione; vengono create nuove Divisioni dotate di
attrezzature medico-scientifiche all’avanguardia.

Nel 1984 l’Ospedale viene classificato “Presidio Multizonale di
Riabilitazione” di Bormio e Sondalo.

Nel 1995 con Decreto del Presidente della Regione Lombardia n.
4068 l’Ospedale diviene Azienda Ospedaliera – Ospedale “E.
Morelli” di rilievo nazionale e di alta specializzazione.

COSA OFFRE
OGGI IL "MORELLI"


Cosa offre oggi il "Morelli" in Dipartimenti e Reparti:

DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA ED ALTA SPECIALITA'

ANESTESIA E RIANIMAZIONE con Servizio di Terapia Intensiva

CHIRURGIA GENERALE con ENDOSCOPIA DIGESTIVA

CHIRURGIA VASCOLARE e dei GROSSI VASI

ORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIA

CARDIOLOGIA ed UNITA' CORONARICA

CHIRURGIA TORACICA

NEUROCHIRURGIA

OSTETRICIA E GINECOLOGIA

UROLOGIA

PRONTO SOCCORSO con funzioni di E.A.S.

BLOCCO OPERATORIO

DIPARTIMENTO MEDICO E DI ALTA SPECIALITA'

BRONCOPNEUMOTISIOLOGIA I (Pneumologia) con Fisiopatologia
respiratoria

BRONCOPNEUMOTISIOLOGIA II (Tisiologia)

EMATOLOGIA

MEDICINA GENERALE

NEUROLOGIA

PEDIATRIA con Nido

DIPARTIMENTO RIABILITATIVO D'ALTA SPECIALITA' E DI PREVENZIONE

RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA

RIABILITAZIONE PNEUMOLOGICA

RIABILITAZIONE ORTOPEDICA con MEDICINA dello SPORT

RECUPERO RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

UNITA' SPINALE e RECUPERO PARAPLEGICI E NEUROLOGICI

DIREZIONE SANITARIA CON SERVIZI SANITARI DI SUPPORTO

CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE

Servizio di ANATOMIA PATOLOGICA

Servizio di LABORATORIO ANALISI

Servizio di RADIODIAGNOSTICA

Servizio di FARMACIA

Servizio TRASFUSIONALE

Servizio di POLIAMBULATORI

Servizio INFERMIERISTICO

Per chi ne vuole sapere di più consigliamo due siti Internet:

http://www.medicalweb.it/sondalo/index.html

http://www.ospedalesondalo.it/ (sito ufficiale).


SIAMO ALLE CINQUE
DELLA SERA


Per dirla con Garcia Lorca siamo alle cinque della sera, il
momento della verità. E' finito il tempo dei proclami, delle
esortazioni, certe volte anche di autoincensazioni eccessive.

Sono in tanti, ed é umano, che vorrebbero si andasse avanti così,
visto che finora ci si é riusciti, ma siamo alle cinque della
sera.

Non servono le parole, ma le scelte. Se due sono le proposte sul
tavolo, due sono le scelte da fare. O tre, se una terza proposta -
non di parole - viene fuori. O quattro, o cinque. Ma se altre non
ne vengono fuori c'é da decidere.

Si può anche non decidere, ma in tal caso decideranno gli altri, e
questa scelta - non scelta fa a pugni con il buon senso e
l'intelligenza.


POST SCRIPTUM


Non dimentichiamo che per la gente la cosa più importante é sapere
di poter contare, in caso di bisogno, sull'efficienza delle cure.
Luca Alessandrini


GdS 28 III 02


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della fonte e del relativo indirizzo Internet: www.gazzettadisondrio.it

Luca Alessandrini
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