Black-out e gruppi elettrogeni. La prudenza non è mai troppa

Ripubblichiamo una nostra nota del 21 settembre 2001 dopo il black-out storico.

La complessità della società contemporanea é ragione stessa di
fragilità. Lo abbiamo visto con l'orrore di martedì 11
settembre, non solo per quello che é successo ma anche per
quello che si é ipotizzato. I terroristi, e ancor più i
terroristi-suicidi, hanno la possibilità di attentare
all'ordinato svolgimento della vita quotidiana in mille modi.

Fra quelli possibili c'é anche l'energia.

Tutti noi dipendiamo in una misura enorme dall'energia. Lo si é
visto a New York molti anni fa quando ci fu un colossale
black-out, ma lo abbiamo visto una quindicina di anni fa quando
ce ne fu uno molto più modesto a Sondrio che interessò per
giunta solo la parte a destra del Mallero della città, dalle 9
del mattino alle due di notte. Allora, quando l'informatica era
ai primi passi e quindi quasi inesistente la dipendenza di mille
attività da essa e quindi dalla regolare erogazione di energia,
i sondriesi toccarono con mano cosa voleva dire avere gli
ascensori fermi (specie per gli edifici più alti e per perone
anziane o con handicap), gli impianti di riscaldamento inattivi,
i frigoriferi e i freezer spenti, i boyler - per chi non aveva
quelli a gas - impossibilitati a fornire acqua calda, le pompe,
per chi ne ha bisogno, inservibili, tutti gli elettrodomestici
di casa, rasoi compresi, inutili, eccetera e eccetera.

Da allora é passato un bel periodo di tempo, e l'unica
differenza é che i gruppi elettrogeni di ospedali o altre
strutture pubbliche vengono tenuti sotto controllo e in
efficienza, mentre allora c'era chi lo faceva ma chi no. Alcuni
soggetti, come banche o grandi aziende ne sono dotati.

Non risulta che vi sia qualche condominio che ne abbia
installato uno.

Bisognerebbe pensarci, seppure di una potenza minima, tale da
assicurare le funzioni essenziali. Se oggi, ad esempio, un
condominio di 30 appartamenti ha in totale impegnati 100 kW, è
per l'emergenza basterebbe un gruppo da 20, da installarsi, e
manutenersi, in una con la caldaia del riscaldamento centrale,
ove c'é.

Sarebbe saggio, ma, non illudiamoci, lo faranno in pochi.
Luca Alessandrini


GdS 8 X 03 
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Luca Alessandrini
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